il voto

Il trionfo dell'antichavista María Corina Machado in Venezuela

Maurizio Stefanini

L'esponente dell’ala più dura tra gli avversari di Maduro vincerebbe largamente in libere elezioni, secondo tutti i sondaggi. La leva americana e l'accordo di Barbados

Già comparata a una “Giovanna d’Arco” dell’antichavismo, la 56enne María Corina Machado ha vinto le primarie dell’opposizione venezuelana. Tra dieci candidati, María Corina Machado ha avuto il 93,13 per cento dei consensi, con oltre un milione e mezzo di votanti.


Esponente dell’ala più dura tra gli avversari di Maduro, secondo tutti i sondaggi vincerebbe largamente in libere elezioni. Il problema è che in teoria non potrebbe candidarsi: è stata inabilitata per 15 anni per “aver appoggiato le sanzioni internazionali contro il Venezuela”. Il 17 ottobre il governo e i partiti dell’opposizione con la mediazione norvegese hanno però firmato un accordo perché  il processo elettorale presidenziale si svolgesse nella seconda metà del 2024, “in conformità con le norme costituzionali”, rispettando diritti politici e garanzie elettorali e con osservatori internazionali, in cambio della revoca delle sanzioni e del “rispetto della sovranità del Venezuela”. E il presidente americano Joe Biden ha iniziato appunto a revocare alcune di queste sanzioni, ma ha minacciato di rimetterle se il processo non va avanti, e soprattutto se non vengono tolte le inabilitazioni ai leader dell’opposizione.

  
Maduro lo ha celebrato come un nuovo inizio con gli Stati Uniti, e  ha anche liberato alcuni prigionieri politici. Il vicepresidente del partito chavista Diosdado Cabello, considerato l’ala dura del regime in quello che è forse un gioco delle parti, ha però nel frattempo aumentato gli attacchi e gli insulti agli oppositori, e durante le primarie agli attacchi verbali contro i pre candidati si sono aggiunti anche quelli fisici, con tanto di minacce di morte. Tutti i pre candidati sono stati inoltre costantemente pedinati da un’auto del Sebin, il Servizio di intelligence nazionale bolivariano. Uno degli episodi più gravi è avvenuto lo scorso agosto, quando gruppi chavisti hanno attaccato una manifestazione elettorale ad Apure, ferendo diverse persone. Per questo María Corina Machado ha messo in dubbio l’accordo di Barbados: “Non dà certezze”, ha denunciato.

 

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