I messaggi
Il cordoglio per la morte di Henry Kissinger: da Meloni a Bush, da Netanyahu a Putin
I leader di tutto il mondo hanno condiviso pensieri, ricordi e preghiere per la scomparsa del'ex segretario di stato statunitense
Dalla Cina alla Russia, dagli Stati Uniti all'Europa. I leader di tutto il mondo hanno espresso il loro cordoglio per l'ex segretario di stato Henry Kissinger, morto questa notte a 100 anni nella sua casa nel Connecticut.
L'ex presidente George W Bush in una nota scrive: "Con la morte di Kissinger l'America perde una delle voci più sicure e ascoltate in politica estera. Il fatto che un rifugiato della Germania nazista sia riuscito a diventare capo della diplomazia americana parla sia della sua grandezza che della grandezza degli Stati Uniti".
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con una nota ha ricordato il diplomatico americano: "Henry Kissinger è stato un punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia mondiale. È stato un privilegio aver avuto, di recente, la possibilità di confrontarmi con lui sui vari temi all'ordine del giorno dell'agenda internazionale. La sua scomparsa ci rattrista ed esprimo il mio cordoglio personale e del governo italiano alla sua famiglia e ai suoi cari". La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un post su X ha scritto: "La strategia e l'eccellenza nella diplomazia di Henry Kissinger hanno plasmato la politica globale nel corso del XX secolo. La sua influenza e la sua eredità continueranno a riverberarsi anche nel XXI° secolo". Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha espresso le condoglianze alla famiglia con un post su X: "Ho avuto il privilegio di incontrare Henry diverse volte. Un essere umano gentile e una mente brillante che, nell'arco di cento anni, hanno plasmato i destini di alcuni degli eventi più importanti del secolo. Uno stratega attento al più piccolo dettaglio".
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un post ha scritto: "Henry Kissinger ha plasmato la politica estera americana come pochi altri. Il suo impegno a favore dell'amicizia transatlantica tra Stati Uniti e Germania fu significativo e rimase sempre vicino alla sua patria tedesca. Il mondo ha perso un grande diplomatico". Mentre il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha espresso le condoglianze al popolo americano ricordando che "Henry Kissinger è stato un gigante della storia. Il suo secolo di idee e di diplomazia ha avuto un'influenza di lunga data sul suo tempo e sul nostro mondo".
L'ambasciatore cinese negli Stati Unit Xie Feng con un post sui social ha scritto di essere: "Profondamente rattristato dalla notizia della morte dell'ex segretario di stato americano Henry Kissinger, che ha svolto un ruolo centrale nell'avvio delle relazioni tra Pechino e Washington. È una perdita tremenda sia per i nostri paesi sia per il mondo. La storia ricorderà il contributo di Kissinger alle relazioni Cina-Usa e rimarrà sempre vivo nei cuori del popolo cinese come un vecchio amico molto apprezzato". Nelle scorse ore anche il presidente del gigante asiatico Xi Jinping ha espresso le condoglianze attraverso un messaggio a Joe Biden.
Anche il premier israeliano Bibi Netanyahu ha espresso il dolore per la morte del diplomatico con un lungo messaggio su X: "È con il cuore pesante che piango la scomparsa di un grande statista, studioso e amico, il dottor Henry Kissinger, che ci ha lasciato all'età di 100 anni. Nel dire addio a questo gigante d’uomo, porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi ammiratori in tutto il mondo"
Dalla Russia, poi, il presidente Valdimir Putin si è unito al ricordo del diplomatico attraverso un messaggio di condoglianze alla famiglia pubblicato sul sito del Cremlino: "Un diplomatico eccezionale, un uomo di stato saggio e lungimirante che per molti decenni ha goduto in tutto il mondo di un'autorità meritata". Il primo ministro giapponese ha Fumio Kishida è intervenuto alla notizia della scomparsa di Kissinger celebrando "i contributi significativi che ha dato alla pace e alla stabilità in Asia, inclusa la normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Cina".