Attivismo
Palestina o Cop 28 sul clima, le proteste con lo sguardo rivolto all'indietro
Mike Lynch-White, la sua ala scientifica del movimento "Extinction Rebellion" e la conferenza sull'ambiente di Dubai. Ribellione per fermare lo scorrere verso il futuro
Luddistic rebellion. Mike Lynch-White, inglese, una delle anime di Extinction Rebellion e co-fondatore del sottogruppo Scientist Rebellion, è l’esempio di un pensiero comune che ancora una volta collega fra loro i movimenti di protesta su temi fra loro diversi solamente in apparenza, ma accomunati dallo sguardo rivolto all’indietro. Temi come la Palestina e le proteste contro la Cop28 sul clima che si apre a Dubai. (E da Dubai, emirato arabo in cui fino al 12 dicembre si concentrano tutti gli scetticismi sulla riuscita del negoziato salvaclima, arriva una notizia finalmente positiva: sarebbe stato reso operativo il fondo loss&damage annunciato tante volte. Per il fondo, finanziato dai paesi ricchi per risarcire i danni climatici che potranno subire quelli poveri, avrebbero aperto il portafogli la Germania con 100 milioni di dollari e gli Emirati). Lynch-White è in carcere con una condanna a 23 mesi perché aveva guidato un’azione luddista dei Palestine Action contro l’Apph di Runcorn, nel Cheshire, azienda del gruppo canadese Héroux-Devtek che produce carrelli d’atterraggio usati anche dagli aerei senza pilota montati dall’israeliana Elbit. Però Lynch-White è accusato anche come attivista del gruppo climatico Heathrow Pause per piccoli droni da far volare sull’aeroporto di Heathrow in modo da bloccare i voli. In Italia potrebbe essere il delitto di attentato contro la sicurezza dei trasporti, articolo 432. Ecco le due proteste affiancate: un’azione a favore dei regimi feudali misogini; un’altra azione contro gli aeroplani per preservare il clima del mondo. Come nel 1812 i tessitori artigianali sfasciavano i telai meccanici ispirandosi all’immaginario Ned Ludd. Come nel 1830 carrettieri e battellieri tiravano sassate contro questo nuovo diabolico ritrovato, il treno, che distruggerà il nostro territorio vocato per il turismo culturale e l’agricoltura di qualità, e il lumpenproletariat si saldò con gli intellettuali e i giornali contro il “vandalismo ferroviario” (John Ruskin: il ritmo frenetico della macchina a vapore devasta il nostro mondo). Vinsero i telai automatici e i treni.
Mike Lynch-White, laurea breve in Fisica, ha fondato Scientist Rebellion, l’ala scientifica di Extinction Rebellion, e aderisce anche a Burning Pink, Palestine Action, Heathrow Pause, che è una gemmazione di Extinction Rebellion. Imbrattatori inglesi hanno verniciato anche la società di contabilità Edwards Aldridge, che fornisce servizi amministrativi a filiali dell’israeliana Elbit (le scritte: Accounting for apartheid e Shut Elbit down). Nel caso dell’Apph verniciata di rosso da Lych-White, la capogruppo Héroux-Devtek ha sede a Longueuil, nel Québec, e produce carrelli per aerei in Inghilterra con impianti a Runcorn, Nottingham e Bolton, e in Spagna. Nel caso dei droni per bloccare Heathrow, Lynch-White era stato arrestato con uno dei fondatori di Extinction Rebellion, Rogel Hallam, mentre in un caffè si facevano intervistare dallo Spiegel. “Finché volano aerei, noi faremo volare i droni”. Tra i suoi pensieri: “In tempi normali, infrangere una finestra è immorale e non lo farei mai. Ma se la stanza è in fiamme, non solamente è permesso farlo ma è un dovere morale agire in modo non comune per salvare vite”.
In questi giorni è in corso a Milano il processo contro alcuni attivisti dell’imbrattamento e a Torino cinque attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future si sono appesi dal tetto dell'Oval del Lingotto, sotto il quale era in corso la rassegna Aerospace and Defence Meeting, per protestare “Qui si finanzia guerra e crisi climatica”. Il 13 novembre la sezione italiana di Extinction Rebellion ha diffuso un comunicato in cui dice che “siamo inorriditiɜ dall’escalation militare che ha colpito Gaza” e “l’Emergenza Climatica ed Ecologica è il prodotto di secoli di conflitti, violenza coloniale, sfruttamento e oppressione, per i quali il nostro paese – e l’Europa intera – hanno una grande quota di responsabilità”. Ribellione per fermare lo scorrere verso il futuro.
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