Dal Washington Post
"Sul viale del tramonto". Le incredibili somiglianze fra Trump e la sua amata protagonista
Man mano che le disgrazie dell’ex presidente aumentano, i paragoni con Norma Desmond sono sempre più azzeccati
"Nessuno lascia mai una stella. E’ questo che fa di una persona una stella" - Norma Desmond
L’ex presidente Donald Trump adora un classico del 1950, Viale del tramonto, la vicenda di una leggenda del cinema muto sempre pronta per il suo primo piano e che continua a pensare al suo ritorno anche molto tempo dopo che la sua stella si è spenta. Trump ha elogiato molte volte il film. Lo ha definito “uno dei più grandi di tutti i tempi” – su questo non c’è molto da ridire – e ne ha organizzato delle proiezioni alla Casa Bianca e a Camp David. Lo ha lodato durante un discorso del 2020, in cui ha denigrato gli Oscar per aver assegnato a Parasite il premio come miglior film.
Ma mentre Trump si prepara a una terza corsa presidenziale, tra lo straziante rapporto sul 6 gennaio che raccomanda quattro accuse penali contro di lui, diverse altre indagini e cause legali, e i suoi sostenitori che dichiarano frodi elettorali perché perdono le elezioni di metà mandato, i paragoni tra le sue disgrazie e la Norma Desmond di “Viale del tramonto” sembrano sempre più azzeccati. In un recente articolo del New York Magazine, Olivia Nuzzi ha tracciato un parallelo tra Norma Desmond e il suo fan sfegatato di Mar-a-Lago, il sontuoso club e ridotta invernale di Trump a Palm Beach: “E’ una star esaurita rinchiusa in una villa degli anni Venti, che ha paura del mondo esterno, temendo che gli ricordi che il tempo è passato”. (Questo paragone è attuale anche per un altro motivo. Sunset Blvd., titolo originale di Viale del tramonto, include anche una delle più terrificanti feste di Capodanno realizzate su pellicola. E’ l’“Halloween” dei film di Capodanno).
La villa baronale di Norma a Los Angeles è un personaggio centrale del film, “un grande elefante bianco” come lo definisce Joe Gillis (William Holden), eccessivo, datato, oscuro e simile nello stile a Mar-a-Lago, una “villa in stile mediterraneo adattata dallo stile ispano-moresco” secondo il sito web. Norma riempie le sue stanze di immagini di se stessa. Trump sceglie uno schema di arredamento simile, con foto incorniciate e immagini dipinte. Considera la sua immagine un investimento. A dicembre ha iniziato a vendere carte collezionabili digitali da 99 dollari con versioni di se stesso sul modello di Barbie: Trump cowboy, Trump astronauta, Trump “Top Gun”. “L’intera impresa trasuda decadenza, come un profumo esotico e stantio”, ha scritto la defunta critica Pauline Kael a proposito del film di Billy Wilder, classificato dodicesimo nel registro dell’American Film Institute. Trump, che ha citato anche Citizen Kane e Via col vento tra i suoi preferiti, non ha risposto a una richiesta di commento.
Trump “non riusciva mai a stare seduto”, scrive l’ex addetta stampa della Casa Bianca Stephanie Grisham nel suo libro di memorie, ma si è seduto con sguardo “affascinato” guardando Viale del tramonto. Grisham, che non aveva mai visto questo classico fondamentale, era rimasta “scioccata da tutte le somiglianze” tra Trump e Desmond, quest’ultima “ossessionata dal suo aspetto” e “convinta che tutti la amassero e che vivesse in un mondo fantastico creato da lei stessa”. Grisham osserva: “Sono sicura che Trump non ha idea di quanto lei sia simile a lui”.
Nancy Olson Livingston, 94 anni, è l’ultima superstite del cast originale del film. Interpretava la talentuosa lettrice di copioni Betty Schaefer, rivale romantica di Norma. “Trump è interessato alla figura di Norma Desmond, la più grande star, e pensa: chi oserebbe mai buttarla via?”, dice la Livingston in un’intervista telefonica da Beverly Hills. “La sua attenzione si concentra sull’essere una celebrità, sul fatto che si parli di lei, che venga seguita e venerata”. Nel suo nuovo libro di memorie, “A Front Row Seat”, scrive che i film che “sopravvivono al tempo sono quelli che raccontano una verità avvincente”.
Hollywood ama i film su se stessa, anche quelli su personaggi deliranti, egoisti e assassini. Viale del tramonto fu un successo commerciale e di critica. Fu candidato a 11 premi Oscar – tutti e quattro i protagonisti ottennero una nomination – e ne vinse tre, tra cui quello per la sceneggiatura di Wilder, Charles Brackett e D.M. Marshman Jr.
Norma fiorisce davanti alle telecamere. Anche Trump. Indossa sempre il trucco televisivo in modo da essere sempre pronta per il suo primo piano. Prima della politica, Trump è stato un conduttore di reality televisivi di successo e ha accumulato una lista impressionante di camei cinematografici, tra cui quelli in Zoolander, Sex and the City e Mamma ho perso l’aereo. Il suo ruolo preferito era quello di se stesso.
