Le immagini delle ricerche dell'elicottero di Raisi

I soccorsi sono stati rallentati dalle condizioni meteo. I filmati dei droni e delle squadre giunte sul posto dell'incidente nel quale sono morti il presidente e il ministro degli Esteri iraniani

Enrico Cicchetti

I media di stato iraniani hanno annunciato lunedì 20 maggio che il presidente Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian sono morti. Domenica l’elicottero su cui viaggiavano era stato coinvolto in un incidente nei pressi del confine con l'Azerbaigian. Tutte e nove le persone a bordo dell'elicottero sono state dichiarate morte. Nelle immagini diffuse su vari canali social dei soccorritori arrivati sul posto si nota che le ricerche sono state complicate da una fitta nebbia che avvolgeva la zona, circa 600 chilometri a nord-ovest di Teheran. L’incidente è avvenuto verso le 13.30 (ora locale).

   

 

Sul luogo dell'incidente sono giunte 40 squadre di soccorso. "Abbiamo avuto contatti dai funzionari a bordo, ma a causa del maltempo ci vorrà del tempo per raggiungerli", ha dichiarato il ministro dell’Interno Ahmad Vahidi. Che ha aggiunto: "A causa delle cattive condizioni meteorologiche e della fitta nebbia, non è possibile effettuare operazioni di soccorso aereo e le ricerche continuano a terra".

  

 

Nei video che pubblichiamo, si vedono per prima cosa le immagini registrate dal drone turco utilizzato per cercare l'elicottero precipitato, che ha inizialmente rilevato “una fonte di calore che potrebbe essere il relitto dell'aereo”. I filmati che seguono sono girati dalle squadre di soccorso e mostrano l'avvicinamento al luogo dove si trova il relitto dell'elicottero del presidente iraniano e diverse fasi dei soccorsi. I media statali iraniani dicono che non c’è ancora alcuna notizia ufficiale sulla causa, anche se circolano supposizioni che indicano nel maltempo la probabile ragione dell'incidente. Gli esperti sottolineano come gli elicotteri e gli aerei in dotazione all’Iran, compresi quelli di stato, siano vecchi e a causa delle sanzioni internazionali sul paese manchi l'opportuna manutenzione.

  

  

Il primo vicepresidente Mohammad Mokhber subentra temporaneamente a Raisi, fino a quando non saranno indette nuove elezioni. Mokhber è un ex ufficiale delle Guardie della Rivoluzione e ha ricoperto un ruolo che gli ha conferito la supervisione dei beni della Repubblica islamica. Mokhber ha presieduto oggi una riunione del gabinetto di emergenza. Una foto pubblicata dall'incontro dall'agenzia Tasnim mostra un ritratto di Raisi accanto a una veste nera poggiata su una sedia vuota.

  

  

Bloomberg scrive che analisti, funzionari e accademici vicini all'establishment politico hanno da tempo menzionato sia Raisi sia il figlio della Guida suprema Ali Khamenei, Mojtaba, come i principali contendenti alla successione dell'ayatollah. La morte di Raisi significa che ora Mojtaba ha la strada spianata. Ma la sua sarebbe anche una nomina rischiosa. L’Iran ha una pesante eredità legata al concetto di governo ereditario: i leader della Rivoluzione Islamica del 1979 si opposero con veemenza a qualsiasi tipo di sistema che somigliasse alla monarchia da loro rovesciata.

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti