Il caso
L'Ue boicotta il ministro israeliano Itamar Ben-Gvir: annullato il ricevimento
La Festa dell’Europa non vedrà la presenza del rappresentante della Sicurezza nazionale del governo di Netanyahu, accusato di razzismo. Bruxelles chiede di sostituirlo e mette il veto
Bruxelles. La delegazione dell’Ue in Israele ha deciso di annullare il ricevimento diplomatico per la Festa dell’Europa, dopo che il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato la sua partecipazione e un discorso. “Non vogliamo offrire una piattaforma a qualcuno le cui opinioni contraddicono i valori che l’Ue rappresenta”, ha spiegato il portavoce dell’Alto rappresentante, Josep Borrell. A Bruxelles riconoscono che la decisione “non è comune”. Il problema non è Israele, ma Ben-Gvir. Il leader del partito di estrema destra Potere ebraico, è conosciuto per le sue opinioni razziste. È stato il governo di Netanyahu a decidere chi inviare.
I diplomatici dell’Ue hanno chiesto esplicitamente di sostituire Ben-Gvir, che invece ha insistito per partecipare e ha accusato l’Ue di “silenziarlo”. I gruppi israeliani di difesa dei diritti umani hanno invece salutato la decisione dell’Ue di non concedere un palco a chi “promuove politiche razziste e discriminatorie”. Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha risposto che “gestire le relazioni internazionali di Israele è una questione complessa che richiede esperienza e un approccio intelligente”. L’Ue ha confermato che la Festa dell’Europa andrà avanti senza ricevimento per “celebrare con i nostri amici e partner in Israele la relazione bilaterale forte e costruttiva”.