La ricostruzione di Bellingcat sui leak americani e l'esercito di Kyiv
Il sito investigativo ha ricostruito, andando a ritroso nel tempo, il percorso in rete della fuga di documenti. Dalla piattaforma Discord al dark web 4chan
Dopo che alcuni canali telegram filorussi lo scorso 5 aprile hanno iniziato a diffondere le foto di cinque file relativi all’invasione dell’Ucraina e dopo la prima segnalazione della fuga di documenti top secret dal New York Times, il dipartimento di Giustizia e il Pentagono degli Stati Uniti hanno aperto un’indagine per cercare di identificare la fonte del “leak”. Una parte di questi documenti, che nel frattempo sono stati ampiamente ripresi dai media occidentali, si concentra sull’invasione di Kyiv, ma non solo.
Un’inchiesta del sito investigativo Bellingcat mostra come questi documenti fossero su Internet già dai primi di marzo, e potrebbero essere trapelati prima. Sempre secondo Bellingcat, nessuno dei documenti sarebbe stato scansionato, bensì fotografato: sulle immagini condivise sono visibili pieghe e oggetti, il che suggerisce che almeno alcuni dei file sarebbero stati fotografati nello stesso luogo. Bellingcat ha ricostruito, andando a ritroso nel tempo, il percorso in rete della fuga di documenti. La prima versione trovata dal sito è stata pubblicata sul canale telegram filorusso “Donbass Devushka” alle 21:29 ucraine del 5 aprile. Il post conteneva quattro immagini; successivamente, è stata condivisa la quinta immagine. Un paio d’ore prima, un utente su 4chan, sito anonimo del dark web, aveva pubblicato il primo di otto messaggi, tre dei quali avevano allegate foto di documenti apparentemente simili, ma diversi. “C’era solo un’immagine in comune tra i post di Telegram e di 4chan: una mappa che mostrava una serie di statistiche, tra cui il numero di perdite russe e ucraine dall’inizio della guerra. Tuttavia, i numeri riportati su queste due fonti differiscono, con la prima fonte (4chan) che mostra più perdite russe che ucraine, e la seconda fonte (Donbass Devushka) il contrario”, scrive Aric Toler di Bellingcat.
Gli investigatori di Bellingcat hanno poi scoperto che la seconda immagine pubblicata sul canale filorusso di Telegram, con un numero di vittime ucraine molto più alto, “mostra una grossolana manipolazione dell’immagine”. Secondo Bellingcat, nessuna delle due fonti per i post su 4chan o Telegram è originale. Il 4 marzo, più di un mese prima dei post su Telegram e 4chan, erano stati pubblicati 10 documenti in un canale Discord, una piattaforma nata per la comunicazione tra comunità di videogiocatori. Uno degli utenti ha scritto: “Ecco, prendi alcuni documenti trapelati”, allegandoli, alcuni dei quali con la dicitura “top secret”. Tutti e sette i documenti condivisi un mese dopo su 4chan e Telegram erano presenti in questo post, insieme ad altri tre non pubblicati su nessuna piattaforma. L’utente che ha condiviso questi documenti ha poi affermato su Twitter di averli trovati su un altro canale Discord chiamato WowMao. Il primo e il 2 marzo un utente di WowMao aveva effettivamente postato sul canale oltre 30 documenti, molti dei quali classificati come top secret. Lo stesso utente aveva anche pubblicato dozzine di altri documenti sull’Ucraina sullo stesso canale prima che venissero rimossi il 7 aprile.
Eppure, secondo Bellingcat il canale WowMao potrebbe non essere ancora la fonte originale: alcuni utenti hanno detto che altre immagini erano state pubblicate in precedenza su un server, ora cancellato, spesso chiamato “Thug Shaker Central”, ma che nel tempo ha cambiato nome diverse volte. Bellingcat è entrato in possesso di un documento datato 13 gennaio nello stesso stile e nella stessa formattazione di quelli postati sul server WowMao. Un membro del canale, con il nome “Vakhi”, ha dichiarato a Bellingcat come Thug Shaker Central fosse stato originariamente chiamato con il nome del suo fondatore. Vakhi non ha voluto fare il nome di questa persona, ma ha detto che è la fonte originale dei documenti trapelati. Secondo Vakhi e altri utenti i file trapelati su WowMao sarebbero solo la “punta dell’iceberg” rispetto alla quantità di documenti pubblicati su Thug Shaker Central. Bellingcat non è in grado di verificare in maniera indipendente tutte le informazioni condivise da questi utenti, perché tutti i canali sono stati eliminati. Ma il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha risposto al sito investigativo che sta “esaminando attivamente la questione e ha fatto un rinvio formale al dipartimento di Giustizia per le indagini”.