◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI
A Gaza arrivano nuovi aiuti umanitari. Morta l'italo-israeliana dispersa dopo l'attacco di Hamas
Entra a Gaza un terzo convoglio di aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah
In Lussemburgo la riunione tra i ministri degli Esteri europei. L'Alto rappresentante avvicina il medio oriente all'Ucraina. I leader occidentali hanno ribadito "il loro sostegno a Israele, ma hanno preteso "il rispetto del diritto umanitario internazionale". Sarebbero 222 gli ostaggi nella mani di Hamas
Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele
Hamas: liberati altri due ostaggi
Il portavoce dell'ala militare di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, ha affermato di aver liberato due ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce Abu Obeida in un post su Telegram: "Abbiamo deciso di rilasciarli per ragioni umanitarie" a seguito della mediazione egiziana e del Qatar. La stazione televisiva egiziana al-Kahirra al-Akhbariya ha confermato il rilascio di due ostaggi israeliani al valico di Rafah, al confine con l'Egitto.
Tajani: "Morta l'italo-israeliana Liliach Le Havron"
"Ho appreso del decesso di Liliach Le Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi", scrive il minsitro degli Esteri Antonio Tajani su X. "Entrambi erano scomparsi dopo l'attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l'Italia un altro giorno di lutto".
La diplomazia occidentale divisa sul cessate il fuoco
"Posso dire che gli Stati membri hanno appoggiato l'idea di una pausa umanitaria a Gaza", ha detto l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine del Consiglio in Lussemburgo. "I ministri preparano il Consiglio Europeo e credo che ci sia sufficiente consenso". Al contrario però gli Stati Uniti sono contro il cessate il fuoco perché "ne beneficerebbe Hamas". "Al momento vogliamo che Israele abbia tutto quello che occorre per difendersi e che i civili a Gaza ricevano gli aiuti", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in risposta a una domanda sugli appelli per un cessate il fuoco. "Beneficerebbe Hamas", ha detto il funzionario. In un briefing alla Casa Bianca Kirby ha detto che l'Iran "sta facilitando attivamente" gli attacchi contro le basi americane in Medio Oriente.
Media di Israele: "La Croce Rossa pronta a ricevere 50 ostaggi"
Secondo fonti di Gaza, la conclusione di un accordo per il rilascio di alcuni ostaggi con doppia cittadinanza è attualmente in corso, con la mediazione del Qatar. Lo riporta il canale israeliano i24, sottolineando che "la Croce Rossa è in procinto di accogliere un gruppo di circa 50 rapiti con doppia cittadinanza". Secondo le fonti, il trasferimento "avverrà nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia". "Se non dovessero emergere nuovi ostacoli, si prevede che un accordo verrà raggiunto nelle prossime ore", riferisce i24, precisando che nell'ambito dell'operazione nelle ultime ore sono stati sospesi i raid israeliani su Gaza.
Voci di dimissioni di tre ministri contro Netanyahu
Il sito del quotidiano Yediot Ahronot scrive che "Almeno tre ministri" israeliani stanno considerando la possibilità di rassegnare le dimissioni per obbligare il premier Benyamin Netanyahu ad assumersi pubblicamente le proprie responsabilità in seguito all'attacco a sorpresa sferrato da Hamas il 7 ottobre. Il quotidiano tuttavia non ha pubblicato i loro nomi. Il sito poi ha pubblicato un sondaggio di opinione secondo cui il 75 per cento degli israeliani addossano a Netanyahu la responsabilità della totale sorpresa del paese per l'attacco di Hamas. Oggi il giornale ha anche affermato che ci sono tensioni fra Netanyahu e l'esercito.
I soldati israeliani si addestrano per migliorare "la prontezza e le capacità per le operazioni di terra"
Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che le proprie truppe stanno prendendo parte a esercitazioni di addestramento per migliorare la loro "prontezza e capacità per le operazioni di terra" a Gaza. "I soldati delle Idf in servizio obbligatorio e di riserva stanno conducendo una serie di esercitazioni di addestramento al fine di migliorare la prontezza e le capacità delle forze per le operazioni di terra nella Striscia di Gaza", si legge nella nota.
