La visita
Macron ad Ajaccio propone l'autonomia della Corsica ma "né contro lo stato né senza lo stato”
Il presidente francese ha pronunciato un discorso solenne al Parlamento e ha dato una deadline di sei mesi ai gruppi politici còrsi per partorire un testo costituzionale che modifichi lo statuto del paese
Dopo diciotto mesi di concertazioni tra il suo ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, e gli eletti dell’isola, oggi il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, si è recato in Corsica per aprire una nuova èra: proponendo “un’autonomia della Corsica”, ma “né contro lo stato né senza lo stato”. In un discorso solenne pronunciato al Parlamento còrso ad Ajaccio, davanti al capo dell’esecutivo locale, l’autonomista Gilles Simeoni, l’inquilino dell’Eliseo ha annunciato “un cambiamento profondo nella relazione tra lo stato e la Corsica”. “Siamo in un momento storico”, ha dichiarato Macron, dicendosi pronto a riconoscere le “specificità” dell’Île de Beauté e a “chiudere una pagina segnata da ore buie” e da anni di violenza clandestina. Il presidente francese, parlando di “nuova tappa”, ha sottolineato che l’autonomia della Corsica dovrà comunque realizzarsi all’interno del perimetro della République.
“Lo status quo sarebbe un fallimento per tutti noi. Questa nuova tappa istituzionale dovrà ancorare pienamente la Corsica alla Repubblica e riconoscere la singolarità della sua insularità mediterranea e del suo rapporto con il mondo”, ha affermato Macron. Che ha dato ai gruppi politici còrsi una deadline di sei mesi per partorire un testo costituzionale che modifichi lo statuto della Corsica. L’intervento di Macron, che la Corsica attendeva col fiato sospeso, ha incassato applausi da tutti i consiglieri regionali, fatta eccezione per gli indipendentisti secondo cui l’autonomia proposta dal capo dello stato non è sufficiente. Le discussioni tra stato centrale e rappresentanti còrsi, che hanno portato alla svolta di ieri, sono iniziate dopo l’esplosione della violenza sull’isola nel 2022, in seguito alla morte dell’indipendentista Yvan Colonna, aggredito da un islamista nel carcere dove stava scontando l’ergastolo per l’assassinio del prefetto Érignac nel 1998. Per l’autonomista Simeoni, la visita di Macron ha “un’importanza politica e simbolica” che resterà nella storia.
Dalle piazze ai palazzi