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I trattori invadono (di nuovo) Bruxelles: incendi, petardi e letame contro la polizia
Scene di guerriglia urbana dopo che un centinaio di agricoltori si sono radunati sotto i palazzi europei dove si sta svolgendo il Consiglio Agricoltura. Il ministro Lollobrigida: "Le politiche europee vanno cambiate"
Trattori a Bruxelles - foto LaPresse
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Trattori a Bruxelles - foto Getty Images
Trattori a Bruxelles - foto Ansa
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I trattori tornano a invadere Bruxelles. Da questa mattina centinaia di agricoltori si sono riuniti nella capitale belga in occasione del Consiglio Agricoltura, convocato per discutere delle prime proposte della Commissione per ridurre la burocrazia a carico del mondo rurale. I contadini sono arrivati nella notte e stanno bloccando diverse strade della città, come la rue de la Loi, in direzione dei palazzi dove si sta tenendo la riunione dei ministri dell'Agricoltura dei 27. Sono stati scoppiati petardi e alcuni manifestanti hanno appiccato incendi dando fuoco a dei copertoni, spenti grazie all'intervento dei pompieri. Alcuni agricoltori hanno forzato un posto di blocco della polizia, situato all'incrocio tra Avenue d'Auderghem e Rue Belliard, utilizzando i loro trattori. La polizia sta attualmente inviando rinforzi sul posto. Nel frattempo, sempre per le vie della capitale, alcuni contadini hanno lanciato letame contro le forze dell'ordine.
Sul tavolo della riunione dell'esecutivo comunitario – come ha ricordato David Carretta nella sua newsletter "Europa ore 7" – c'è la riforma della Politica agricola comune (Pac), già riformata nel 2021 e in vigore da un anno a questa parte. Sabato, il commissario all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dato tutta la colpa al Green deal e agli accordi di libero scambio, accodandosi alle proteste agricole. "Comprendo perfettamente le critiche degli agricoltori. Ma il problema non è la politica agricola, è la politica climatica e la politica commerciale", ha detto Wojciechowski in un'intervista al quotidiano francese Est Républicain attaccando i colleghi in commissione. Wojciechowski ha proposto di abolire le regole ambientali che "limitano la produzione agricola" e che gli agricoltori sono costretti a rispettare se vogliono ricevere gli aiuti della Pac. L'Ue registra da anni un surplus commerciale nel settore agroalimentare, ma secondo Wojciechowski le regole "creano un rischio per la sicurezza alimentare" degli europei. Dopo la riunione, i rappresentanti della Commissione europea incontreranno una delegazione di agricoltori, intorno alle 14 e 30.
Alla riunione dei 27 in corso è presente anche il nostro ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha presentato un documento di otto pagine dal titolo "Agricoltura, Pac, sovranità alimentare dell’Unione europea: ricollegare cibo e società". Oltre a lui, presente anche il segretario della Coldiretti Ettore Prandini. "La politica agricola comune non ci è mai piaciuta e andrebbe cambiata. Siamo per semplificare la vita delle nostre imprese. L'unico aspetto positivo che eravamo riusciti a modificare all'inizio era quella che parlava di una convergenza in termini di valori per tutti gli stati membri, ed eravamo riusciti a difenderla per quanto riguardava una convergenza interna per singoli stati. Sono dei tecnicismi, ma hanno una ricaduta significativa in termine di valore economico", ha detto davanti al Parlamento europeo.
"Quando uno si accorge di un errore può cambiare strada: la Pac è stata scritta male, è fatta male e noi abbiamo chiesto una revisione rapida", ha detto Lollobrigida in occasione di un punto stampa. La posizione italiana, ha spiegato, è che la produzione diventi un elemento centrale in modo che venga garantito il reddito delle imprese agricole: "Era già previsto che entro il primo anno possono essere fatte delle modifiche, ma noi chiediamo modifiche sostanziali".
L'editoriale del direttore