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accademie in crisi

Le università europee che vogliono chiudere i rapporti con Israele

Giulio Meotti

Continua il boicottaggio universitario nei confronti di Israele, arrivando addirittura a chiedere all'Ue di sospendere alcuni progetti finanziati da Bruxelles. E Khamenei ringrazia

“Cari studenti universitari negli Stati Uniti d’America, questo messaggio è un’espressione della nostra empatia e solidarietà con voi”. Firmato, la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. “Il mio consiglio per voi è di acquisire familiarità con il Corano” si legge nel testo, pubblicato sul sito di Khamenei. 
La prossima lettera della Guida suprma inizierà così: “Cari rettori universitari d’Europa, questo messaggio è un’espressione della nostra empatia e solidarietà con voi”.

L’Università di Copenaghen ha interrotto gli investimenti nelle aziende che fanno affari in Cisgiordania. Via da Airbnb, Booking, eDreams e altre grandi aziende. L’Università belga di Gent ha cancellato i legami con tutte le università e gli istituti di ricerca israeliani. Fra le poche voci contrarie, quella del noto filosofo della scienza Maarten Boudry. Quest’ultimo, assieme al biologo di Chicago Jerry Coyne, avrebbe dovuto prendere parte a un dibattito all’Università di Amsterdam. Ma sono stati cancellati a causa della loro posizione filo israeliana sul conflitto. 
L’odio verso gli ebrei e la propaganda antioccidentale nelle nostre università mi preoccupa molto”, denuncia l’europarlamentare belga Assita Kanko, originaria del Burkina Faso. “Per me è chiaro: devi integrarti culturalmente in Europa oppure andare in Iran o a Gaza. Il percorso è chiaro. Goditi il tuo tempo con gli ayatollah o Hamas. Ma non distruggere le nostre università”. 

Eppure, un numero crescente di università europee hanno tagliato i legami con le università israeliane. L’Université Libre de Bruxelles, l’università francofona della capitale belga, è l’ultima ad aggiungersi alla lista. In Spagna, la Conferenza dei rettori delle università si è impegnata collettivamente a rivedere le collaborazioni con le istituzioni accademiche israeliane. Da allora, le università di Granada e Ovideo hanno boicottato Israele, seguite dall’Università di Barcellona. Quest’ultima è arrivata al punto di chiedere alla Ue di escludere Israele da “Horizon”, il programma di ricerca finanziato da Bruxelles.
Altri esempi di paesi europei in cui i legami accademici sono stati sospesi o rivisti includono l’Irlanda, con il Trinity College di Dublino, e la Norvegia, dove le università di Oslo e di Notodden hanno interrotto i legami con l’Università di Haifa, mentre l’Università di Bergen ha cessato di collaborare con l’Accademia di arti Bezalel. 
L’Association of University Heads, l’associazione dei rettori delle università israeliane, ha pubblicato una lettera molto critica nei confronti dei loro colleghi occidentali: “È ironico che gli stessi luminari degli Stati Uniti e dell’Europa, apparentemente i bastioni del pensiero intellettuale e progressista che sono i loro campus, abbiano adottato Hamas come causa celebre mentre demonizzano Israele. Le università devono assumersi la responsabilità delle opinioni che perpetuano”. Non meno duro Clifford D. May, il fondatore e presidente della Foundation for Defense of Democracies, che facendo il verso al libro di Daniel Goldhagen sulla Shoah li chiama “i volenterosi alleati di Hamas in occidente”. 

La settimana scorsa, l’Università di Granada ha dichiarato che sospenderà gli scambi di studenti e ricercatori con le istituzioni israeliane e smetterà di cooperare con Israele su cinque progetti Horizon. Alcuni ricercatori israeliani affermano che il paese è già escluso da Horizon. “È stato detto loro di lasciare i consorzi perché erano israeliani”, denuncia Netta Barak-Corren, professoressa di diritto che dirige una task force presso l’Università Ebraica di Gerusalemme che monitora i tentativi di boicottaggio. “È stato molto schietto”. 
Finora, Horizon non era mai stato oggetto di  politicizzazione. Per questo motivo anche l’Università Islamica di Gaza ha ricevuto 1.754.000 euro di fondi europei compresi quelli di Erasmus, nonostante i suoi palesi legami con Hamas. L’Università islamica di Gaza, fondata dai Fratelli Musulmani e legata ad Hamas sin dalla creazione, ha partecipato a progetti con più di 130 università e centri di ricerca in ventuno paesi dell’UE. Fra questi, il Trinity College di Dublino, che però boicotta Israele. E Khamenei ringrazia.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.