le reazioni
La crisi in Russia vista dall'Italia: vertice di Meloni con ministri e intelligence
Dalla Farnesina fanno sapere: mantenere la calma, ma molto vigili. Gli italiani all'interno dei confini russi "sono stati invitati a non spostarsi dalle loro case", dice il ministro Tajani
La premer Giorgia Meloni ha tenuto un vertice con i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, per fare il punto sull'evoluzione della crisi in Russia. Alla riunione hanno partecipato anche i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.
"Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea", si legge in una nota del governo.
Ci sono attualmente 5.600 italiani all’interno dei confini russi, ha detto questa mattina da Rapallo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un evento di Confindustria. "Stiamo seguendo con grande attenzione da ieri sera tutto ciò che accade nella Federazione russa. Gli italiani sono stati invitati a non spostarsi dalle loro case se non motivi eccezionali, quindi invito a grande prudenza".
Già questa mattina, con una nota di Palazzo Chigi, Giorgia Meloni aveva fatto sapere di “seguire con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa”. Poi poche ore dopo, a margine dell'Europa Forum Wachau in corso nell'Abbazia di Goettweig, Meloni ha annunciato alla stampa di aver convocato "i ministri competenti e l'intelligence italiana". Anche il governo inglese ha convocato una riunione d'emergenza, nota come COBRA, per discutere della situazione in Russia. A livello europeo si terrà una riunione tra ministri degli Affari esteri, ha detto ancora la premier, "per fare il punto e cercare di scambiare le informazioni".
Fonti del Foglio dalla sede diplomatica italiana a Mosca confermano che per il momento non c’è allarme. Dalla Farnesina fanno sapere che la priorità è quella di mantenere la calma ma vigilando bene. Per il momento, quindi, non è stata attivata la procedura d’emergenza per il rimpatrio dei connazionali. L’ambasciata a Mosca, però, ha avvisato i connazionali di stare chiusi in casa nelle due regioni russe teatro di scontro con le truppe della Wagner e agli altri di non andarci.
[ultimo aggiornamento 16:50]