Dall'Eurovision alle trincee, "Stefania" torna a casa
Sotto le bombe nell'acciaieria di Mariupol i soldati ucraini cantano il brano dei Kalush che ha vinto il contest europeo
La vittoria all'Eurovision Song Contest poteva sembrare forse scontata e annunciata (da giorni i bookmaker li davano per vincenti), meno scontato è stato l'impatto emozionale (e politico) che il gruppo ucraino dei Kalush è riuscito a imporre con la sua presenza. Hanno vinto il concorso europeo con il brano "Stefania", spinti in vetta dal televoto, ma soprattutto sono riusciti nell'intento più delicato: tenere alta l'attenzione sulla situazione del loro paese e far sentire la voce dell'Ucraina (solo in Italia la finale è stata vista da 6,6 milioni di persone). E ora il cerchio si chiude, con "Stefania" che torna in patria e viene cantata dai soldati mentre cadono le bombe sull'acciaieria Azovstal assediata dai russi, oppure interpretata dalle forze armate, nelle immagini diffuse sui loro canali social.