Lo Stato dell'Unione
“L'Europa prevarrà e Putin fallirà”. Il discorso di von der Leyen
Sanzioni, invio delle armi, stoccaggio di gas: la strategia europea sta funzionando. Il futuro del price cap, in vista del prossimo vertice del 30 settembre
Strasburgo. Il successo della controffensiva lanciata dall’Ucraina e la caotica ritirata della Russia dalla regione di Kharkiv permetteranno a Ursula von der Leyen di presentare un quadro più ottimista nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. Anche Goldman Sachs ieri ha dato una mano, pubblicando un rapporto secondo il quale – con un inverno normale – il prezzo del gas in Europa scenderà da 200 euro a meno di 100 euro per megawattora all’inizio del 2023. Come ogni anno a settembre, davanti al Parlamento europeo, oggi la presidente della Commissione è chiamata a delineare le sfide per l’Ue e il suo programma per il prossimo anno.
Il tema centrale sarà la guerra ucraina e le sue ripercussioni sull’Europa. Von der Leyen presenterà i dettagli del pacchetto energia, che dovrebbe aiutare gli stati membri a far abbassare il prezzo dell’elettricità e ad affrontare la sfida di Vladimir Putin sul gas. A fine agosto, con i prezzi alle stelle, anche grazie alla propaganda del Cremlino, si è instillato il dubbio che le sanzioni contro la Russia siano controproducenti per l’Ue. Come già in passato, von der Leyen spiegherà che l’inverno sarà duro, la sfida per l’Ue è enorme e Putin sta usando l’energia come arma. Ma le sanzioni stanno funzionando e l’economia russa si sta disfacendo.
Le forniture di armi stanno funzionando e hanno permesso il successo della controffensiva ucraina. La strategia di stoccaggio del gas sta funzionando e garantirà un inverno meno incerto. Come accaduto con la crisi del Covid-19, l’Ue deve dimostrare coraggio e solidarietà. Per von der Leyen, “l’Europa prevarrà” e “Putin fallirà”.
Il discorso sullo Stato dell’Unione è un contenitore per molti temi. Oltre alla doppia transizione climatica e digitale, quest’anno von der Leyen insisterà su sovranità e indipendenza dell’Ue. Saranno annunciate iniziative su idrogeno, materie prime, competenze, democrazia e lotta alla corruzione.
A ottobre la Commissione presenterà la riforma del Patto di stabilità e von der Leyen delineerà la sua visione. Ma l’emergenza sono i prezzi dell’energia. La presidenza ceca dell’Ue ieri ha convocato un Consiglio straordinario il 30 settembre. Il pacchetto è stato discusso dalla Commissione. La commissaria all’Energia, Kadri Simson, ha confermato che ci sarà un limite ai ricavi per le tecnologie a basso carbonio, una riduzione obbligatoria dei consumi nelle ore di picco e un prelievo di solidarietà per le società di idrocarburi.
Il via libera alla liquidità per le società energetiche in difficoltà dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il price cap sul gas russo non è nel pacchetto, ma non è archiviato. “Un price cap al gas russo via gasdotto potrebbe affrontare l’attuale manipolazione del mercato”, ma “serve più lavoro per valutare gli impatti avversi su alcuni stati membri”, ha detto Simson. Anche se la Commissione è scettica, nemmeno il price cap su tutto il gas è stato seppellito. “Stiamo approfondendo le nostre analisi su un tetto orizzontale su tutto il gas importato nell’Ue e le sue implicazioni”, ha spiegato Simson.