La propaganda russa in soccorso di Berlusconi
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, utilizza le parole di Zelensky contro il Cav. per paragonare il sistema politico ucraino al fascismo
Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva detto, a proposito delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi- quel "bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e il conflitto non sarebbe cominciato" -, che "a lui non hanno mai bombardato casa o ucciso i parenti, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa". Il Cav. non ha rilasciato note ufficiali, ma è l'irritazione per quanto detto da Zelensky è arrivata alla stampa da Forza Italia: "Non è vero che non conosco la guerra da ragazzino sono stato sfollato anche io, gli orrori della guerra li ho vissuti", pare abbia detto ai suoi, o almeno questo i suoi hanno fatto filtrare.
Oggi la questione è stata utilizzata dalla propaganda russa: "In un ennesimo attacco di rabbia impotente, l'abitante del bunker si è scagliato contro Berlusconi, perchè questi ha ricordato al regime di Kiev del Donbass", ha commentato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ricordando i bombardamenti alleati su Milano quando il Cav. era bambiano. E ha aggiunto: "In modo banale Zelensky ha paragonato il proprio regime a quello fascista e l'operazione militare speciale russa alle azioni degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. Gli è scappata la verità".