La formula Macron
Energia, ecco il modello francese che piace a Salvini
Scudi tariffari, con un tetto del 4 per cento agli aumenti dell’elettricità, prezzi agevolati, taglio delle accise e sobrietà energetica per le aziende: così la Francia risponde alla crisi e al caro bollette
Parigi. La scorsa settimana, la Francia, sulla scia degli altri paesi europei, ha registrato un aumento esponenziale dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità per il 2023: oltre 1.000 euro per megawattora (MWh) contro circa 85 euro/MWh lo scorso anno. Sono due principalmente i fattori che spiegano questa esplosione delle tariffe, come spiegato dal quotidiano economico Les Echos. Il primo è la sospensione dei flussi di gas provenienti dalla Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Numerose centrali termiche utilizzano il gas per generare elettricità, e poiché si è fatto più raro con la chiusura progressiva dei rubinetti russi il suo prezzo è salito molto. La seconda ragione, tanto influente quanto la prima, è che in Francia soltanto 24 su 56 reattori nucleari sono attualmente in funzione. I restanti 32 sono fermi a causa di problemi di corrosione, fatto che riduce drasticamente la produzione di energia elettrica in Francia e fa di conseguenza lievitare i costi (i problemi strutturali del parco nucleare francese hanno inoltre costretto Parigi, nel primo semestre del 2022, a importare grandi quantità di elettricità dall’estero e a dimezzare le esportazioni rispetto ai semestri precedenti, secondo un rapporto della piattaforma di analisi dei dati energetici EnAppSys).
Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha promesso sabato che l’aumento delle bollette di luce e gas sarà “contenuto” nel 2023 e che l’impatto sulle tasche dei francesi sarà attutito dalle misure che il governo ha messo e sta mettendo in pratica. A partire dal cosiddetto “bouclier tarifaire”, lo scudo tariffario introdotto nell’autunno del 2021, che ha fissato un tetto del 4 per cento agli aumenti delle tariffe dell’elettricità ed evitato così ai francesi aumenti eccessivi in bolletta. “Il tetto del 4 per cento sarà mantenuto fino alla fine del 2022, non ci sarà alcun recupero su questo tetto nel 2023”, ha dichiarato il ministro a margine del congresso dei dirigenti della maggioranza a Metz, sottolineando che “gli incrementi di cui hanno parlato il presidente della Repubblica e il primo ministro (Élisabeth Borne, ndr) saranno incrementi contenuti”.
Il piano per calmierare le bollette, che secondo l’esecutivo ha evitato fino a oggi un innalzamento del 35,4 per cento, comprende un aumento dei volumi di elettricità venduti a prezzi agevolati da Edf, il colosso energetico nazionale, ai suoi concorrenti, e un taglio delle accise (1 euro per megawattora per i privati e 0,50 centesimi per le aziende, contro i 25,83 euro precedenti). Per le famiglie con redditi più modesti, ha assicurato Le Maire, “ci saranno dei bonus energia”. “Non vogliamo che l’inflazione si traduca in brutalità economica per le famiglie francesi”, ha aggiunto il ministro dell’Economia, secondo cui, grazie a queste misure, gli effetti dell’inflazione sulla popolazione saranno “attenuati nel tempo”.
Per le aziende francesi azzoppate dalle conseguenze dell’onda lunga della pandemia di Covid-19 e in seguito del conflitto in Ucraina, verrà semplificato l’accesso a un fondo di 3 miliardi di euro. “L’esecutivo semplificherà nei prossimi giorni i criteri di accesso allo sportello unico affinché qualsiasi azienda attualmente in difficoltà a causa dell’esplosione della bolletta elettrica e non tutelata da tariffe regolamentate, possa accedervi più facilmente”, ha assicurato il ministro, ricordando che 1,5 milioni di Pmi hanno beneficiato delle tariffe elettriche regolamentate e altre di tariffe preferenziali.
Insomma, a differenza di altri paesi europei molto più colpiti dagli aumenti in bolletta, la Francia non si è fatta prendere alla sprovvista. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha invitato tutti gli altri partiti italiani a riunirsi e a prendere a modello quanto fatto da Macron con il tetto al 4 per cento. In un’intervista al Parisien uscita nel weekend, la premier francese Élisabeth Borne ha ribadito quanto affermato da Le Maire, dichiarando che l’esecutivo adotterà “misure specifiche per sostenere i più vulnerabili”. “I francesi possono essere rassicurati dal fatto che ammortizzeremo gli aumenti”, ha detto. Oggi, Borne è intervenuta davanti agli industriali francesi del Medef, la Confindustria d’oltralpe, chiedendo loro di preparare entro settembre un proprio piano di “sobrietà energetica” e di ridurre i consumi di energia di almeno il 10 per cento. Il primo ministro ha poi ricordato che in caso di razionamento dell’energia, “le imprese sarebbero le prime a essere colpite”.