Gli Ufo alle elezioni americane
Avvistamenti, ossessioni, documenti desecretati. Così gli alieni sono entrati nel dibattito elettorale, con commissioni in arrivo e i grandi complottisti che dicono: il governo ci nasconde la verità, come su tutto
A giugno Tucker Carlson si è fatto il suo programma su Twitter, dopo esser stato cacciato da FoxNews. Nella prima puntata, vista da 90 milioni di persone, oltre ad attaccare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato di Ufo. Li ha usati per attaccare i media che ignorano le notizie importanti, come appunto quelle sugli alieni, o come quella di un ex ufficiale dell’aeronautica, David Grusch, che avrebbe ammesso che il governo americano possiede prove fisiche di velivoli alieni e dei corpi dei loro piloti. Agli occhi dei populisti il governo vuole sempre tenere nascoste le cose. Esistono delle verità che qualcuno in alto non vuole farti sapere: il vero assassino di Kennedy, le sostanze contenute nei vaccini, chi c’è dietro l’11 settembre, l’allunaggio e le scie chimiche. E poi, la madre di tutte le domande, il sacro Graal delle teorie del complotto: siamo soli nell’universo? Perché il governo ci nasconde di avere corpi di alieni nell’Area 51? Per loro natura gli Ufo sono il pane che dal Dopoguerra nutre i cospirazionisti, oltre che scadenti programmi tv sui misteri irrisolti.
I grandi avvistamenti che hanno consolidato il fenomeno avvengono quasi tutti alla fine degli anni Quaranta, come quello a Roswell, nel 1947, quando un disco volante si sarebbe schiantato sulla cittadina del New Mexico e i detriti alieni portati poi nell’Area 51, in Nevada, e i corpicini verde grigio dissezionati e studiati. Sappiamo ora che a cadere era stato un pallone sonda di un progetto segreto dell’Aeronautica dedicato a scoprire test balistici e nucleari sovietici. Ma allora, la smentita fatta dal governo per non compromettere la sicurezza delle ricerche, oltre alla sete della comunità ufologica, gettò le basi per una delle più profonde leggende metropolitane americane. E nonostante anni di demistificazioni, oltre che una destinazione turistica, Roswell resta un caposaldo delle teorie del complotto.
Lo stato non è sempre stato limpido sulle questioni aliene o sul paranormale. Esistevano, già alla fine degli anni Quaranta, delle squadre governative top-secret che investigavano sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Una di queste, il Project Blue Book, aveva concluso che su 12 mila avvistamenti la maggior parte riguardava semplicemente nuvole, stelle, aerei militari stranieri e sonde spia. Solo settecento restavano non spiegati.
Nel 2007 è stato aperto l’Advanced Aerospace Threat Identification Program (Aatip), con sede al Pentagono, a cui il dipartimento della Difesa ha dedicato 22 milioni di dollari i primi cinque anni. Guidato dall’agente segreto Luis Elizondo, il programma si occupava di investigare oggetti volanti non identificati ed era stato voluto dal senatore democratico del Nevada, Harry Reid, leader della maggioranza al Senato dal 2007 al 2015. Reid aveva coinvolto anche un suo amico, l’imprenditore Robert Bigelow, fondatore di un’impresa di tecnologia aerospaziale, fissato col paranormale, che ha investito milioni di dollari per cercare di dimostrare che non siamo soli nell’universo. Sul tema alieni Bigelow aveva detto in un’intervista al New York Times: “A livello internazionale siamo il paese più retrogrado. I nostri scienziati hanno paura di essere ostracizzati, e i nostri media hanno il terrore dello stigma. La Cina e la Russia sono molto più aperte”, e aveva aggiunto che anche altre nazioni europee ne parlano con limpidezza, “invece che essere trattenute da un tabù infantile”.
Ufficialmente l’Aatip ha chiuso nel 2012, ma è stato rivelato che ha continuato a esistere in forma nascosta. Elizondo, nel 2017, si è dimesso in polemica proprio con l’eccessiva segretezza e per via di opposizioni interne. Ora lavora con To the stars, un’azienda fondata dal chitarrista dei Blink 182 che si occupa di show business e ricerca sugli Ufo. Sempre nel 2017 sono apparsi due video girati da piloti della Marina di misteriosi oggetti sferici che fanno movimenti bizzarri nel cielo. Un altro, simile, è apparso l’anno dopo. La Marina americana nel 2019 ha riconosciuto che si trattava di Uap (Unidentified Aerial Phenomena), un modo più morbido e meno inflazionato per dire Ufo, parola che si porta dietro un immaginario spesso prono a farneticazioni. Nel 2022, mantenendo lo stesso acronimo, il Pentagono ha iniziato a sostituire “aerial” con “anomalous”, visto che vengono studiati non solo fenomeni aerei, seppur restino la maggioranza, ma anche quelli che avvengono a terra o sotto la superficie del mare.
Usciti i video è stata la prima volta che il governo ha ammesso di non conoscere l’origine o l’identità di alcuni fenomeni, e questo è stato visto come un grande passo avanti verso una maggiore apertura alla condivisione. I video erano stati dati al New York Times da Christopher Mellon e provenivano dal Pentagono. Parte dell’importante famiglia di Pittsburgh, Mellon ha lavorato per decenni nel dipartimento della Difesa con ruoli chiave nell’intelligence durante le Amministrazioni di Bill Clinton e di George W. Bush. Non solo, Mellon è anche stata un’importante figura di To the star, che ha lasciato insieme a Elizondo alla fine del 2020 perché si occupava troppo di intrattenimento e poco di ricerca sugli Ufo. Entrambi, l’anno dopo, sono entrati a far parte del Galileo Project, progetto di ricerca sulle intelligenze aliene dell’Università di Harvard. Proprio in questi giorni il direttore e fondatore del Galileo, l’astrofisico Avi Loeb, ha detto di aver trovato in Papua Nuova Guinea frammenti di tecnologia aliena arrivati sulla Terra tramite un meteorite.
