Il ministro degli Esteri ucraino al Late Show: “Abbiamo mostrato come si fa a vincere, e vinceremo”
Preciso, determinato, applauditissimo. Secondo Dmytro Kuleba Putin potrà organizzare referendum fasulli ma gli ucraini riprenderanno ogni metro quadrato che gli appartiene
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che è in America per l’Assemblea generale dell’Onu, ha partecipato mercoledì sera al Late Show di Stephen Colbert: preciso, determinato, applauditissimo. Colbert ha cominciato chiedendo a Kuleba com’è il morale degli ucraini ora che è in corso la controffensiva (“la più efficace dalla Seconda guerra mondiale”) per liberare i territori ucraini occupati dalle forze di Vladimir Putin. “Abbiamo mostrato a tutto il mondo che sappiamo come si fa a vincere, e che vinceremo”, ha risposto Kuleba. Applauso forte. “Mi scusi, posso?”, dice ancora Kuleba: “Grazie per questo applauso, ma non è un applauso per me, è per il popolo ucraino e per i nostri coraggiosissimi soldati”. Standing ovation, Kuleba si mette la mano sul cuore, dice: “Herojam slava!”, gloria agli eroi.
Colbert chiede al ministro ucraino che cosa succederà dopo che i “referendum” voluti da Putin si terranno (la “votazione” dovrebbe partire oggi, le virgolette sono d’obbligo), l’esito è scontato, e quindi un’eventuale riconquista ucraina nelle zone occupate sarà presa come un’invasione da parte dei russi. “Non ci importa nulla”, dice Kuleba, “continueremo a combattere. Qualsiasi cosa lui dica, qualsiasi cosa lui faccia, può organizzare questi referendum fasulli, può dire che quelle terre sono parte del luna, qualsiasi cosa, questa è la nostra terra, questo è il nostro popolo, riprenderemo ogni metro quadrato che ci appartiene. E libereremo la nostra gente. Mi ha chiesto del morale. Ecco la cosa più impressionante per me è stato vedere il morale delle persone che abbiamo liberato. Alcune di loro sono andate dai nostri soldati e hanno detto: ‘Stavamo perdendo la speranza che voi riusciste a tornare’. E festeggiavano e piangevano. Nulla ci ispira di più di queste immagini e parole: ci sono persone che vivono ancora sotto occupazione, Putin e i russi le hanno convinte che i russi ci saranno per sempre, non se ne andranno mai, dicono: accettateci e collaborate con noi. Ma loro aspettano, aspettano di essere liberati. E quando ti immagini cosa devono sentire queste persone, ti viene da fare sempre di più, che sia dal punto di vista diplomatico o da quello militare: vuoi davvero liberarle il prima possibile, qualsiasi cosa dica Putin”.
Il presidente russo minaccia le armi nucleari, dice Colbert, Putin ha detto: “Non sto bluffando”. Voi pensate che sia un bluff? “Quando uno dice ‘non sto bluffando’ per la maggior parte delle volte bluffa”, dice Kuleba, “ma questo non vuol dire che non dobbiamo prenderlo sul serio. Noi, come nazione, siamo disposti ad affrontare ogni sfida per vincere, stiamo combattendo per la nostra libertà”, siamo disposti a tutto. E’ una guerra imposta, ricorda Kuleba, ma “se decidi di combattere con noi, noi siamo pronti ad affrontare ogni cosa. Non siamo full of bravado né irresponsabili, davvero crediamo in quello per cui stiamo combattendo”. Il ministro ha poi ricordato che per decenni l’Urss ha minacciato l’America e l’occidente con le armi nucleari, “ma nessuno ha mai detto: oh, ci minacciano, facciamo un passo indietro”. Così è stata vinta la Guerra fredda, ed è quello che “chiediamo ai nostri alleati: non abbiate paura, siamo forti, faremo deterrenza, vinceremo insieme”. Colbert ricorda che è vero che c’era una strategia della deterrenza durante la Guerra fredda, “ma avevamo anche paura”. “E’ ok avere paura, siamo esseri umani”, dice Kuleba, ma questo è il punto: “Possiamo essere impauriti, ma non dobbiamo avere paura”. Il ministro dice di avere molta angoscia per i suoi figli, ma “allo stesso tempo non ho paura del nemico. Non dobbiamo lasciare che la paura ci paralizzi, ma è assolutamente normale essere impauriti da quel che accade”. Kuleba dice che “milioni di ucraini hanno abbandonato la paura”, e che questo è l’unico modo per vincere. Colbert chiede come ci si sente ad aver respinto un esercito come quello russo, Kuleba risponde: “Penso che ci si senta ucraini”. Applausi.