Il discorso
"Basta armi". Cos'ha detto Biden alla nazione
"Dobbiamo vietare gli strumenti d'assalto e i caricatori ad alta capacità. E se non possiamo vietarle, allora dovremmo alzare l'età per acquistarle a 21 anni. Abrogare l'immunità che protegge i produttori dalla responsabilità e affrontare la crisi della salute mentale", ha detto il presidente americano
Traduciamo il discorso del presidente americano Joe Biden in cui ha chiesto al Congresso di far passare misure di controllo sulle armi a seguito delle recenti sparatorie di massa.
Nel Memorial Day, lo scorso lunedì, io e mia moglie Jill abbiamo visitato il cimitero nazionale di Arlington. Quando siamo entrati in questi terreni sacri, abbiamo visto file e file di croci tra le file di lapidi e altri emblemi di fede, in onore di coloro che hanno pagato il prezzo più alto sui campi di battaglia di tutto il mondo. Il giorno prima siamo stati a Uvalde, in Texas. Di fronte alla Robb elementary school ci siamo ritrovati di fronte a 21 croci, per 19 alunni di terza e quarta elementare e le loro due maestre. Su ogni croce, un nome. E più da vicino, una foto per ogni vittima, che io e Jill abbiamo toccato. Vittime innocenti uccise in un’aula di una classe che è diventata un campo di sterminio. Ed essendo lì, in quella piccola città, come in tante altre comunità americane, non ho potuto fare a meno di pensare che ci sono troppe altre scuole, troppi altri luoghi di vita quotidiana a essere diventati campi di sterminio, campi di battaglia, qui in America.
Ci siamo trovati in un luogo simile soltanto 12 giorni prima, di fronte a un negozio di alimentari a Buffalo, New York, per commemorare dieci cittadini americani – un coniuge, un genitore, un nonno, un fratello, scomparsi per sempre. In entrambi i luoghi, abbiamo trascorso ore con centinaia di familiari distrutti, le cui vite non saranno più le stesse. Avevano un messaggio per tutti noi: Fate qualcosa. Fate qualcosa. Per l’amor di Dio, fate qualcosa. Dopo la strage a Columbine, dopo Sandy Hook, dopo Orlando, dopo Las Vegas, dopo Parkland, non è stato fatto nulla. Questa volta, non deve ripetersi. Questa volta dobbiamo fare davvero qualcosa. Il problema che abbiamo di fronte è di coscienza e di buon senso. Per molti di voi che state ascoltando da casa, voglio essere molto chiaro. Non si tratta di togliere le armi a nessuno. Non si tratta di diffamare i possessori di armi. Anzi, crediamo che dovremmo trattare i possessori di armi responsabili come un esempio di come tutti i possessori di armi dovrebbero comportarsi.
Rispetto la cultura, la tradizione e le preoccupazioni dei possessori di armi legali. Allo stesso tempo, il Secondo Emendamento, come tutti gli altri diritti, non è assoluto. E’ stato il giudice Scalia a scrivere, e cito: "Come la maggior parte dei diritti, il diritto del Secondo Emendamento e i diritti concessi dal Secondo Emendamento non sono illimitati". Non sono illimitati. Non lo è mai stato. Ci sono sempre state limitazioni sulle armi che si possono possedere in America. Per esempio, le mitragliatrici sono state regolamentate a livello federale per quasi novant’anni, e questo è ancora un paese libero. Non si tratta di togliere i diritti a nessuno. Si tratta di proteggere i bambini. Si tratta di proteggere le famiglie. Si tratta di proteggere intere comunità. Si tratta di proteggere la nostra libertà di andare a scuola, al supermercato, in chiesa, senza che qualcuno ci spari e ci uccida.
Secondo i nuovi dati appena pubblicati dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, le armi sono il primo killer di bambini negli Stati Uniti d'America. Il killer numero uno. Più degli incidenti stradali, più del cancro. Negli ultimi vent’anni, sono morti più bambini in età scolare a causa delle armi che agenti di polizia e militari in servizio attivo messi insieme. Pensateci. Più bambini che poliziotti in servizio uccisi dalle armi. Più bambini che soldati uccisi dalle armi. Per l'amor di Dio. Quanta carneficina siamo disposti ad accettare ancora? Quante altre vite americane innocenti devono essere portate via prima di dire basta? Basta.
