Emmanuel Macron (LaPresse)

a Villers-Cotterêts

Macron difende il francese dalle formule “inclusive” che hanno l'effetto contrario

Mauro Zanon

"Non dobbiamo cedere allo spirito del tempo”, ha affermato l’inquilino dell’Eliseo invitando i suoi concittadini a “conservare le fondamenta della lingua francese"

Parigi. Non ha scelto un luogo casuale per difendere il francese come “lingua di libertà e di universalismo” e per respingere l’offensiva di chi vorrebbe “cedere allo spirito del tempo”, e imporre alla lingua di Molière le nuove mode del correttismo, a partire dalla scrittura inclusiva. E’ dal castello rinascimentale di Villers-Cotterêts, dove ha inaugurato la Cité internationale de la langue française, che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha bocciato la scrittura inclusiva, quella che il filosofo e accademico di Francia Alain Finkielkraut ha definito “un vandalismo”. “Non dobbiamo cedere allo spirito del tempo”, ha affermato l’inquilino dell’Eliseo invitando i suoi concittadini a “conservare le fondamenta della lingua francese, le basi della sua grammatica, la forza della sua sintassi”, perché la lingua “forgia la nazione”. “In un momento in cui ci si torna a dividere, in cui riaffiora l’odio, in cui si vorrebbero opporre le comunità l’una contro l’altra, le religioni e le origini, la lingua francese è un cemento”, ha aggiunto il capo dello stato francese. 

 

Il messaggio più potente del suo discorso è arrivato quando si è rivolto a un certo mondo femminista-progressista che milita da anni per la diffusione in tutti i campi della scrittura inclusiva. “Nella nostra lingua il maschile serve anche come neutro. Non abbiamo bisogno di aggiungere punti in mezzo alle parole, o trattini o altre cose per renderla leggibile”, ha dichiarato Macron. Il tutto a poche ore dall’approvazione al Senato dalla proposta di legge promossa dalla senatrice gollista Pascale Gruny, che prevede il divieto della scrittura inclusiva “in tutti i casi in cui il legislatore esige che un documento sia redatto in francese”, come i libretti di istruzioni, i contratti di lavoro, gli atti giuridici e i regolamenti interni nelle aziende. La proposta, approvata alla Camera alta francese con 221 voti favorevoli e 82 contrari, dovrà ora ottenere la maggioranza anche all’Assemblea nazionale prima di diventare legge. Se passerà, verranno messi al bando i puntini in mezzo alle parole, il cui utilizzo è stato fustigato da Macron nel suo discorso, ma anche i neologismi come il pronome neutro “iel”, contrazione di “il” (egli) e “elle” (ella), o come “celleux”, contrazione di “celles” (quelle) e “ceux” (quelli). 

 

Il presidente francese, come la senatrice gollista e tutti coloro che hanno a cuore la protezione della lingua di Molière, insistono sul fatto che questi nuovi modi di scrittura non fanno altro che aumentare le difficoltà per le persone che hanno già problemi a leggere e scrivere, oltre che per chi è affetto da dislessia, e che questa scrittura non ha proprio nulla di inclusivo, anzi, è divisiva. “Aggiungere difficoltà nella scrittura e nel modo di esprimersi, significa generare esclusione sociale”, ha spiegato al Monde un consigliere di Macron. Contro l’ipotesi di introdurre la scrittura inclusiva in Francia, si erano già espressi apertamente nel 2021 la première dame, Brigitte Macron, ex insegnante di lettere, e l’allora ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer. Il pretesto era stata l’aggiunta del pronome neutro “iel” decisa dal dizionario Le Robert per la sua edizione online. “Ci sono due pronomi, ‘il’ e ‘elle’”, tagliò corto Brigitte, mentre Blanquer disse che “il femminismo è una grande causa” ma che non bisognava “triturare la lingua francese”. L’allora ministro aveva pubblicato anche una circolare per vietare nelle scuole d’oltralpe l’utilizzo di schwa, trattini e altri tic inclusivi. Presto, il divieto potrebbe estendersi a tutti i settori. Con il discorso di Villers-Cotterêts, Macron ha ascoltato i moniti dell’Académie française, il santuario della lingua francese, secondo cui la scrittura inclusiva rappresenta un “pericolo mortale”.

Di più su questi argomenti: