Ansa 

A Bruxelles

Messaggi per Schlein dall'euro Pd: dobbiamo difenderci da Conte

Pietro Guastamacchia

"Elly, facci litigare il silenzio non funziona", dicono da Bruxelles. Dove lo sguardo è rivolto alle europee: o si risponde agli attacchi del M5s o si rischia di farsi del male

Dopo “Elly reagisci” arriva ‘Elly facci reagire’. Alle europee infatti o si risponde agli attacchi di Conte o si rischia di farsi del male. Dopo i silenzi d Roma nell’intervista rilasciata dalla vicepresidente dell’Eurocamera del Pd, Pina Picierno, e la successiva nota al vetriolo dei pentastellati, la pattuglia di eurodeputati dem inizia temere che la strategia del silenzio stampa verso il M5s possa mandarli con le armi spuntate alla campagna elettorale di giugno. “L’alleanza con il M5s per le amministrative è un passo nella giusta direzione e impone una certa tattica, si capisce, ma le europee sono un’altra cosa”, spiega al Foglio Alessandra Moretti. “Nella legislatura europea che si chiude siamo stati in grado di ottenere grandi risultati in campo legislativo, risultati ottenuti spesso votando contro l’ostruzione del M5s, e questo andrà ricordato quando torneremo nei nostri collegi a combattere per i nostri voti”, continua l’eurodeputata veneta. 


I lavori parlamentari a Bruxelles infatti sono agli sgoccioli, da marzo in poi sarà tutta campagna elettorale. E i rapporti tra delegazioni a Bruxelles rasentano il glaciale. Non si registrano infatti grandi simpatie tra la pattuglia dem all’Eurocamera e la delegazione M5s, o meglio quel che ne rimane visto che dai 14 del 2019 i fedelissimi di Conte sono oggi 5 sulla carta ma nei fatti 4, vista la battaglia interna di Fabio Massimo Castaldo contro la leadership pentastellata. Con la destra straripante ogni voto conta e nessuno è al sicuro. Nelle circoscrizioni del Nord-Est e Nord-Ovest però la sfida rimane saldamente nel solco Pd contro Meloni, il problema si pone invece al sud dove strappare voti al Movimento è ossigeno puro per i democratici. Il partito di Conte è infatti la prima opposizione da Roma in giù ma i deputati dem non hanno intenzione di fare da saccone agli attacchi pentastellati in difesa di un’alleanza  che nascerebbe dalle ceneri dei loro collegi elettorali. 


E non è un caso infatti che la sveglia l’abbia suonata la campana Pina Picierno. Nella circoscrizione centro-sud il M5s ha quasi ultimato una lista di candidati che dovrebbero appoggiarsi sulla riconferma di Mario Furore in Puglia e di Laura Ferrara a Napoli con l’aggiunta della ormai quasi annunciata discesa in campo del calabrese Pasquale Tridico. Più confuse invece le cose in casa Pd, dove Picierno dovrà combattere per la riconferma assieme, forse, ad Antonio Decaro.Tutta da combattere anche la campagna elettorale nella circoscrizione Isole con grandi sorprese in arrivo dalla Sardegna. Soru infatti mangia voti a destra e manca e a non ribattere ai pentastellati non ci pensa proprio, anzi al momento è occupato a prendere a calci l’intesa M5s-Pd che ha trovato in Todde il candidato per le regionali di febbraio. E se i suoi numeri dovessero superare quelli di Todde, facendo naufragare l’alleanza M5s-Pd sull’isola e regalando di fatto la regione alla destra, a quel punto Soru potrebbe puntare la rotta su Bruxelles, un ritorno per lui, ma anche la conferma che a sportellate con Conte si guadagnano voti.


Elly, facci litigare il silenzio non funziona, è la voce che si leva quindi da Bruxelles. “Non è un attacco alla segretaria, anzi” mettono le mani avanti dal team dem a Bruxelles, “è la richiesta di un via libera per difenderla, se proprio lei non vuol farlo da sola”.
 

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