So che non possiamo prevenire ogni tragedia, ma ecco cosa credo che dobbiamo fare. Ecco cosa la stragrande maggioranza del popolo americano crede che dobbiamo fare. Ecco ciò che le famiglie di Buffalo e Uvalde, in Texas, ci hanno detto che dobbiamo fare. Dobbiamo vietare le armi d'assalto e i caricatori ad alta capacità. E se non possiamo vietare le armi d'assalto, allora dovremmo alzare l'età per acquistarle da 18 a 21 anni. Rafforzare i controlli sui precedenti, emanare leggi sul deposito sicuro e sulla "bandiera rossa". Abrogare l'immunità che protegge i produttori di armi dalla responsabilità. Affrontare la crisi della salute mentale che aggrava il trauma della violenza con armi da fuoco e come conseguenza di tale violenza.
Queste sono misure razionali e di buon senso. Ecco cosa significa tutto questo. Significa tutto questo: Dovremmo ripristinare il divieto sulle armi d'assalto e sui caricatori ad alta capacità che abbiamo approvato nel 1994 con il sostegno bipartisan del Congresso e delle forze dell'ordine. In quel divieto erano incluse nove categorie di armi semiautomatiche, come gli AK-47 e gli AR-15. E nei dieci anni in cui è stato in vigore, le sparatorie di massa sono diminuite. Ma dopo che i repubblicani hanno lasciato scadere la legge nel 2004 e hanno permesso la vendita di queste armi, le sparatorie di massa sono triplicate. Questi sono fatti. Qualche anno fa, la famiglia dell'inventore dell'AR-15 ha dichiarato che lui sarebbe stato inorridito nel sapere come il proprio progetto venisse usato per massacrare bambini e altre vite innocenti invece di essere usato come arma militare sui campi di battaglia, come era stato progettato. E’ per questo che è stato progettato.
Basta, basta. Dovremmo limitare il numero di colpi che un'arma può contenere. Perché, nel nome di Dio, un comune cittadino dovrebbe essere in grado di acquistare un'arma d'assalto con caricatori da trenta colpi che consentono ai tiratori di massa di sparare centinaia di proiettili in pochi minuti? A Uvalde i danni sono stati così devastanti che i genitori hanno dovuto fare dei tamponi di Dna per identificare ciò che era rimasto dei propri figli. Bambini di nove e dieci anni. Basta. Dovremmo ampliare i controlli in background per tenere le armi fuori dalle mani di criminali, dei fuggitivi e delle persone sottoposte a ordini restrittivi. Controlli più severi sui precedenti penali sono un punto su cui la stragrande maggioranza degli americani, compresa la maggioranza dei possessori di armi, è d'accordo. Credo anche che dovremmo avere leggi sulla custodia sicura e sulla responsabilità personale per chi non chiude a chiave la propria arma. Chi ha sparato a Sandy Hook veniva da una casa piena di armi. Era troppo facile accedervi. Ecco come si è procurato le armi. L'arma che ha usato per uccidere sua madre e poi per uccidere 26 persone, tra cui 20 bambini di prima elementare. Chi possiede un'arma ha la responsabilità di metterla al sicuro. Ogni proprietario di armi responsabile è d'accordo. Assicurarsi che nessun altro possa avervi accesso. Chiuderla a chiave. Avere il blocco del grilletto. E se non ciò non viene fatto e dovesse succedere qualcosa di brutto, dovreste essere ritenuti responsabili.
Dovremmo anche avere leggi nazionali sulla bandiera rossa, in modo che un genitore, un insegnante, un consulente possa segnalare a un tribunale che un bambino, uno studente, un paziente mostra tendenze violente, minaccia i compagni di classe o ha pensieri suicidi, il che lo rende un pericolo per se stesso o per gli altri. Diciannove stati e il distretto di Columbia hanno leggi sulla bandiera rossa. La legge del Delaware prende il nome da mio figlio, il procuratore generale Beau Biden.
