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in francia

Due volti del macronismo si danno al super pop, tra romanzi rosa e ritocchini

Mauro Zanon

L'ex ministro delle Pari opportunità Marlène Schiappa, diventata consulente di un'agenzia di comunicazione, sarebbe pronta a pubblicare un libro "new romance". Olivier Vèran, neurologo e deputato di Renaissance, tornerà a indossare il camice bianco come "chirurgo degli influencer"

Parigi. Erano due pezzi da novanta del governo francese, due star del macronismo, ma il loro futuro, oggi, sembra sempre più lontano dai piani alti della République. Marlène Schiappa, icona del neofemminismo diventata ministro delle Pari opportunità nel primo quinquennio Macron, e Olivier Véran, neurologo chiamato a guidare la Sanità durante il periodo della pandemia di Covid-19, hanno annunciato in questi giorni le loro riconversioni professionali: la prima, allontanata dal governo la scorsa estate per un affaire di presunta frode, è oggi consulente di un’agenzia di comunicazione, Tilder, ed è pronta a pubblicare un libro “new romance” che avrà come protagonista una donna ministro; il secondo, pur rimanendo deputato di Renaissance, il partito macronista, ha dichiarato che tornerà a indossare il camice bianco, ma non nel reparto di neurologia, bensì per affermarsi come chirurgo estetico. 


“È ‘House of Cards’ che incontra il ‘new romance’”, ha riassunto Isabelle Saporta, patron di Fayard, ossia la casa editrice che pubblicherà il nuovo libro di Marlène Schiappa. Nuovo perché nella sua vita pre-ministeriale aveva già scritto una serie di romanzetti hot dai titoli accattivanti: “Provate l’amore delle curvy” (2010), “Provate i trombamici” (2012), e “Sesso, menzogne e periferie calde” (2014), tutti usciti per La Musardine e firmati con lo pseudonimo Marie Minelli. Nel 2021, quando era ancora ministra con delega alla Cittadinanza, Schiappa aveva scritto “Sa façon d’être à moi” (Stock), un new romance ante-litteram che raccontava la storia di una madre single di origine corse, Elsa Colombani, innamorata di un giornalista del Figaro. Il prossimo, dicono da Fayard, sarà un “50 sfumature di grigio” in salsa francese, ma anche un’incursione “dietro le quinte della politica”. 


Diventare la nuova étoile della letteratura femminista non è il solo obiettivo di Schiappa, che nell’aprile del 2023 suscitò un’ondata di critiche per alcune sue foto su Playboy in abito bianco e coccarda tricolore, mentre i francesi scendevano in piazza contro la riforma delle pensioni. Accanto ai libri e alla comunicazione, sta infatti lavorando alla creazione di una serie politica per Canal+ e di una ong in sintonia con le sue battaglie femministe. Se di Schiappa è noto il suo gusto per la provocazione e per le iniziative controcorrente, nulla invece lasciava immaginare che l’algido e cattedratico Véran potesse finire a disegnare glutei, seni e labbra nella “clinica degli influencer”, come Mediapart ha definito la Clinique des Champs-Elysées dove andrà a lavorare l’ex ministro della Salute.

Al Figaro, Véran ha annunciato che dovrà seguire una formazione e ottenere “tre diplomi alla facoltà di Medicina di Créteil” prima di poter iniettare botox e acido ialuronico nel corpo di donne e uomini desiderosi di apportare modifiche alla propria estetica. Come riportato da Mediapart, è un microcosmo assai particolare quello che raggiungerà Véran, composto da star di TikTok, Instagram e Snapchat abituate ai ritocchini. In grande difficoltà finanziarie fino a una decina di anni fa, la Clinique des Champs-Elysées ha ripreso quota grazie alla pubblicità di questi influencer, tanto che nel 2020 il magazine economico Stratégies ha parlato di un’“ascesa business inedita per una clinica”. “I contenuti degli influencer hanno provocato dei veri e propri picchi di audience” sul sito della clinica, ha dichiarato l’ad del gruppo, Tracy Cohen Sayag. 


Al Figaro, Véran ha detto che la politica non passerà in secondo piano nella sua vita e sta riflettendo alla creazione di una “Guide du Routard delle città del Rassemblement national”. Ai cittadini di questi comuni, “dobbiamo spiegare nuovamente il programma, le idee e il pericolo rappresentato dall’estrema destra”, afferma. Le nuove carriere pop di Schiappa e Véran suscitano parecchi risolini, ma anche reazioni di sconcerto a Parigi. Per Olivier Milleron del Collectif inter-hôpitaux, l’abbandono dell’ospedale pubblico per una clinica privata è un “simbolo terribile”: “Andare a fare della medicina estetica per persone ricche quando l’ospedale è in crisi e fatica a trovare personale, in particolare in neurologia, è veramente triste”.