la risposta israeliana
Cosa sappiamo dello strike con droni di Israele contro l'Iran. Tajani: "Usa avvisati all'ultimo minuto"
Colpito un sito militare in una zona a nord di Isfahan, dove c’è l’ottava base dell'aeronautica iraniana che ospita la flotta iraniana di F-14 Tomcat. Americani avvisati. Operazione chirurgica per non causare una escalation
Il gabinetto di guerra di Israele aveva annunciato una risposta “inevitabile” e “devastante”, dopo che il presidente americano Joe Biden aveva consigliato al primo ministro Benjamin Netanyahu di non rispondere all'assalto dal cielo di Teheran: “Hai incassato una vittoria, prenditela”.
Questa notte Israele ha attaccato obiettivi in Iran come rappresaglia per i missili iraniani del 13 e 14 aprile sullo stato ebraico. Ma sembra un attacco mirato, eseguito per non scatenare la tanto temuta escalation. Israele non sembra aver colpito i siti del programma nucleare, ma un sito militare in una zona a nord di Isfahan, dove c’è l’ottava base dell'aeronautica iraniana che da tempo ospita la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.
Gerusalemme sembra aver scelto il sito più "facile" dove si svolge il programma nucleare iraniano. Isfahan è un impianto industriale dove l’uranio è convertito in esafluoruro. Natanz invece è costruita sottoterra, come Fordo.
Teheran liquida l'attacco israeliano come un fallimento compiuto con i droni. Israele avrebbe notificato agli Stati Uniti dello strike con 24 ore di anticipo.
Sono state segnalate esplosioni anche in Iraq e Siria, lasciando intendere che Israele voglia colpire i proxies di Teheran. I media filo-iraniani hanno riferito che ci sono state esplosioni a Baghdad e nel sud della Siria.
Oggi l’ambasciata americana in Israele ha avvertito i suoi cittadini nel paese di non viaggiare fuori dalle zone centrali e dalle grandi città: "In seguito alle notizie secondo cui Israele ha condotto un attacco di ritorsione all'interno dell'Iran, ai dipendenti del governo americano e ai loro familiari è vietato viaggiare al di fuori di Tel Aviv (comprese Herzliya, Netanya e Even Yehuda), Gerusalemme e Be 'er Sheva fino a nuovo avviso".
Tajani: "Il G7 ha l'obiettivo della de-escalation. Gli Stati Uniti avvisati all'ultimo"
"Gli Stati Uniti sono stati informati all'ultimo minuto ma non c'è stata condivisione da parte degli Usa", ha detto il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, impegnato insieme ai suoi omologhi nel G7 di Capri. "Ritengo che ciò che è accaduto sia anche frutto dell'impegno e del lavoro del G7, non ci sono stati morti o feriti", ha aggiunto Tajani, che ha spiegato come l'attacco di questa notte abbia cambiato l'agenda della giornata.
"Questa mattina abbiamo cambiato l'ordine dei lavori perché abbiamo deciso di affrontare subito la questione Israele-Iran. Ho voluto che ci fosse subito un messaggio chiaro da parte di tutto il G7: l'obiettivo politico è la de-escalation. Lavoriamo e continueremo a lavorare come attori protagonisti attivi in tutta l'area del Medioriente".