la testimonianza
I missili su Odessa e la guerra russa contro il patrimonio mondiale
Svegliarsi una domenica mattina con i muri pieni di segni di bombardamenti e la cattedrale distrutta: i bersagli di Putin non sono solo i villaggi e le persone ma anche la cultura ucraina. Anche questa volta la città si rialzerà per continuare a vivere
Immaginate una domenica mattina di sole, avevate in programma di prendere il caffè nel vostro bar preferito in via della Conciliazione, volevate portare vostro figlio al parco o semplicemente andare alla messa a San Pietro. Tuttavia, vi svegliate e non c’è più nessuna basilica di San Pietro. Immaginate di trovarvi per le strade con i piccoli negozi e i ristoranti con le finestre danneggiate e i muri pieni di segni di bombardamenti. Non riuscite neppure a camminare verso la basilica, muovete a malapena la testa per lo choc e l’orrore. È difficile da immaginare? È quello che hanno provato gli abitanti di Odessa ieri mattina presto. A seguito di un potente attacco missilistico, il centro storico di Odessa è stato gravemente danneggiato. L’aeronautica delle Forze armate ucraine ha riferito che i russi durante la notte tra sabato e domenica hanno sparato missili di vario tipo contro la regione di Odesa. Kalibr, Onyx, Kh-22, Iskander-K e Iskander-M hanno colpito il porto e le infrastrutture civili. In totale, i russi hanno sparato 19 missili, 9 dei quali hanno bucato le forze di difesa aerea. La Federazione russa butta ogni notte miliardi di dollari contro una città e a un popolo pacifici, perché non può competere con l’Ucraina sul mercato alimentare globale. Dopo il ritiro della Russia dall’accordo sul grano del Mar Nero, attuato in particolare attraverso i porti di Odessa, l’esercito russo ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture portuali dell’Ucraina meridionale. Il ricatto del grano si è ora esteso al terrore culturale del patrimonio culturale ucraino. La Cattedrale della Trasfigurazione, la Casa degli Scienziati, il viale Zhvanetsky, appartamenti, finestre rotte, auto bruciate e cinque asili. Probabilmente avrete sentito parlare di Emil Gilels, David Oistrakh e molti altri. Studiavano e si erano diplomati alla famosa Scuola di Musica Stolyarsky di Odessa, anch’essa colpita dall'attacco missilistico di oggi. Sono stati danneggiati anche il Museo archeologico, il Museo marittimo e il Museo letterario. In totale, 25 monumenti architettonici, tra cui edifici del XIX e XX secolo costruiti da architetti italiani. Uno di essi ha un legame particolare con la storia italiana. La Casa degli scienziati è stata costruita da architetti italiani. Uno degli edifici più belli di Odessa è la dimora del conte Mikhail Tolstoy, oggi nota come Casa degli scienziati, costruita da Giorgio Toricelli e i cui dettagli decorativi sono stati commissionati al famoso scultore Luigi Iorini. Il piccolo giardino della Casa degli scienziati di Odessa è particolarmente bello in questo periodo dell’anno. E’ un luogo di ritrovo scientifico e culturale o che ha conservato il suo stile e gran parte delle decorazioni interne, fino a questa mattina.
Nei prossimi giorni, l’Unesco invierà una missione a Odessa per effettuare una valutazione preliminare dei danni. L’istituzione continuerà a collaborare con i gestori dei siti del Patrimonio mondiale e con le autorità locali e nazionali per individuare le necessità di assistenza urgenti. La distruzione deliberata di oggetti culturali può essere equiparata a un crimine di guerra, riconosciuto anche dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di cui la Federazione russa è membro permanente, nella risoluzione 2347 (2017). Inoltre, l’Ucraina intende portare alla prossima riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la questione della distruzione pianificata dalla Russia degli edifici religiosi della Chiesa ortodossa in Ucraina. “La Russia distrugge sistematicamente la Chiesa ortodossa in Ucraina e le sue sedi. L’ultimo caso è l’attacco di oggi alla Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. Perché sia chiaro: la Russia è l’unica minaccia per l’ortodossia ucraina”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Un missile russo ha danneggiato l’edificio del consolato greco. Si tratta della seconda istituzione consolare di Odessa colpita dai missili russi. “Solo tre giorni fa, l’edificio del consolato cinese è stato danneggiato a causa di un altro attacco di questo tipo”, ha informato il presidente Zelenskyy. Nel frattempo, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha dichiarato che il suo paese è pronto a partecipare alla ricostruzione della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa. La delegazione italiana guidata dalla deputata Lia Quartapelle e dall’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo ha già ispezionato il centro storico della città danneggiato dall’attacco russo.
Dolore, tristezza, lacrime in tutta l’Ucraina. I russi cercano sistematicamente di uccidere, schiacciare, cancellare l’identità della nazione. Ma gli ucraini si ostinano a salvarla: in pantaloncini corti e caschetti di plastica in testa, proprio mentre compattano il proprio futuro insieme al futuro del mondo civilizzato. Ancora cose belle. Odessa ha il suo cibo, la sua lingua, la sua cultura e persino il suo modo di vivere. “La mattina spazzavo i vetri rotti e la sera andavo al cinema”, mi ha detto una signora di Odessa. In effetti, la città, nonostante tutto, rimane bellissima. Dopo i bombardamenti, la città ripulisce le sue conseguenze e si prepara a vivere e lavorare ancora, nonostante i continui attacchi dei russi.
I bersagli di tutti questi missili non sono solo città, villaggi o persone. Sono la cultura e il patrimonio, ma essere patrimonio mondiale dell’Unesco significa “essere protetto da tutto il mondo”. Protetto, ma non distrutto.