Israele afferma di aver effettuato raid "lungo la linea di contatto" con Gaza nella notte
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari ha detto che durante la notte sono stati lanciati pesanti bombardamenti su Gaza per "uccidere squadre terroristiche" e per localizzare gli ostaggi nella Striscia. “Durante la notte sono state condotte anche incursioni corazzate e di fanteria. Questi sono raid che uccidono squadre terroristiche, preparando la nostra prossima fase della guerra".
Domenica le Idf avevano annunciato di aver utilizzato per la prima volta dall'inizio della guerra la bomba da mortaio "Steel Sting" per attaccare una posizione di Hamas "dalla quale sono stati effettuati lanci verso il territorio dello stato di Israele".
La minaccia dell'Iran a Israele: "Attaccheremo la città di Haifa"
Il vice comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Ali Fadavi ha detto che l'Iran potrebbe lanciare un missile su Haifa "senza esitazione". Già all'inizio della guerra, Fadavi aveva minacciato Israele di “un’onda d’urto da parte del fronte della resistenza se le sue atrocità“ non si fossero fermate a Gaza.
800 palestinesi arrestati in Cisgiordania dall'inizio della guerra, afferma Israele
Le Forze di difesa israeliane affermano di aver arrestato 800 palestinesi ricercati in Cisgiordania, tra cui più oltre 500 affiliati ad Hamas, da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. I militari israeliani dicono di aver arrestato durante la notte a West Bank 64 persone, tra cui 37 membri di Hamas.
Entra a Gaza un terzo convoglio di aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah
Un terzo carico di aiuti umanitari è arrivato nella Striscia di Gaza attraverso il valico al confine con l'Egitto. Sabato e domenica erano entrati attraverso Rafah 34 camion carichi di cibo, acqua, farmaci e forniture mediche. La Mezzaluna rossa egiziana ha annunciato l'avvenuta terza consegna di aiuti sui social aggiungendo che "comprendono beni medici e di soccorso di prima necessità"
Secondo le Forze di difesa israeliane sarebbero 222 gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas
L'esercito israeliano ha fornito un nuovo aggiornamento sul numero di ostaggi trattenuti a Gaza dal gruppo terroristico di Hamas: sarebbero 222 le persone ancora tenute ostaggio nella Striscia di Gaza. "Il numero viene aggiornato e modificato in base all'intelligence, ma anche a causa del fatto che ci sono un numero considerevole di cittadini stranieri", ha detto il portavoce delle Idf Daniel Hagari. "Ci è voluto più tempo per classificarli e scoprire chi sono. Ecco perché il numero è aumentato negli ultimi giorni”.
Morto un soldato israeliano in un agguato di Hamas in territorio israeliano
Le Forze di difesa israeliane hanno confermato la morte di un soldato israeliano e il ferimento di altri tre militari nel corso di un'operazione di perlustrazione e ricerca di eventuali dispersi nella zona di Kissufim, nel sud del paese, una comunità a non molta distanza dalla Striscia di Gaza. Hamas ha rivendicato l'agguato.
Le forze di difesa israeliane hanno affermato che un missile anticarro è stato lanciato contro un carro armato e un veicolo israeliano. Le truppe israeliane hanno poi risposto al fuooc e colpito la cellula terroristica.
Dall'Ucraina a Israele, "la Russia sta traendo vantaggio dalla situazione", dice Borrell
Secondo l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell "la guerra in Israele e Ucraina hanno diverse radici e conseguenze ma causano egualmente scosse telluriche in tutto il mondo. La Russia si sta certamente avvantaggiando di questa situazione. Le accuse di doppi standard c'erano prima della guerra e ora ritornano: dobbiamo essere molto attenti a mostrare la stessa preoccupazione per ogni civile ucciso", ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri a Lussemburgo. "Certo, diamo forte sostegno a Israele perché ha patito uno degli attacchi più forti contro il popolo ebraico, ma dobbiamo anche prendere in considerazione l'uccisione dei palestinesi, anche loro sono vittime di Hamas", ha concluso.