Norma ha tre mariti. Trump ha tre mogli. Norma apprezza un partner più giovane e pulitissimo, Joe, interpretato da Holden, che ha 19 anni meno di lei. Trump ha una predilezione per le modelle più giovani, Melania ha quasi un quarto di secolo in meno di lui. Anche Melania cita Viale del tramonto tra i suoi film preferiti, in The Art of Her Deal: The Untold Story of Melania Trump di Mary Jordan del Washington Post, si dice che gli altri sono Via col vento e Un amore splendido.
Norma fa lavorare un ex membro della famiglia. I figli di Trump sono tra i suoi più fedeli luogotenenti, prima nel settore immobiliare, poi in quello televisivo e ora in quello politico.
Norma ha un debole per i grossi gioielli e regala a Joe un bibelot d’oro. A Trump piace adornare con l’oro qualunque cosa, dalle case alle scale mobili. Norma marchia la sua Isotta Fraschini 8A del 1929 con le sue iniziali. Pure Trump ama lasciare un segno, e mette il suo nome su tutte le sue proprietà.
Viale del tramonto è stato visto spesso come un cinico ritratto dell’industria cinematografica. Ma Wilder l’ha percepito come qualcosa di più. “E’ un messaggio d’amore. Ma non riguarda solo l’industria cinematografica, bensì qualunque settore”, ha dichiarato Wilder in un’intervista del 1974. “Ogni industria ha questa specie di fanghiglia che sta alla base di tutto”.
Norma è regale e resiste a tutto ciò che è casual. Implacabilmente vanitosa, è alla costante ricerca di uno specchio, di un riflettore o, preferibilmente, di entrambi. Come si addice a una regina dello schermo, la testa di Norma è invariabilmente incoronata: turbanti, fasce di pelliccia con piume di pavone, veli tempestati di gioielli. I capelli sono una performance artistica, un giorno un palmizio, il giorno dopo un nido di Medusa di riccioli svettanti. Anche Trump è noto per il suo incrollabile stile tradizionale nell’abbigliamento e per quella meraviglia architettonica che sono i suoi capelli.
Norma è convinta di saper fare meglio di coloro che vengonoi dopo di lei. “Quei produttori idioti. Quegli imbecilli! Non hanno occhi? Hanno dimenticato com’è fatta una star? Glielo farò vedere io. Sarò di nuovo lassù, aiutatemi!”. In una rubrica di giugno, il biografo di Trump, Timothy L. O’Brien, ha raccontato di aver visto il film di Billy Wilder quasi vent’anni fa con l’imprenditore immobiliare a bordo del suo aereo privato. “E’ una scena incredibile, semplicemente incredibile”, gli aveva sussurrato Trump. Scrive O’Brien: “Trump non vuole che nessuno metta in discussione il suo potere di star o che ostacoli le sue trame. Come Norma Desmond, ha intenzione di mostrare a chi ha dei dubbi di che pasta è fatto. Sarà di nuovo alla Casa Bianca, quindi aiutatelo”.
Joseph McBride, autore dello studio critico del 2021 “Billy Wilder: Dancing on the Edge”, ha detto in un’intervista che “Trump è preoccupato di essere dimenticato dal pubblico. Fondamentalmente, Norma è già dimenticata dal pubblico”.
Norma è sempre seria, ogni frase è una dichiarazione solenne. “Io sono grande. Sono le immagini che sono diventate piccole”, si vanta. “Hanno preso gli idoli e li hanno distrutti, i Fairbanks, i Gilbert, i Valentino! E chi abbiamo ora? Delle nullità!”. Trump è un uomo naturalmente di spettacolo, spesso divertente, anche se raramente ride in pubblico. Entrambi hanno rapporti difficili con la stampa. Norma sogna di tornare a essere un nome di spicco, ma la giornalista di gossip Hedda Hopper, nei panni di se stessa, si nutre della sua sfortuna e riporta implacabilmente la definitiva caduta di Norma dalla camera da letto della star. Trump contemporaneamente corteggia e archivia le fake news, uno dei maggiori successi dei suoi comizi.
E Norma è decisa, letteralmente, a impedire a Joe di tornare alla sua precedente vita di redattore al Dayton Evening Post. Insiste sulla lealtà assoluta, come Trump, e si rivolta contro chiunque la abbandoni.
Grisham scrive che a Trump piacciono i film classici e altri forse “perché vede il mondo come un film, di cui di solito era il protagonista”. In Viale del tramonto, Norma deve aspettare vent’anni per un ritorno. A Palm Beach, Trump spera di aspettarne solo quattro.
La Livingston rimane misteriosa riguardo all’attrazione di Trump per il suo film. “Sono sorpresa che gli piaccia così tanto. Gli sfugge qualcosa del film, anche se lui si mette in relazione con la celebrità”, dice l’attrice. “Ogni personaggio di Viale del tramonto è tragico”. La vita di Norma è una lezione. “Le star del cinema non hanno avuto una vita felice”.