La storia
"Neanche i nazisti mutilavano gli ebrei". Parla David Cassuto, reduce della Shoah
La storia di David e della sua famiglia, tra la Shoah e il nuovo dramma portato avanti dai terroristi di Hamas
Il padre di David Cassuto, Nathan, è stato ucciso nella Shoah. La madre, Anna Di Gioacchino, è stata deportata. Sopravvissuta al lager di Terezin, Anna arriverà in Israele, per lavorare come infermiera nell’ospedale Hadassah a Gerusalemme. Nel 1948 Anna sale al Monte Scopus su un convoglio che porta settantotto fra medici e infermieri. Il convoglio venne attaccato da un commando arabo. Furono tutti uccisi. David sarà cresciuto dal nonno Umberto, il grande studioso della Bibbia. E oggi la storia della Shoah si riaffaccia nella cronaca di questa famiglia, con la sorella Susanna, 88 anni, che vive nel kibbutz di Sa’ad, a meno di quattro chilometri dal confine con Gaza e ad appena mezzo chilometro dal kibbutz degli orrori di Kfar Aza. Ma a Sa’ad, per fortuna, Hamas non è riuscita a sfondare. I responsabili per la sicurezza del kibbutz di Susanna Cassuto si sono schierati sul perimetro dei reticolati e l’hanno protetto.
Susanna era sola sabato 7 ottobre, protetta dalla porta blindata. Solo la domenica mattina sono arrivati i rinforzi a sfollare i residenti e portarli nel kibbutz di Yavne, a nord. A David Cassuto fanno impressione le piazze pro Hamas a Napoli, Rotterdam, Londra, Berlino, Parigi, Malmö… “Dimostra o che sono persone che non capiscono la situazione o che sono parte di Hamas stesso che si trova in Europa”, dice Cassuto al Foglio. “Sono reduce della Shoah e non mi sarei mai immaginato un attacco di questo genere. La Shoah successe quando il popolo ebraico non aveva come difendersi e oggi abbiamo il nostro stato. Il sadismo che hanno dimostrato quei terroristi, quelle belve, neanche belve, mostri diciamo, supera il nazismo. Perché i nazisti quando prendevano un gruppo di persone e le mandavano ad Auschwitz, non le mutilavano. Questi di Hamas hanno sgozzato i bambini, violentato e ucciso le donne, hanno girato con i loro corpi nelle strade di Gaza, nemmeno la mente dei tedeschi escogitava una cosa del genere”.
Israele non aveva mai conosciuto una situazione simile. “Abbiamo fatto un grave sbaglio, noi che abbiamo ottimi servizi segreti non abbiamo capito che Hamas preparava un eccidio del genere. Gli israeliani ora hanno una sola meta: distruggere Hamas, arriveremo al momento delle commissioni d’inchiesta per capire cosa è successo, ma oggi siamo tutti assieme, prima eravamo scissi all’interno, ora siamo tutti d’accordo che la nostra missione è distruggere Hamas. L’Isis ha fatto con i cristiani quello che Hamas fa con gli ebrei e Hamas è l’Isis”.
Susanna è stata salvata per un soffio. “Mia sorella Susanna vive di fronte alla Striscia di Gaza e oggi è stata evacuata, ma il suo kibbutz era destinato a essere distrutto. Quando i terroristi di Hamas sono arrivati alle porte del kibbutz si sono imbattuti in un piccolo reggimento che li ha sterminati. 1.500 terroristi entrati sono stati uccisi tutti. Ora dobbiamo entrare a Gaza, boots on the ground, con i soldati e non sarà una cosa semplice, sarà una guerra dura. E Hamas è pronto. Tutti i soldati, mezzo milione di fronte a Gaza, sono determinati a entrare dopo aver visto quello che Hamas ha fatto alle nostre donne, bambini e anziani. E poi dovremo arrivare a confrontarci con al Fatah, che sarebbero i più normali, i meno fondamentalisti, ma anche loro spalleggiano Hamas dopo quello che hanno visto che è successo”.
Il pensiero torna alla sua famiglia. “I miei sono stati ad Auschwitz, mio padre è stato ucciso nella marcia della morte e mia madre è tornata dai campi, per essere assunta come infermiera all’Hadassah, dove il loro convoglio è stato attaccato e mia madre è stata uccisa dai terroristi di quel tempo”. Israele ce la farà. “Però dobbiamo capire che abbiamo molte frontiere” conclude Cassuto: “Hamas che sarà sterminato, Hezbollah a nord che si prepara a fare lo stesso e abbiamo la Cisgiordania che negli ultimi tempi era diventata molto nociva, si è calmata perché capisce che se fanno qualcosa vengono abbattuti. Abbiamo tre frontiere per non parlare degli arabi israeliani, che non sono così accaniti ma non sono neanche amici. Nel Parlamento abbiamo deputati arabi che non hanno saputo condannare quello che ha fatto Hamas”.
Susanna Cassuto avrebbe potuto fare la fine di Gina Semiatichova, la sopravvissuta alla Shoah, uccisa da Hamas. Viveva nel kibbutz di Kissufim. I terroristi l’hanno trascinata dal rifugio nel soggiorno, dove l’hanno uccisa. Il Memoriale di Terezin (il campo della madre di Cassuto) ha riportato la sua morte sui social. Fra gli ostaggi portati a Gaza anche una sopravvissuta alla Shoah in carrozzina. Cos’è questo, se non il nuovo nazismo?