La protesta
I trattori a Bruxelles invadono il cuore dell'Ue
Petardi, fumogeni e barricate hanno trasformato la piazza dell'Eurocamera in un campo di battaglia. Oltre 1.300 trattori hanno bloccato l'arrivo dei leader al Consiglio europeo
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Le proteste degli agricoltori a Bruxelles. Foto e video di Pietro Guastamacchia
Gli agricoltori fanno paura all’Ue. Non bastano le concessioni dei giorni passati, l’apertura di un tavolo di dialogo diretto con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e gli assist di Macron: la rabbia dei trattori si abbatte sulla capitale belga e paralizza la città il giorno del vertice europeo. Attorno al falò appiccato davanti all’Eurocamera spiccano nella folla le oltre mille giacche gialle della Coldiretti, presenza forse maggioritaria tra le varie sigle del mondo agricolo presenti in piazza nella capitale belga.
Petardi, fumogeni, barricate e tante casse di birra hanno trasformato la piazza antistante all’Eurocamera in un campo di battaglia, mentre il fumo nero dei bancali bruciati dagli agricoltori si vede ancora a chilometri di distanza. Nelle strade che si snodano tra Consiglio e Commissione Ue, oltre 1.300 trattori hanno bloccato il passaggio alle auto blu dei leader che questa mattina cercavano di raggiungere il vertice, fino a quando alcune cariche di alleggerimento della polizia belga hanno fatto arretrare gli agricoltori.
A spiegare le ragioni degli agricoltori italiani ci pensa il presidente della Coldiretti Ettore Prandini: "Chiediamo che sull'import ci sia un netto stop all'ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard. Non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole". Sotto accusa anche le concessioni Ue ai prodotti agricoli ucraini, parte del pacchetto d’assistenza europeo promesso all’Ucraina per sostenere lo sforzo bellico.
Sostegno alle proteste dalla compagine sovranista con anche una visita lampo del premier ungherese Viktor Orban agli agricoltori accampati nella notte belga. Sostegno anche dalla Lega e da Fratelli d’Italia, "Siamo a fianco degli agricoltori che in Italia e in tutta Europa si stanno ribellando contro le scellerate politiche di Bruxelles”, ha sottolineato l’eurodeputata leghista Bizzotto. Sceso in piazza a mostrare sostegno anche il meloniano Nicola Procaccini che parlando ai giornalisti ha sottolineato come “in questi anni sia prevalsa una ideologia pseudo verde ed era inevitabile che si arrivasse a un punto di non ritorno. Oggi siamo qui e io sono qui a dare la mia solidarietà”.
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