Fort Hood, Texas, 2009. Tredici morti e più di trenta feriti. Liceo Marjory Stoneman Douglas di Parkland, Florida, 2018. Diciassette morti e diciassette feriti. In entrambi i luoghi, innumerevoli altre persone soffrono di ferite invisibili. Le leggi sulla bandiera rossa avrebbero potuto fermare entrambi i tiratori. A Uvalde, il tiratore aveva diciassette anni quando ha chiesto alla sorella di comprargli un'arma d'assalto, sapendo che gli sarebbe stato negato perché era troppo giovane per acquistarne una da solo. Lei rifiutò. Ma non appena ha compiuto diciott’anni, ha acquistato due armi d'assalto per sé. Perché in Texas, si può avere diciotto anni e comprare un'arma d'assalto, nonostante sempre in Texas non si possa comprare una pistola fino a ventuno anni.
Se non possiamo vietare le armi d'assalto, come dovremmo, dobbiamo almeno alzare l'età per poterle acquistare a ventuno anni. So che alcuni diranno che i diciottenni possono prestare servizio nell'esercito e sparare con quelle armi, ma questo avviene con l'addestramento e la supervisione dei migliori esperti del mondo. Non ditemi che alzare l'età non farà la differenza. Basta. Dovremmo abrogare lo scudo di responsabilità che spesso protegge i produttori di armi da fuoco dall'essere citati in giudizio per la morte e la distruzione causate dalle loro armi. Sono l'unica industria del paese che gode di questo tipo di immunità. Immaginate. Immaginate se l'industria del tabacco fosse stata immune da cause legali, dove saremmo oggi. Le protezioni speciali dell'industria delle armi sono scandalose. Deve finire.
E non ci devono essere errori sul trauma psicologico che la violenza delle armi lascia dietro di sé. Immaginate di essere quella bambina, quella coraggiosa bambina di Uvalde, che si è spalmata il sangue dal corpo dell'amica uccisa sul proprio viso, per rimanere immobile tra i corpi morti nella sua classe e fingere di essere morta per rimanere viva. Immaginate. Immaginate cosa significherebbe per lei camminare di nuovo per i corridoi di una qualsiasi scuola. Immaginate cosa significhi per i bambini che subiscono questo tipo di trauma ogni giorno a scuola, per strada, nelle comunità di tutta l'America. Immaginate cosa significhi per tanti genitori abbracciare i propri figli al mattino, senza sapere se torneranno a casa. Purtroppo, troppe persone non devono immaginarlo affatto. Anche prima della pandemia, i giovani stavano già soffrendo. In questo paese c'è una grave crisi della salute mentale giovanile. Dobbiamo fare qualcosa. Ecco perché la salute mentale è al centro del mio programma di unità che ho esposto nel discorso sullo Stato dell'Unione di quest'anno. Dobbiamo fornire più consulenti scolastici, più infermieri scolastici, più servizi di salute mentale per gli studenti e per gli insegnanti. Più persone che si offrono come mentori per aiutare i giovani ad avere successo. Più protezione della privacy e risorse per tenere i ragazzi al sicuro dai danni dei social media.
Questo programma unitario non guarirà completamente le anime ferite, ma aiuterà. E’ importante. Vi ho appena detto cosa farei. La domanda ora è: Cosa farà il Congresso? La Camera dei Rappresentanti ha già approvato le misure chiave di cui abbiamo bisogno: espandere i controlli in background per coprire quasi tutte le vendite di armi, comprese le esposizioni di armi e le vendite online. Eliminare una scappatoia che permette di vendere un'arma dopo tre giorni lavorativi, anche se il controllo dei precedenti non è stato completato. La Camera ha in programma ulteriori attività la prossima settimana. Requisiti per la conservazione sicura. Il divieto dei caricatori ad alta capacità. L'innalzamento dell'età per acquistare un'arma d'assalto a ventuno anni. Legge federale sulle bandiere rosse. La codifica del mio divieto sulle armi fantasma che non hanno numeri di serie e non possono essere rintracciate. E leggi più severe per prevenire il traffico d'armi e gli acquisti di scambio.
