Foto di Alexander Zemlianichenko, via AP, via LaPresse 

la lettera

Le parole dei compagni della redazione di Ivan Safronov, dopo la condanna

"Purtroppo non si possono scegliere i tempi. Ma si può scegliere cosa essere in questi tempi. E tu hai fatto la tua scelta"

Traduciamo il messaggio al giornalista Ivan Safronov pubblicato sulla prima pagina del quotidiano russo Kommersant da parte della redazione, il giorno dopo la condanna di Mosca a 22 anni di carcere con l’accusa di “tradimento”. Kommersant è una delle testate con cui Safranov ha lavorato.   

 

Ciao, Vanya.

I tuoi articoli sono stati pubblicati sulla prima pagina del Kommersant molte volte. Dal 7 luglio 2020 spesso sono state pubblicate notizie su di te. E ora usiamo la nostra prima pagina per rivolgerci direttamente a te.

Qui, a Kommersant, ci sono persone che ricordano di quando ti sei avvicinato al giornalismo. Di come hai imparato a raccontare una storia. Di come hai iniziato a trovare esclusive e a vincere i tuoi innumerevoli premi per la migliore storia del tema. E di come sei diventato il migliore nel tuo campo. Ricordano quante volte Kommersant è stato in cima alle notizie grazie a te. Ricordano come hai superato tutta la concorrenza. Ricordano come e perché ha dovuto lasciarci.

Ci sono persone a Kommersant che hanno avuto la fortuna di lavorare con te. Ricordano che la giornata grigia e noiosa diventava più luminosa quando entravi in redazione. Ricordano come raccontavi barzellette e ridevi, come facevi battute e proponevi brindisi. Con quanta fermezza stringevi la mano. Ricordano che non sei mai stato presuntuoso. Ricordano che eri sempre pronto ad aiutare, sia nel lavoro sia nella vita. E ricordano ogni giorno come non potessero in alcun modo aiutarti.

A Kommersant ci sono anche persone che non hanno mai parlato con te. Che sono arrivate in redazione negli ultimi tre anni e ti conoscono solo attraverso fonti di prima mano (scusate la triste battuta). Ti conoscono grazie ai  racconti dei colleghi, agli articoli su di te. E grazie ai tuoi articoli. Dopotutto, molto spesso saltano ancora fuori nelle ricerche quando c’è bisogno di raccogliere informazioni di base o studiare storie di background.

Oggi tutti noi vogliamo dirti: Vanya, sei un vero giornalista. Sei un grande professionista. Sei una persona molto buona. Non abbiamo sentito alcuna prova pubblica della tua colpevolezza. E siamo certi che in un altro momento, in un’altra situazione, saresti stato assolto. E forse non ci sarebbe stato un caso come questo.

Purtroppo non si possono scegliere i tempi. Ma si può scegliere cosa essere in questi tempi. E tu hai fatto la tua scelta. In questi anni sei stato un modello di buona condotta. Non ti sei arreso e non ti arrenderai nemmeno ora. Sappiamo che sarai all’altezza di ogni sfida. Ti vogliamo bene, crediamo in te. 
Ti aspettiamo.

 

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