(foto Ansa)

Il caso

Il biscotto spagnolo in Ue per Schlein

Pietro Guastamacchia

Il Pd, per decisione della segretaria, ha rinunciato alla presidenza del gruppo dei Socialisti Ue pur essendo la prima delegazione, in cambio, in teoria, della presidenza di due commissioni parlamentari. Ma nei fatti nessuno, tranne la segretaria, ha mai visto i termini dell’accordo. Il rischio di un "pacco"

Bruxelles. “Ci hanno fregato”. Tra gli eurodeputati del Pd si fa strada un presagio sinistro sul fatto che l’accordo fatto da Schlein con gli spagnoli sia in realtà un “pacco” rifilato dal Nazareno alla minoranza. Il Pd, infatti, per decisione di Schlein, ha rinunciato alla presidenza del gruppo dei Socialisti Ue pur essendo la prima delegazione, in cambio, in teoria, della presidenza di due commissioni parlamentari. Ma nei fatti nessuno, tranne la segretaria, ha mai visto i termini dell’accordo e ora che si avvicinano le assegnazioni sembra che la presidenza di commissione affidata agli italiani sarà una sola, quanto al Spd che ha 10 deputati di meno.

Nel gruppo scatta l’allarme e va in stallo il voto sul capodelegazione che la minoranza  reclama per sé, respingendo l’ipotesi Zingaretti. Parapiglia sull’unica commissione sul tavolo, con il riformista Gori in affondo sulle speranze dello schleiniano Zan. Dubbi anche sulla vicepresidenza del Parlamento, dove Decaro si scontra con Picierno. Bonaccini, silente, vede Metsola, ma entro la settimana prossima qualcuno deve mettere ordine.

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