Questa volta dobbiamo prenderci il tempo di fare qualcosa. E questa volta è il momento che il Senato faccia qualcosa. Ma, come sappiamo, per ottenere qualcosa in Senato, abbiamo bisogno di un minimo di dieci senatori repubblicani. Appoggio gli sforzi bipartisan che includono un piccolo gruppo di senatori democratici e repubblicani che cercano di trovare una soluzione. Ma Dio mio. Il fatto che la maggioranza dei repubblicani del Senato non voglia che nessuna di queste proposte venga discussa o messa ai voti, lo trovo inconcepibile. Non possiamo deludere di nuovo il popolo americano. Da Uvalde, poco più di una settimana fa, ci sono state altre 20 sparatorie di massa in America, ognuna con quattro o più persone uccise o ferite, tra cui quella di ieri in un ospedale di Tulsa, Okla. Un tiratore ha deliberatamente preso di mira un chirurgo usando un'arma d'assalto acquistata solo poche ore prima della sua furia che ha provocato la morte di un chirurgo, di un altro medico, di un receptionist e di un paziente, e molti altri feriti. Senza contare le stragi che vediamo ogni giorno e che non fanno notizia.
Sono in questa lotta da molto tempo. So quanto sia difficile, ma non mi arrenderò mai. E se il Congresso fallisce, credo che questa volta anche la maggioranza del popolo americano non si arrenderà. Credo che la maggioranza di voi agirà per trasformare la vostra indignazione in una questione centrale per il vostro voto. Basta, basta, basta. Nei prossimi 17 giorni, le famiglie di Uvalde continueranno a seppellire i loro morti. Ci vorrà così tanto tempo, in parte, perché è una città in cui tutti si conoscono, e giorno dopo giorno onoreranno ciascuno di coloro che hanno perso. Io e Jill abbiamo incontrato il proprietario e il personale delle pompe funebri, che si sono dimostrati forti, forti, forti nel prendersi cura dei propri cari. E la gente di Uvalde ha pianto, come farà nei prossimi 17 giorni. Cosa faremo come nazione?
Io e Jill abbiamo incontrato la sorella dell'insegnante che è stata uccisa e il cui marito è morto di infarto due giorni dopo, lasciando quattro bellissimi bambini orfani. Ora sono tutti orfani. La sorella ci ha chiesto: Cosa poteva dire? Cosa poteva dire ai suoi nipoti? Sono stati i momenti più strazianti che io ricordi. L'unica cosa che mi venne in mente di dire fu di stringerli forte. Di tenerli stretti. Dopo aver visitato la scuola, abbiamo partecipato alla messa nella chiesa cattolica del Sacro Cuore con padre Eddy. Nei banchi, parenti e amici si sono stretti l'uno all'altro. Quando l'arcivescovo Gustavo ha parlato, ha chiesto ai bambini presenti di salire sull'altare e di sedersi con lui, mentre parlava. Non c'era abbastanza spazio, così una mamma e suo figlio piccolo si sono seduti accanto a me e Jill nel primo banco. Mentre uscivamo dalla chiesa, una nonna che aveva appena perso la nipote mi passò una lettera scritta a mano. Cito testualmente: "Cancellate la linea invisibile che divide la nostra nazione. Trovate una soluzione, aggiustate ciò che è rotto e fate i cambiamenti necessari per evitare che questo accada di nuovo". Fine della citazione.
Miei cari americani, basta. Basta. E’ ora che ognuno di noi faccia la propria parte. E’ ora di agire. Per i bambini che abbiamo perso. Per i bambini che possiamo salvare. Per la nazione che amiamo. Ascoltiamo l'appello e il grido. Affrontiamo il momento. Facciamo finalmente qualcosa. Dio benedica le famiglie che stanno soffrendo. Dio benedica tutti voi. Da un inno basato sul 91esimo Salmo, cantato nella mia chiesa: "Possa egli sollevarti su ali d'aquila e portarti sul soffio dell'alba. Ti faccia brillare come il sole e ti tenga nel palmo della sua mano". Questa è la mia preghiera per tutti voi. Dio vi benedica.
(traduzione di Priscilla Ruggiero)