Una suppletiva nel Regno Unito

Ritorna George Galloway, l'amico dei dittatori

Paola Peduzzi

Vince a Rochdale, vicino a Manchester, dedicando la vittoria a Gaza contro il Labour di Keir Starmer e la sua posizione su Israele. Il voto musulmano ha contato molto pure se Galloway è amico dei dittatori che hanno represso i musulmani

Questa vittoria è per Gaza, ha detto George Galloway, vincitore atteso delle elezioni suppletive a Rochdale, a pochi chilometri da Manchester, nel Regno Unito, e a cinquemila chilometri dai palestinesi cui è dedicato questo grande ritorno.

Galloway, 69 anni, fedora sempre sulla testa e occhiali spessi, è stato a lungo un deputato del Labour – che ha lasciato all’inizio della guerra in Iraq in contrasto con l’allora premier Tony Blair ma soprattutto in grande continuità con la sua amicizia con il regime iracheno di Saddam Hussein – poi ha fondato altri partiti, di altalenante popolarità, e ora è tornato con il 37 per cento di voti in una contea dell’Inghilterra nord-occidentale, dopo una campagna elettorale quasi monotematica: difendere il popolo palestinese dall’aggressione di Israele e mandare un segnale al Labour, il nemico giurato, che non chiedendo un cessate il fuoco immediato e senza condizioni già da ottobre è complice dello sterminio operato da Israele a Gaza, e Keir Starmer, il leader laburista, “pagherà un prezzo elevato per aver contribuito, incoraggiato e coperto questa catastrofe”. Nel garage che fa da quartier generale del Workers Party of Britain, così si chiama l’ultimo partito, nella notte della festa c’era un cartellone con la faccia di Starmer, gli occhi iniettati di sangue e la scritta: “Starmer for genocide”, dove il genocidio è naturalmente quello di Israele contro i palestinesi.

Il Labour non aveva un suo candidato in questa elezione perché lo aveva sospeso per le sue dichiarazioni antisemite. Starmer si è scusato con gli elettori laburisti (che comunque non erano mai stati in testa nei sondaggi anche quando un candidato, Azhar Ali, c’era: Ali, che sulle schede elettorali era presente perché la sua sospensione è arrivata quando queste erano già state stampate, è arrivato quarto) per la sconfitta, ma ha respinto ai mittenti le critiche: ho detto che avrei cambiato il Labour, ha detto, e l’ho fatto, i nostri valori sono più importanti e ho agito rispettandoli. Da lunedì però, anche lui si ritroverà in Parlamento Galloway che ha come unico scopo affossare il Labour, che da buon ex detesta più di qualsiasi altro partito, e alimentare lo scontro che da poco dopo il 7 ottobre si è aperto dentro al mondo laburista, spaccato dalla posizione di Starmer che è: il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas. L’unica consolazione è che quest’anno si vota nel Regno Unito, la legislatura è al termine, e Starmer ha detto che troverà un candidato forte per Rochdale – di certo, arriverà molto motivato alla scelta dopo il trattamento Galloway che subirà in questi mesi.

Il voto musulmano ha contribuito molto alla vittoria di Galloway, potrebbe anche essere stato decisivo, se si pensa che l’exploit non è il suo, ma quello del secondo classificato, David Tully, candidato indipendente che si è iscritto il giorno prima della chiusura delle candidature, e che ha fatto campagna sulla promozione della squadra di calcio locale, per la costruzione di un reparto di maternità nell’ospedale locale e per la raccolta differenziata: ha preso il 21 per cento, questo sì inatteso, forse a dimostrazione del fatto che gli abitanti di Rochdale qualche interesse per la loro comunità più che per lo status internazionale di Galloway ce l’hanno. In ogni caso, la working class musulmana della contea ha votato in massa il salvatore bianco e tankie amico di Saddam, di Bashar el Assad e degli ayatollah iraniani, cioè di assassini di musulmani. Tra gli idoli di Galloway c’è anche Vladimir Putin, che incontrò a Sochi nel 2016 e celebrò dicendo: è un pezzo sopra ai leader occidentali. Nel 2018, dopo il tentativo di avvelenamento di Sergei Skripal sul suolo britannico, Galloway disse: “Non ho idea di chi sia stato, ma la Russia deve essere molto vicina al fondo della lista” dei colpevoli (dell’attacco all’Ucraina parla pochissimo).

La questione palestinese e l’urlo “dal fiume al mare” che ha scandito ogni suo comizio sono stati il ritornello di questo ritorno. Il Labour fa i calcoli sul voto musulmano che però è concentrato in circoscrizioni sicure per il laburista in cui una defezione si sentirebbe poco. Il resto del paese dice a Starmer di stare attento, come se fosse  un problema soltanto suo il fatto che nel Parlamento britannico da lunedì siederà di nuovo un amico dei dittatori, spudoratamente ostile a tutto ciò che è democratico e liberale.
 

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi