Effetto Brexit (e Truss): il Regno Unito è l'unica economia del G7 in calo nel 2023

Secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale è probabile che l'economia della Gran Bretagna si contrarrà dello 0,6 per cento a causa dell'aumento dei tassi di interesse e delle tasse più elevate

Tutto va bene, dice il Fondo monetario internazionale. Tranne che per la Gran Bretagna, che quest'anno dovrebbe essere l'unico grande paese industrializzato a vedere la sua economia contrarsi. E' l'effetto della breve e disastrosa premiership di Liz Truss e in generale, l'effetto Brexit. 

Oltre alla crescente pressione politica sul premier Rishi Sunak in seguito a licenziamento del presidente del partito conservatore Nadhim Zahawi, oggi l'istituzione economica con sede a Washington ha avvertito il Regno Unito: aspettatevi, è il succo dell'aggiornamento del World Economic Outlook di ottobre, che l'economia britannica si contragga dello 0,6 per cento quest'anno. Si tratterebbe di un calo di quasi un intero punto percentuale in meno (0,9 per l'esattezza) rispetto a quanto previsto appena tre mesi fa. 

 

Nonostante la guerra in Ucraina e l'inflazione, le prospettive economiche mondiali sono meno cupe di qualche mese fa. “La crescita globale rallenta ma è migliore delle previsioni di ottobre”. Il pil globale è previsto in rialzo al  2,9 per cento (in rallentamento rispetto al 3,4 per cento dell'anno scorso) quest'anno per poi aumentare al 3,1 per cento nel 2024. L'India si conferma la locomotiva del mondo con un pil 2023 al 6,1 per cento e al 6,8 per cento il prossimo anno. Va bene la Cina e migliorano persino le condizioni della Russia sotto sanzioni. Nel G7 crescono gli Stati Uniti e il Giappone (cresce dell’1,8 per cento). Per quanto riguarda l'Eurozona, il Fondo prevede una crescita dello 0,7 per cento quest'anno (solo per Berlino nessun exploit: la Germania sarà quasi ferma quest'anno per poi accelerare nel 2024). L'unica tra le nazioni d el G7che non cresce è la Gran Bretagna.

   

Nel suo aggiornamento al Weo, una sorta di controllo semestrale dello "stato di salute" dell'economia globale, il Fmi sostiene che le sue previsioni negative per Londra riflettono le tasse più elevate annunciate dal cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt, l'equivalente ministro dell'Economia, che ha sostituito Kwasi Kwarteng (il Weo di ottobre era stato scritto prima dei minibudget annunciati e poi ritirati dall'allora cancelliere, che avrebbero previsto un taglio delle tasse ai più ricchi); l'aumento dei tassi di interesse dalla Bank of England; condizioni finanziarie più difficili per i mutuatari e prezzi dell'energia ancora elevati.