La diplomazia occidentale sta lavorando per evitare l'allargamento del conflitto, dice Tajani
Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani serve "una de-escalation" della violenza in Israele e nella Striscia di Gaza, che preveda anche "l'interruzione del lancio di razzi da parte di Hamas ed Hezbollah". Il ministro, ora in Lussembrurgo, ha sottolineato che per arrivare a una tregua "non si può permettere ad Hamas di fare quel che vuole" e che "Israele, che ha il diritto di difendersi", lo deve fare però "in modo proporzionato, senza colpire indiscriminatamente la popolazione civile a Gaza".
Secondo Antonio Tajani i rischi di un allargamento del conflitto in Medio Oriente "ci sono" ed è per questo che si sta lavorando, perché ciò non si trasformi in realtà. "Tutti noi, Stati Uniti e Ue, ci stiamo impegnando sulla via diplomatica e l'Italia ha assunto un ruolo di primo piano: l'obiettivo è evitare l'incendio del Medio Oriente", ha aggiunto Tajani. "La via diplomatica è quella che premia sempre", ha precisato.
"Non abbiamo segnali di attentati previsti nel nostro paese ma questo non significa sia il caso di abbassare la guardia", ha concluso
Quando ci sarà l'offensiva via terra a Gaza?
Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele ha bombardato Gaza e ammassato truppe al confine. L'offensiva via terra sembrava imminente nei primi giorni di guerra. A oggi però non è ancora stata effettuata. Ci sarà?
Il tenente colonnello Peter Lenner ha dichiarato alla BBC che i tempi terranno conto degli sforzi per liberare le dozzine di ostaggi detenuti da Hamas e che "l'offensiva di terra, se avrà luogo, avverrà nel miglior momento operativo".
Il tenente colonnello Jonathan Conricus ha invece dichiarato all'ABC che "la guerra può finire presto. Hamas deve solo arrendersi e rilasciare gli ostaggi". Se Hamas rifiuta questo, ha aggiunto Conricus, "probabilmente dovremo intervenire e per portare a termine l'operazione via terra sarà necessa. La fine di questa guerra ci sarà solo quando Hamas verrà smantellato e non avrà più la capacità di minacciare alcun civile israeliano".
Per approfondire
Dal Libano Hezbollah continua a cercare di colpire Israele
Un aereo israeliano ha colpito due cellule di Hezbollah in Libano durante la notte tra domenica e lunedì. Lo ha reso noto il comando delle Forze di difesa israeliane, La prima è stata abbattuta vicino alla città di confine israeliana di Mattat, l'altra era nella regione contesa di Shebaa Farms. Entrambe stavano sistemando l'attrezzatura per effettuare lanci di missili e razzi anticarro verso Israele.
L'agenzia di stampa statale libanese NNA ha riferito che c'è stato un attacco aereo israeliano alla periferia di Aitaroun, un villaggio nel sud del Libano che si trova a circa 13 chilometri a nord-est di Mattat. Non è chiaro se si riferisce però allo stesso fatto.
"Israele ha il diritto di difendersi, ma deve rispettare il diritto umanitario internazionale", dicono i leader occidentali
I leader di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Germania e Italia hanno parlato domenica del conflitto Israele-Gaza e della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. In una nota la Casa Bianca afferma che il presidente Joe Biden, il primo ministro Rishi Sunak e gli altri leader hanno ribadito "il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo", ma hanno chiesto "il rispetto del diritto umanitario internazionale, compreso il diritto protezione dei civili”.
La nota dice anche che i leader occidentali "hanno accolto con favore il rilascio dei due ostaggi e hanno chiesto il rilascio immediato di tutti gli ostaggi rimanenti" e "l'annuncio dei primi convogli umanitari che raggiungeranno i palestinesi di Gaza e si sono impegnati a continuare a coordinarsi con i partner nella regione per garantire un accesso duraturo e sicuro al cibo, all'acqua, alle cure mediche e ad altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie".