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◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI

Slitta l'accordo tra Israele e Hamas. Il Qatar si aspetta che la tregua inizi nella mattinata di venerdì

Nella notte il direttore del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha detto che i negoziati vanno avanti e che la liberazione non inizierà prima di domani. Arrestato il direttore dell'ospedale al Shifa. Nuovi attacchi di Hezbollah nel nord di Israele

Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele


 

Il Qatar si aspetta che la tregua inizi alle 7 di domani e la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri avvenga alle 16

Majid al-Ansari, il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar che ha mediato l'accordo tra Hamas e Israele, ha dichiarato che il Qatar si aspetta la liberazione di alcuni ostaggi da parte del gruppo terroristico e il rilascio di alcuni prigionieri palestinesi da parte dello stato ebraioco verso le 16 di domani. Ha ammesso che non può rivelare informazioni su quanti ostaggi e prigionieri sarebbero stati rilasciati. Quello che è sicuro è che Hamas rilascerà per primi donne e bambini. Il Qatar si aspetta che gli aiuti umanitari inizino ad arrivare a Gaza "il più presto possibile", ossia dalle 7 del mattino.

 


 

Arrestato il direttore dell'ospedale al Shifa di Gaza City

L'esercito israeliano ha arrestato il direttore dell'ospedale al Shifa di Gaza City, Muhammed Abu Salmya. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane, il medico è stato fermato mentre cercava di raggiungere la zona meridionale della striscia di Gaza, passando dal corridoio umanitario. Ieri il portavoce dell'esercito israeliano aveva dichiarato che sotto all'ospedale al Shifa, era stato trovato "un importante centro di controllo" delle attività militari di Hamas.

La notizia dell'arresto era stata data all'Afp nella prima mattinata da un medico dell'ospedale al Shifa, Khaled Abou Samra.

   


    

Nuovi attacchi di Hezbollah in territorio israeliano

Hezbollah ha rivendicato sei attacchi compiuti nelle ultime ore contro postazioni dell'esercito israeliano lungo il confine tra Libano e Israele e nell'Alta Galilea. Il gruppo terroristico libanese ha annunciato di aver colpito una caserma dell'esercito israeliano nei pressi della città di Safad, pochi chilometri a Nord del lago di Tiberiade.

Gli attacchi, secondo Hezbollah sono stati una risposta all'uccisione, in un raid dell'esercito israeliano nel sud del Libano, di uno dei figli di Muhammad Raad, deputato e capogruppo parlamentare del movimento islamico libanese. 

 

Gli ostaggi non saranno liberati prima di domani

Non entrerà in vigore prima di domani, venerdì 24 novembre, l'accordo sulla tregua tra Israele e Hamas, che prevede lo scambio di 50 ostaggi detenuti dal gruppo islamico con 150 prigionieri palestinesi. Lo ha annunciato questa notte Tzachi Hanegbi, direttore del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano. La pausa di quattro giorni nei combattimenti dovrebbe invece iniziare prima, forse già oggi.

Un responsabile di Hamas aveva dichiarato di aspettarsi già per oggi un primo scambio di 10 ostaggi con 30 prigionieri palestinesi. Ma Hanegbi ha dichiarato, invece, che la liberazione dei detenuti non avverrà "prima di venerdì" e che i negoziati "non cessano". 

L’accordo, che prevede la prima grande pausa da quando Israele ha lanciato un attacco aereo e terrestre sulla Striscia di Gaza dopo l'attentato subito il 7 ottobre, dovrebbe consentire lo scambio di almeno 50 ostaggi israeliani, donne e bambini civili. Israele ha detto che potrebbe estendere la pausa di un giorno per consentire il rilascio di altri 10 ostaggi al giorno. 

"Stiamo lavorando sugli ultimi dettagli logistici dell'accordo sugli ostaggi", ha detto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson. "Siamo sulla buona strada, speriamo che l'implementazione inizi venerdì mattina", ha aggiunto. 

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