Il messaggio dal carcere
Le parole di Navalny sulla mobilitazione di Putin
Per il leader dell'opposizione – che rischia altri 15 anni di prigione – l'entità dei crimini russi sta diventando sempre più grande
Pubblichiamo il messaggio del leader dell’opposizione russo Alexei Navalny, durante un’udienza di tribunale dal carcere in cui è detenuto, riguardo l’annuncio della mobilitazione parziale di Vladimir Putin. Secondo fonti di Rt le attività di Navalny – già condannato a 9 anni di carcere – si sarebbero rivelate “particolarmente distruttive” sullo sfondo della guerra in Ucraina e per questo motivo potrebbe subire un’ulteriore condanna di 15 anni.
Non capisco una cosa. L’esercito russo conta un milione di persone, la Guardia russa ne ha 350 mila, il ministero dell’Interno ne ha un altro milione e mezzo o due, e il servizio penitenziario federale conta così tante persone. Perché arruolare dei civili? Cinque milioni di persone che cercheranno di evitare la leva correranno avanti e indietro per il paese. E ci sarà un milione di poliziotti che cercherà di rincorrerli per mobilitarli da qualche parte.
In questo momento, alcuni lavoratori di Kovrov, uomini di trent’anni, saranno chiamati a morire da qualche parte vicino a Kherson. E’ terribile. Penso che non chiameranno giovani da Mosca. Provate a convocare 50 mila ragazzi da Mosca: domani vi ritroverete 150 mila parenti a protestare per le strade.
La cosa principale è già chiara, è che questo crimine, questa guerra criminale e aggressiva, sta peggiorando. Putin sta cercando di coinvolgere quante più persone possibili, vuole macchiare con il sangue centinaia di migliaia di persone. Naturalmente, tutto questo porterà a enormi tragedie, a un’enorme quantità di perdite, non porterà e non può portare a nulla di buono. L’entità di questo crimine e la quantità di persone coinvolte è in aumento.
Per estendere il proprio potere personale, Putin sta tormentando un paese vicino, uccidendo persone, e ora sta gettando in questo tritacarne di guerra un’enorme quantità di cittadini russi che vorrebbero semplicemente vivere nella normalità e prendersi cura delle proprie famiglie. Certo, questo crimine c’è sempre stato, ma ora è diventato un crimine su scala molto più ampia.