Chi è il neopresidente (ad interim) dell'Iran. Ritratto di Mokhber, tra finanza e Russia
Dopo la morte di Raisi, guiderà la Repubblica islamica. Tra il 2017 e il 2021 è stato direttore esecutivo di Setad, colosso controllato dall'ayatollah Khamenei. A Mosca per proporre a Putin di collaborare contro le sanzioni
Mohammed Mokhber guiderà temporaneamente la Repubblica islamica d’Iran, come stabilisce la Costituzione, dopo la morte di Ebrhaim Raisi. Sessantotto anni, dal 2021 Mokhber è il vicepresidente con più anzianità dei dodici nominati da Raisi. Secondo la sua biografia ufficiale, è nato a Dezful, nella provincia del Khuzestan, di cui è stato anche vicegovernatore, ha un dottorato in Diritto internazionale e nella guerra contro l’Iraq, negli anni Ottanta, aveva lavorato come medico nelle Guardie della Rivoluzione. Nel 2017 fu scelto – si dice personalmente – dall’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema, come direttore esecutivo di Setad, un colosso finanziario controllato dallo stesso Khamenei e che, secondo un’inchiesta della Reuters che risale al 2013, deve il suo patrimonio miliardario al sequestro di molti beni, soprattutto case e terreni, dei cittadini iraniani, in particolare quelli andati all’estero, ma anche degli iraniani che appartengono alle minoranze: secondo Setad, si tratta di proprietà abbandonate. Setad è anche l’azienda che ha inventato, si fa per dire, il vaccino iraniano contro il coronavirus, che fu molto propagandato come salvifico ma che in realtà non era efficace – gran parte degli iraniani, tra quelli che hanno potuto accedere a un vaccino, è stata in seguito vaccinata con il vaccino cinese. Nel 2021 Mokhber ha lasciato, secondo le fonti ufficiali, il suo incarico presso Setad.
Prima di Setad, Mokhber aveva avuto ruoli di rilevo anche in altre due organizzazioni finanziarie di Khamenei: la Mostazafan Foundation, che fornisce sostegno alle Guardie della Rivoluzione; e la Sina Bank, che sostiene il programma nucleare e missilistico del regime. Mokhber ha anche fondato la Barakat Foundation, che comprende anche la più grande azienda medica e farmaceutica del paese.
Il nome del nuovo presidente iraniano compare nelle liste europea e americana dei sanzionati. Nel 2010, l’Ue ha sanzionato Mokhber e sette altri leader iraniani perché “coinvolti nelle attività nucleari o per la produzione di missili balistici. Nel 2021, il dipartimento del Tesoro americano ha sanzionato Mokhber per il suo ruolo in quello che Washington definisce “il sistema di corruzione e di malagestione” del regime iraniano. Sei mesi dopo queste misure sanzionatorie, Mokhber è stato nominato vicepresidente da Raisi.
Mokhber ha anche avuto un ruolo di primo piano nel rafforzare l’alleanza militare con la Russia di Vladimir Putin. Dopo la visita del presidente russo a Teheran nel luglio del 2022, una delegazione guidata da Mokhber andò a Mosca proponendo di lavorare insieme contro le sanzioni occidentali: “Siamo sotto sanzioni da quarant’anni – disse – E non abbiamo permesso che queste misure indebolissero il governo dello stato o ci colpissero in modo serio”. Da quel momento Mokhber ha supervisionato lo scambio di armi, droni e tecnologia tra la Russia e l’Iran. Ieri ha subito ricevuto una telefonata da Putin.