In Israele

Nell'attentato a Tel Aviv è morto un cittadino italiano

Micol Flammini

Un terrorista si è lanciato in macchina e armato contro la folla che passeggiava sul lungomare della città, uccidendo un avvocato romano e ferendo altre sette persone, tutti turisti. Le reazioni della politica italiana e internazionale

L’allerta in Israele era alta dopo gli scontri sul Monte del Tempio di martedì notte, dopo i missili arrivati sia dalla Striscia di Gaza mercoledì, sia dal sud del Libano giovedì, dopo l’attentato in Cisgiordania di ieri costato la vita a due sorelle e in cui è rimasta gravemente ferita una terza vittima: la madre delle due. A Tel Aviv c’è stato un altro attentato: un terrorista armato si è lanciato in macchina contro i civili che passeggiavano lungo l’area del lungomare uccidendo un italiano, Alessandro Parini, un avvocato romano di trentacinque anni arrivato per una vacanza venerd' mattina a Tel Aviv, e ferendo altre sette persone, tutti turisti britannici e altri italiani. Il terrorista è stato poi neutralizzato dalla polizia israeliana e un agente ha raccontato che mentre si avvicinava alla macchina, l’uomo stava prendendo tra le mani un'arma, dopo il colpo, la macchina si è capovolta. 

 

 

 

Le reazioni

Prima dell’attentato a Tel Aviv, già gli Stati Uniti avevano non soltanto espresso la loro preoccupazione per la situazione in Israele, ma avevano detto che lo stato ebraico aveva il diritto di difendersi. L’attacco contro i civili e le parole di sostegno dei gruppi terroristi hanno inevitabilmente portato il paese a una nuova mobilitazione e il premier Benjamin Netanyahu ha mobilitato quattro unità di riserva della polizia di frontiera che si uniscono alle sei già operanti a Gerusalemme. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Alessandro Parini e la sua solidarietà a Israele dopo l’attacco.

La Farnesina ha espresso “dolore profondo e sgomento per il vile attacco” e il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando al Tg1 ha detto che gli altri italiani feriti sono in buone condizioni. 
 

Il terrorista

Il terrorista proveniva da Kfar Qassim, che si trova a venti chilometri da Tel Aviv, aveva quarantacinque anni e non era noto alla sicurezza. Dalla città sono arrivate parole di condanna contro l’attentato, il sindaco Adel Badir ha chiesto tolleranza: “Questa non è la via dei residenti di Kfar Qassim”. Il parlamentare arabo Mansour Abbas, capo del partito Ra'am, ha detto: “La leadership araba, guidata da Ra'am e dal movimento islamico, non accetterà in alcun modo l'uso della violenza contro qualsiasi cittadino indipendentemente dalla religione, dalla razza o dalla nazionalità”. 

 

 

I terroristi di Hamas hanno invece lodato i due attentati in Cisgiordania e a Tel Aviv: “Testimoniano la capacità della resistenza  e di colpire Israele ovunque". Anche il Jihad islamico si è congratulato “con l’operazione di Tel Aviv e affermiamo che si tratta di una risposta legittima ai crimini e agli attacchi dell’occupazione sionista … nei nostri luoghi sacri”. 



 

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Nel Foglio cura la rubrica EuPorn, un romanzo a puntate sull'Unione europea, scritto su carta e "a voce". E' autrice del podcast "Diventare Zelensky". In libreria con "La cortina di vetro" (Mondadori)