In francia
A Menton nasce la scuola per denunciare e boicottare Israele. Le proteste nei licei francesi
Alla Science Po è nata un'iniziativa chiamata "Sciences Palestine" in sostegno ai residenti palestinesi "vittime del colonizzatore". Una condanna ad Hamas? Macché
Pochi giorni dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele, a Sciences Po Menton, antenna della scuola-fornace delle élite francesi in Costa Azzurra, è nata un’iniziativa intitolata “Sciences Palestine”. I promotori di tale operazione, sui social, hanno manifestato il loro sostegno “ai resistenti palestinesi della banda di Gaza”, perché i palestinesi, a loro detta, sono solo ed esclusivamente “vittime” del “colonizzatore” Israele. Una parola di condanna verso Hamas? Macché. “Dobbiamo continuare a boicottare, a derubare e a sanzionare Israele”, hanno scritto. Per la loro iniziativa, dal retrogusto antisemita, sono stati redarguiti dalla direzione di Sciences Po Menton. La reazione? Giovedì, aizzati dal sindacato di estrema sinistra Solidaires étudiant.e.s, hanno bloccato l’accesso al campus, innalzando barricate con sedie, bidoni della spazzatura e barriere dei cantieri, per protestare contro “la censura della direzione”.
I militanti anti israeliani hanno denunciato “le pressioni così come la censura di cui sono vittime gli studenti”. Soltanto l’arrivo delle forze dell’ordine ha messo fine al blocco. Ma Sciences Po Menton non è un caso isolato. Giovedì a Parigi, nei licei Racine e Lamartine, alcuni allievi hanno impedito l’accesso a scuola per “sensibilizzare” i loro compagni al grido di “siamo tutti figli di Gaza” e “la Palestina vincerà, la Palestina vivrà”. Le immagini del blocco sono state diffuse sui social dall’account di Révolution permanente, organizzazione politica di ispirazione trotzkista fondata nel 2022 e nota per le sue prese di posizione anti israeliane. “Sostenete il movimento per sensibilizzare le persone alla causa. Invitiamo anche coloro che oggi non hanno partecipato al blocco a organizzarsi con noi. Sabato, organizziamo un’assemblea generale a Montreuil. Politicizzatevi, quello in corso a Gaza è un genocidio!”, grida Révolution permanente. Che sul sangue e il terrore sparso da Hamas lo scorso 7 ottobre, invece, non ha nulla da dire.