La lettera
Cari studenti, condannate Hamas: non sono combattenti per la libertà ma terroristi
Cari amici di tutto il mondo, con il passare delle ore e il susseguirsi di storie, foto e video, si scopre la portata della mostruosità che ha avuto luogo nel nostro paese
Tel Aviv. Siamo stati attaccati, ferocemente e volutamente, da un’organizzazione terroristica che si è infiltrata nel paese da terra, aria e mare, con oltre 1.500 uomini armati. Sono entrati nelle nostre case alle 6 di sabato mattina, massacrando le persone nei loro letti, bruciando vive intere famiglie, violentando, mutilando e uccidendo selvaggiamente. Si sono infiltrati in un festival musicale e hanno ucciso giovani innocenti mentre ballavano, erano centinaia, e hanno violentato le donne mentre giacevano accanto ai corpi dei loro amici morti. Sono entrati nelle case di riposo e hanno ucciso e preso in ostaggio gli anziani. Hanno filmato l’uccisione di una donna di 80 anni, e postata sulla sua pagina Facebook: è così che la sua famiglia l’ha scoperto. Hanno sparato, accoltellato, bruciato, trascinato, calpestato, decapitato e rapito le vittime. Civili. Donne. Bambini. Anziani. Attualmente sappiamo che ci sono più di 1.000 morti e più di 2.900 feriti, molti dei quali in condizioni critiche, e oltre 100 ostaggi detenuti a Gaza, tra cui donne, neonati e bambini non accompagnati e anziani che soffrono di demenza senile con più di 70 anni che ora Hamas minaccia di uccidere e decapitare in diretta streaming.
Non fatevi illusioni! Questi non sono combattenti per la libertà. Questa non è liberazione. Non è un attacco contro un paese o un popolo. E’ un affronto contro l’umanità! Hamas è come l’Isis: un gruppo terroristico ben finanziato e organizzato, addestrato e finanziato dall’Iran, intenzionato alla distruzione e guidato dall’odio verso il mondo occidentale. Nei loro stessi video, gongolavano e celebravano la propria crudeltà, cantando “morte a Israele, morte all’America” mentre infliggevano orrori indicibili a persone innocenti. Queste persone NON “lavorano per il popolo palestinese”. Rappresentano solo se stessi. Il “popolo” è una copertura per legittimare le loro azioni. Terroristi. Niente di più. Mentre i loro leader vivono nel lusso all’estero.
Il nostro paese sta sanguinando. La gente è senza casa. Ogni famiglia ha almeno un parente morto o scomparso. Il 7 ottobre è stato il nostro 11 settembre (8 volte più mortale pro capite). Israele sta ora facendo il possibile per ristabilire l’ordine all’interno dei suoi confini e per salvare gli ostaggi rapiti a Gaza (mentre i missili continuano a piovere su tutti noi, oltre 5 mila finora). Purtroppo, Hamas si è inserito nelle aree civili, come ha fatto molte volte in passato. Si può presumere che continueranno a essere uccise moltissime persone – e questo ci rattrista profondamente. Tutto questo è stato causato da Hamas. Vi supplico: parlate per noi! Condannate ad alta voce queste azioni. Per favore, alzatevi per il nostro diritto a difenderci. Il regime iraniano sta inondando i social media di propaganda, come se questo fosse un evento normale nel conflitto israelo-palestinese: non è così. Se volete aiutare, vi prego di inviare un messaggio ai politici dei vostri paesi, ai vostri amici e alle vostre famiglie per chiedere loro di intervenire: chiedetegli di alzare la voce. State dalla nostra parte, condannate la mostruosità di Hamas e sostenete il diritto di Israele a difendersi.
E infine dico ai miei colleghi dell’Università di Harvard: avrete probabilmente avete notato la voce debole della vostra Università in questo evento. Diverse organizzazioni del campus hanno messo insieme una petizione che chiede all’amministrazione dell’Università di Harvard di unirsi agli Stati Uniti e a innumerevoli altri governi e università di tutto il mondo nel condannare gli attacchi terroristici contro civili innocenti e disarmati. Vi sarei grato se la firmaste.
Grazie dal profondo del mio cuore a pezzi.
Merav Rotem Naaman