Nel 2022 è stata creata dal dipartimento della Difesa una task force che sostituisce l’Aatip, dal nome All-domain Anomaly Resolution Office. Il fatto che il dipartimento ne abbia annunciato pubblicamente la fondazione, ha detto Mellon, “legittima il tema [degli Ufo] che è estremamente importante. La gente ne potrà parlare senza imbarazzo. Negli anni possiamo contare dozzine di incidenti in spazi aerei militari riservati”. Nonostante questo, al Pentagono continuano a confermare che, pur dopo molti studi e ricerche, non è ancora stato possibile provare l’esistenza di extraterrestri. Anche la Nasa, a maggio di quest’anno, per la prima volta ha dichiarato che sta facendo ricerca sugli alieni, interrompendo anche lei il tabù della segretezza, ma anche lì nessuno è arrivato a dire “ci sono gli extraterrestri”.
L’ultimo passo è stato fatto dal Congresso. Chuck Schumer, senatore di New York e attuale leader della maggioranza democratica al Senato, vuole creare una commissione che abbia l’autorità di declassificare i documenti governativi che riguardano Ufo e, in generale, questioni inspiegabili anche di natura extraterrestre. “Sono onorato di continuare il percorso del mio mentore e caro amico Harry Reid per combattere in nome della trasparenza a lungo chiesta dal popolo riguardo a questi fenomeni inspiegati”, ha detto Schumer. Va sicuramente a beneficio dei democratici che, visti come l’establishment, soffrono più degli altri per le teorie del complotto. E’ una mossa che serve a combattere l’idea che il governo nasconda alcune verità, che sia detentore di segreti sconvolgenti che potrebbero cambiare il modo in cui viviamo. Anche i senatori repubblicani Marco Rubio e Mike Rounds hanno dato il loro appoggio a Schumer, e così la questione è diventata bipartisan. Nel 2021 Rubio, che è membro della commissione Intelligence, era riuscito a far desecretare dei rapporti del Pentagono dove venivano isolati ventuno fenomeni diversi in cui nessuno riusciva a spiegarne la tecnologia: oggetti che si muovono senza propulsione apparente o che accelerano troppo rapidamente. Rubio, che sfidò Donald J. Trump alle primarie del 2016 per poi appoggiarlo, dice che potrebbero essere avanzi di device militari di nazioni nemiche, usati per spiare, e vanno studiati attentamente, “perché possono essere un serio rischio per la sicurezza nazionale”.
Se il progetto di Schumer dovesse andare in porto, il presidente dovrà poi nominare i nove membri di questa commissione, che saranno confermati poi dal Senato. Sarà loro compito scegliere cosa desecretare e cosa mantenere invece riservato. La commissione è stata modellata su quella del 1992 creata per divulgare documenti segreti sull’assassinio di JFK. È come se il governo si rendesse conto che i cittadini sono abbastanza grandi per sentirsi dire la verità, e che tenere le cose occulte causa solamente speculazioni da svitati che possono poi danneggiare le istituzioni e la loro immagine.
Tra i grandi fan della verità sugli Ufo c’è un personaggio importante in questa stagione pre elettorale in vista delle presidenziali del 2024: Dennis Kuchinich. A lungo deputato dell’Ohio, ex sindaco di Cleveland, candidato alle primarie democratiche nel 2004 e nel 2008 (ebbe anche l’appoggio di Sean Penn e Matt Damon), Kuchinich oggi è a capo della campagna elettorale di Robert Kennedy Jr. Nonostante sia apprezzato da Trump, Carlson e Steve Bannon, il candidato Kennedy, figlio di Bobby, sfida Joe Biden alle primarie del Partito democratico. Ed è anche molto ambiguo sull’invasione Ucraina, come molti dell’alt-right. Ha scelto Kuchinich, che ha 76 anni e che nel 2007 ha ammesso di aver visto un Ufo dopo che il suo presunto avvistamento era stata citato nel libro dell’attrice Shirley MacLaine, sua grande amica e fan del paranormale. “Sposterò il mio comitato elettorale a Roswell”, rispose Kuchinich quando si venne a sapere. “E penso che in questo paese ci siano più persone che hanno visto degli Ufo rispetto a persone che approvano la presidenza di George Bush”. Anche Ron DeSantis, il governatore della Florida, dato secondo nei sondaggi delle primarie repubblicane pur in mezzo a grandi difficoltà, ha alle spalle un grande fan dei misteri: il già citato Bigelow, ossessionato dai dischi volanti e che ha portato avanti le sue ricerche ufologiche anche grazie ai fondi dell’Aatip, oggi è il principale donatore di DeSantis.
Si parla quindi un sacco di Ufo a Capitol Hill. Da una parte abbiamo gli Schumer e i Rubio, che attraverso la desecretazione vorrebbero mostrare che in fondo non c’è niente da nascondere. Che negli schedari del Pentagono e negli hangar dell’Area 51 non c’è nulla che il governo voglia schermare agli occhi del pubblico. E poi ci sono i Bigelow e i Kuchinich, entrambi vicini a due figure populiste delle presidenziali del ’24, e che invece, attraverso questa stessa operazione, sperano che venga fuori qualcosa di grosso. Le due anime di X-Files, i Scully e i Mulder, gli scettici e i believer, vogliono entrambi che il Pentagono tiri fuori le carte, chi per combattere il complottismo e chi per trovare una giustificazione a decenni di attacchi allo stato che tiene nascosti i corpi degli alieni trovati a Roswell in qualche garage.