il colloquio
Imbattersi nell'amore viaggiando, e poi fermarsi. Intervista a Francesca Street
"Adoro scrivere queste storie ed è stupendo sapere che piacciono a così tante persone", dice al Foglio l’autrice di "Chance encounters" della Cnn, tra le più influenti giornaliste del 2023
"So bene che le persone che intervisto mi affidano alcuni dei momenti più significativi della loro vita, io mi prendo questa responsabilità con la massima cura", dice al Foglio Francesca Street, la giornalista della Cnn che nel 2023 è stata l’autrice dei pezzi “più coinvolgenti” del mondo, capaci di attirare milioni di lettori. Come ha scritto il Washington Post, "Street non scrive di cose pesanti, come le guerre in Ucraina e a Gaza, l’economia, la campagna presidenziale o altri argomenti che di solito dominano le homepage e le prime pagine. I più grandi successi di Street riguardano storie d’amore, vere. Più precisamente, parlano di viaggiatori che si sono innamorati lungo la strada, poi hanno perso e ritrovato i loro amori".
“Sono molto contenta che i lettori della Cnn apprezzino così tanto i miei articoli della serie ‘Chance Encounters’ – dice – Adoro scrivere queste storie ed è stupendo sapere che piacciono a così tante persone. Sono molto orgogliosa di questa serie e onorata di vedere cinque miei articoli tra i più coinvolgenti nella lista di Chartbeat”, che quantifica i lettori digitali, tiene traccia del tempo trascorso su una particolare storia e che ha recentemente preso in esame 39 milioni di storie pubblicate da circa 10 mila siti web. Street ci racconta che cerca le storie soprattutto sui social “e poi alcuni mi contattano direttamente. Sono tutte storie di relazioni e di coppie nate mentre viaggiano”. L’ultimo uscito è intitolato: “Due sconosciuti si trasferiscono in un appartamento a Praga. Poi si innamorano”, ed è una formula accattivante tipica delle storie di Street. “Voglio che ogni storia di ‘Chance Encounter’ sia diversa da quella precedente. E voglio fare in modo che la serie includa coppie di tutto il mondo, di età, razze e sessualità diverse, per me è molto importante”, dice. “Il primo passo dopo che ho scoperto una potenziale storia è organizzare l’intervista. Mi piace farle in video. E così parlando con gli intervistati conosco un po’ le persone di cui scriverò, scopro a che punto erano della loro vita quando è iniziata la storia e quali emozioni provavano durante tutto il percorso. Una lunga conversazione video è un ottimo modo per conoscere e capire bene gli intervistati e le loro storie”. Una storia a cui è particolarmente affezionata? “Adoro parlare con coppie che sono insieme da vari decenni, come una che si è incontrata in aereo 40 anni fa, e ascoltare i loro consigli e la loro onestà su tutti gli anni insieme, ma mi piace anche intervistare giovani che si sono incontrati più di recente. Nella serie poi ci sono anche storie di amicizia, e anche queste spesso sono commoventi. È bello avere un mix”. Le chiediamo se internet non ha rovinato questo tipo di incontri fortuiti su mezzi di trasporto o in città esotiche. “Anche se la maggior parte degli articoli di ‘Chance Encounters’ riguarda incontri di persona, alcuni si concentrano su storie d’amore intercontinentali che sono state facilitate da app di appuntamenti o che sono iniziate online. Per esempio l’anno scorso ho parlato con una donna scozzese che ha trovato la sua futura moglie, un’americana, in un’app di appuntamenti mentre visitava New York. La loro storia d’amore non sarebbe iniziata senza internet, ma ha comunque implicato i viaggi, la fortuna e vari voli spontanei per vedersi”.
Street ha appena compiuto trent’anni, vive a Londra e ha studiato letteratura all’Università di Edimburgo. “Adoro Jane Austen. Adoro anche storie d’amore moderne come ‘One day’ di David Nicholls o ‘Normal people’ di Sally Rooney”. Non a caso libri che sono stati trasformati in film e serie. “One day”, oltre al film con Anne Hathaway, è diventato anche una serie che uscirà a inizio febbraio su Netflix. “I meet-cute che racconto negli articoli per la Cnn – dice Street – spesso sembrano adatti al plot di un romanzo o di un film. Uno dei miei film preferiti è ‘Prima dell’alba’ di Linklater, che parla di una donna francese e di un americano che si innamorano dopo essersi incontrati in treno viaggiando per l’Europa. La trama del film ha sicuramente molte cose in comune con alcuni dei miei articoli. E penso che la natura cinematografica dei miei articoli sia parte del loro appeal”. Lo straordinario si può trovare quindi anche nella realtà, e il pubblico resta affascinato dal caso e dal lieto fine. “Penso che parte dell’attrazione per i miei articoli venga dal fatto che i lettori provano empatia verso i protagonisti delle storie. Tutti abbiamo vissuto situazioni in cui restiamo fermi in aeroporto quando il nostro volo è in ritardo, o sentiamo una certa eccitazione quando arriviamo in un nuovo paese, pronti a esplorare. E poi, le persone che intervisto sono molto aperte e candide sulle loro esperienze, e questo permette al lettore di mettersi nei loro panni. D’altra parte, come dicevo, sono storie che di solito troviamo nei film e nei libri: l’idea di incontrare il tuo futuro sposo in cima alla torre Eiffel, o innamorarsi mentre si fa l’interrail attraverso l’Europa, sono cose che potrebbero succedere solo nella narrativa. Quindi penso sia un mix tra empatia, vita vera e romanticismo a far interessare così ai miei articoli”. E poi c’è il lieto fine, che è importantissimo. “Alcuni dei miei film e libri preferiti hanno dei finali incerti o tristi, ma quando parliamo di vita vera, preferiremmo tutti sentire una storia che finisce bene. Il mio obiettivo, con questa serie di articoli, è fornire un po’ di speranza, evasione e ottimismo”.
Dalle piazze ai palazzi