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Trump escluso dalle primarie in Colorado: cosa succede dopo la sentenza dei giudici
La pronuncia "storica" ruota intorno al 14esimo emendamento. Ora il caso sarà discusso dai giudici della Corte Suprema di Washington. Ma l'immagine dell'ex presidente vittima del sistema giudiziario sta funzionando bene a livello comunicativo
Si vedono i primi effetti dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio su Donald J. Trump. La Corte Suprema del Colorado, in quella che è stata definita una decisione storica, ha votato 4 a 3 per escludere il candidato Trump dalla scheda elettorale delle primarie repubblicane nello stato. I giudici hanno deciso di usare la Sezione 3 del 14esimo emendamento che squalifica gli individui che hanno “partecipato a delle insurrezioni” agendo contro quella stessa Costituzione che avevano promesso di proteggere. È un emendamento costituzionale inserito dopo la Guerra Civile, di cui non si era mai fatto uso dopo le grandi amnistie ottocentesche verso i Confederati. “Siamo consci della magnitudine e del peso della questione. Siamo anche consapevoli del nostro solenne dovere di applicare la legge, senza paura o favoreggiamenti, e senza essere influenzati dalle reazioni pubbliche alle decisioni che la legge ci impone di prendere”, ha detto uno dei giudici di Denver.
Trump ha già fatto sapere che porterà tutto davanti alla Corte Suprema, quella Corte Suprema che lui, con molte polemiche, ha contribuito a riempire con giudici conservatori. Se Trump avesse accettato la scelta del Colorado l'effetto sarebbe rimasto nei confini allo stato, ma portare la questione a Washington davanti ai nove giudici potrebbe condurre a una decisione che ha effetto su tutto il territorio nazionale.
In passato molti costituzionalisti hanno sostenuto che la sezione 3 del 14esimo emendamento non si applica a Trump. Il motivo è che si parla esplicitamente di persone che hanno giurato sulla Costituzione. Sul Wall Street Journal qualche mese fa Micheal Mukasey, già attorney general di George W. Bush, aveva scritto che il 14esimo emendamento si limita a “membri del Congresso, ufficiali degli Stati Uniti, membri di parlamenti statali o funzionari esecutivi e giudiziari di qualsiasi stato”, ma Trump non è nulla di tutto questo.
I nove giudici della Corte Suprema devono già decidere su altri punti che riguardano la condizione di Trump-candidato, ad esempio se è immune da accuse criminali per azioni compiute mentre era presidente.
Dopo la decisione di Denver un portavoce della campagna elettorale di Trump ha detto che “i giudici scelti dai democratici sostengono un piano di sinistra finanziato da Soros per interferire con le elezioni a favore del corrotto Joe Biden”. Ma da quando Trump va e viene dai tribunali, i suoi numeri nei sondaggi non hanno fatto che salire e la sua base è sempre più infervorata. Trump vittima del sistema giudiziario sta funzionando bene a livello comunicativo. La sua paura in questo caso non è legata propriamente all’essere escluso dalle schede per le primarie del Colorado, ma che questo convinca altri giudici a usare il 14esimo emendamento in altri stati e contee. E che questo arrivi a toccare non solo le primarie, ma le elezioni generali. E che diventi un precedente che renda ancora più giudiziario-centriche queste elezioni.