Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto
Confermata la morte del presidente e del ministro degli Esteri Amir-Abdollahian nell'incidente del loro elicottero che era disperso da ieri. Domani i funerali. La Guida suprema Khamenei ha nominato ad interim il vice Mokhber
La televisione di stato iraniana ha confermato la morte del presidente, Ebrahim Raisi, nell'incidente che ha coinvolto l'elicottero presidenziale domenica. Assieme a lui viaggiava anche il ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian. Erano di ritorno da una visita nella regione nordoccidentale della Repubblica islamica al confine con l'Azerbaigian, dove avevano inaugurato una diga assieme al presidente azero, lham Aliyev.
Della dinamica dell’incidente si sa ancora poco: il convoglio stava tornando a casa nella nebbia, sorvolando la provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale, quando ha dovuto fare un atterraggio d’emergenza complicato. Gli elicotteri e gli aerei iraniani sono vecchi e per via delle sanzioni internazionali Teheran fa fatica a trovare sul mercato i pezzi di ricambio che servono a fare una manutenzione costante.
Le squadre di soccorritori sono arrivate sul posto subito e poi si sono aggiunte anche missioni turche. L'Unione europea ha messo a disposizione gli strumenti satelittari per cercare di localizzare l'elicottero. Per ore si sono rincorse notizie e smentite, mentre il buio, la pioggia e le basse temperature rendevano le ricerche sempre più complicate.
Sono circolate moltissime immagini che mostravano le operazioni di localizzazione così come i fuochi d'artificio in molte parti dell'Iran per festeggiare, almeno così si è detto, la morte del "macellaio di Teheran", come era chiamato dagli iraniani che avevano subito la sua repressione.
Raisi aveva 63 anni, era stato eletto nel 2021 e ci si aspettava la sua ricandidatura alle elezioni del prossimo anno. Il suo nome però circolava anche tra i successori della Guida Suprema, che è la carica più importante nella gerarchia del regime iraniana: Ali Khameni, l'attuale Guida suprema, ha 85 anni. Ora si apre, per l'Iran, una fase di transizione che durerà almeno 50 giorni. Intanto Khamenei ha nominato il primo vicepresidente Mohammad Mokhber presidente ad interim del paese.
I funerali del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, si terranno domani a Tabriz secondo quanto riferisce l'agenzia iraniana Mehr. Il leader iraniano Khamenei ha annunciato cinque giorni di lutto nazionale. Iniziano anche ad arrivare condoglianze dagli altri leader internazionali. Il primo ministro indiano Narendra Modi si è detto “profondamente rattristato e scioccato” dalla morte del presidente iraniano. In un post su X ha ricordato il suo impegno per rafforzare i legami tra i due paesi.
Il Pakistan segnerà un giorno di lutto e mostrerà la bandiera a mezz'asta in segno di solidarietà con l'Iran, ha detto il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif su X. Anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha scritto sui suoi canali social per esprimere le condoglianze per Raisi e la sua delegazione.
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito l'incidente una “tragedia enorme” e ha descritto Raisi come “un vero amico della Russia”, in un telegramma di condoglianze pubblicato sul sito web del Cremlino. Dall'invasione dell'ucraina nel 2022, i due paesi si sono avvicinati, con Mosca che fa affidamento su Teheran per i droni e guarda all’esperienza della Repubblica islamica capace di sopravvivere per decenni sotto sanzioni internazionali.
Anche il presidente cinese Xi Jinping ha inviato le sue condoglianze all'Iran. "La sua tragica morte è una grande perdita per il popolo iraniano e il popolo cinese ha perso un buon amico".
"Esprimo il mio cordoglio per la morte del Presidente Ebrahim Raisi, del Ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian e di tutte le vittime della sciagura aerea che si è consumata nella giornata di ieri", ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Quello che vedo in queste ore è che le autorità iraniane mi pare che accreditino per ora la tesi dell'incidente e non quella di eventuali letture complottiste, così come attualmente non vedo grandi modifiche nell'assetto interno in Iran", ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque, su Canale5. E ha spiegato che "chiaramente noi siamo continuamente in contatto con i nostri alleati europei e con i nostri alleati del G7 perché parliamo di una vicenda che si inserisce in un quadro regionale che è particolarmente complesso, io spero che la futura leadership iraniana voglia impegnarsi sulla stabilizzazione, sulla pacificazione della regione".