il video diffuso su telegram
A Kherson Mosca pretende le scuse degli ucraini: "Ho fatto un corso di denazificazione. Capisco i miei torti"
Le autorità russe riorganizzano il governo della città caduta nelle mani dei soldati di Putin. Oggi i pochi abitanti rimasti sono costretti a rimangiarsi pubblicamente "le affermazioni volgari" nei loro confronti. "Li ho chiamati orchi, mi rendo conto dei miei torti", dice in video una donna
La città di Kherson è diventata un posto senza abitanti, una città fantasma, strade vuote, case vuote e negozi vuoti. Prima della guerra contava circa 290mila abitanti ed era una delle città più grandi e popolose nel sud dell’Ucraina. Ora, secondo l’ex sindaco Ihor Kolykhaev, circa il 40 per cento dei residenti è scappato. La popolazione ha cercato di resistere e di manifestare contro la Russia, ma la regione è stata una delle prime conquistate da Mosca. La sua importanza è strategica: l’intera regione è collegata via terra alla Crimea, la penisola ucraina che la Russia ha annesso illegalmente nel 2014.
Le autorità russe che si sono insediate dicono di volere accelerare il processo che porterà la regione a far parte della Federazione russa. Ma già da adesso a Kherson è possibile soltanto accedere a televisioni e radio russe che diffondono la propaganda, è un’isola tagliata fuori dall’Ucraina. Un canale telegram filorusso ha diffuso i video di alcuni cittadini che dicono di aver fatto dei “corsi di denazificazione” e di aver capito i loro errori. Questi cittadini vengono messi davanti alla telecamera per chiedere scusa delle offese che hanno rivolto ai soldati, parlano con paura, con voci tremanti e come se avessero imparato testi a memoria. Ekatirina, una donna di trent’anni, dice di aver chiamato i russi “orchi” e se ne dispiace. Un ragazzo invita le autorità ucraine a deporre le armi. Un altro uomo si scusa per aver postato foto e video contro la Russia.
Volodymyr Saldo, l’autoproclamato governatore, ha detto di aver incontrato per la prima volta tutti i funzionari filorussi della zona e di aver fissato assieme a loro delle scadenze: “Bisogna lavorare sulla formazione degli organi esecutivi. Capisco che è difficile. E’ sempre dura per i primi. Come si suol dire, la vittoria ha tanti amici, la fatica non li ha”. Con i “primi”, Saldo si riferisce ai primi territori ucraini che entreranno a far parte della Federazione russa e che dovranno creare delle strutture compatibili con Mosca: è già stato approvato un budget in rubli. Saldo è convinto che non è lontano il momento in cui Kherson diventerà parte della Federazione russa. Le autorità locali autoproclamate giorni fa hanno chiesto al Cremlino di essere annesse e non si sa se l’intenzione di Mosca sarà quella di sottoporre la zona a un referendum.
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