In Francia la procura indaga i rapporti pericolosi tra Macron e l'americana McKinsey
Aperte due inchieste sul ruolo della società di consulenza McKinsey nelle campagne elettorali del 2017 e del 2022 e sui presunti favoritismi di cui avrebbe beneficiato. Fra i tre giudici istruttori c'è Serge Tournaire, l'incubo di Sarkozy
Parigi. Qual è stato il ruolo svolto dalla società di consulenza americana McKinsey nel quadro delle campagne elettorali del 2017 e del 2022 del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron? “La Firme” ha aiutato finanziariamente l’ascensione dell’ex ministro dell’Economia ottenendo come contropartite una serie di contratti pubblici appetitosi? E’ a queste domande che la Procura nazionale finanziaria (Pnf) francese vorrebbe dare una risposta al termine delle due inchieste aperte il 20 e il 21 ottobre di cui ha dato notizia ieri il Parisien. La prima verte sulle “condizioni di intervento delle società di consulenza nelle campagne elettorali del 2017 e del 2022”, la seconda sui presunti “favoritismi” di cui avrebbero beneficiato tali società, a partire da McKinsey, come confermato dal procuratore della Repubblica finanziaria Jean-François Bohnert.
Le due nuove inchieste fanno seguito alle investigazioni condotte nell’ambito di una prima procedura aperta contro McKinsey in primavera per “riciclaggio aggravato di evasione fiscale”. Come ricordato dal Parisien, tutto è iniziato con la pubblicazione, a marzo, dal rapporto di una commissione d’inchiesta del Senato che denunciava l’influenza poco limpida delle società di consulenza private sulle politiche pubbliche. I membri della commissione avevano rivelato, in particolare, che i contratti tra lo stato francese e queste società erano “più che raddoppiati” tra il 2018 e il 2021, raggiungendo la cifra record di un miliardo lo scorso anno. Tra i contratti che hanno attirato particolarmente l’attenzione dei giudici, c’è quello concluso con McKinsey sull’“evoluzione del mestiere di insegnante”, fatturato cinquecentomila euro al ministero dell’Istruzione di Parigi.
A condurre le due inchieste saranno tre giudici istruttori, fra cui Serge Tournaire, decano del polo finanziario del tribunale giudiziario di Parigi, noto per essersi occupato del “Penelope Gate” che ha portato alla caduta di François Fillon e dell’affaire Bygmalion che ha coinvolto l’ex presidente Nicolas Sarkozy.
Cosa c'è in gioco