L'intervento
“Cosa stiamo qui a fare se non riusciamo a risolvere un problema esistenziale come questo?”
Il senatore democratico Chris Murphy lo ho chiesto rivolgendosi al Congresso americano. Da anni è in prima linea nel chiedere una legge che limiti l'utilizzo delle armi
Il 14 dicembre dello scorso anno, il presidente americano, Joe Biden, aveva inviato un videomessaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime della sparatoria nella scuola elementare Sandy Hook a Newtown, in Connecticut, avvenuto nove anni prima quel giorno, e aveva chiesto al Congresso di agire sul suo piano di controllo delle armi. “Non importa quanto tempo è passato, ognuna di quelle famiglie rivive la notizia che ha ricevuto quel giorno: venti bambini di prima elementare, sei eroici educatori, un uomo armato solitario e un atto di violenza inconcepibile”, aveva detto Biden. “Quella mattina tutto è cambiato per voi e la nostra nazione è rimasta scioccata”.
Definendo il 14 dicembre 2012 uno dei “giorni più tristi” della presidenza Obama di cui lui era il vice, Biden aveva detto di aver trovato speranza nella battaglia delle famiglie “per cambiare le leggi della cultura della violenza delle armi”: “Grazie alla vostra leadership, abbiamo formato un'ampia coalizione e promulgato più di 20 ordini esecutivi", aveva ricordato Biden a proposito degli sforzi compiuti durante l'Amministrazione Obama per limitare l'uso delle armi. “Ci siamo avvicinati molto a una legislazione omnicomprensiva, ma non ci siamo riusciti. E' stato dannatamente frustrante”.
E' interessante, soprattutto oggi, il giorno dopo una strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas altrettanto mortale – 19 bambini e due insegnati uccisi – ripercorrere quel che Biden disse a proposito della frustrazione. “E' frustrante ancora adesso, per voi, per me e per molti altri parenti delle vittime di Parkland, in Florida, e di Oxford, in Michigan. Queste orribili sparatorie risuonano a livello nazionale e internazionale e mettono in imbarazzo la nostra nazione. E per molti altri, ogni giorno, in particolare tra le minoranze, c'è l'equivalente di una sparatoria di massa di cui non sentiamo nemmeno parlare”.
Chiedendo l'intervento del Congresso, Biden aveva ricordato le “tre proposte di legge di buon senso per ridurre la violenza delle armi che il Senato dovrebbe approvare ora”. La frustrazione è personale: Biden aveva ricordato i tentativi di ridurre la circolazione delle armi, comprese le misure che limiterebbero la proliferazione delle armi “fantasma” non rintracciabili, le misure contro chi commercia armi senza rispettare le regole e la promozione di come conservare in modo sicuro (e non accessibile) le armi da fuoco. Il presidente aveva sottolineato che il suo American Rescue Plan – il pacchetto di stimolo da 1.900 miliardi di dollari – aveva stanziato 470 miliardi di dollari per le città e gli stati per ridurre la violenza delle armi, tra le altre cose.
Il senatore democratico Chris Murphy, che rappresentava Newtown, è diventato uno dei più accesi sostenitori del Congresso per le restrizioni sulle armi, e aveva fatto eco all'appello di Biden ricordando le vittime dell'attacco, il dolore, ma anche la reazione: “Abbiamo visto l'intera nazione riunirsi per sostenere Newtown. E abbiamo visto le famiglie che hanno perso i loro cari trasformare il loro dolore in azione, promuovendo iniziative per prevenire future tragedie. La loro forza è a dir poco impressionante”. Murphy aveva lavorato a due progetti di compromesso bipartisan sulla legislazione in materia di armi – entrambi falliti. Chris Murphy è intervenuto nuovamente dopo la strage in Texas, a Uvalde: “Cosa stiamo facendo? Cosa stiamo qui a fare, cosa state qui a fare, se non riusciamo a risolvere un problema esistenziale come questo?”. Il video è diventato virale, la frustrazione virale.
Nel suo video, Biden aveva chiesto di raddoppiare i fondi per la ricerca sulla prevenzione della violenza da arma da fuoco e aveva fatto notare che la sua legge sulla spesa sociale prevedeva un investimento storico di 5 miliardi di dollari per la prevenzione della violenza nelle comunità e per i programmi di intervento. “So che la nostra politica è frustrante e può esserlo, ed è particolarmente frustrante in questo momento”, aveva concluso Biden. “Ma non possiamo perdere la speranza. Non possiamo fermarci”.