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Al vertice Nato tutti gli occhi su Biden (e Trump)

Marco Bardazzi

Inizia la tre giorni dell'Alleanza Altlantica. L’interrogativo di tutti, passati gli appuntamenti elettorali europei e internazionali, adesso è uno solo: dove va l’America?

Per tre giorni gli occhi di tutti saranno su Joe Biden, mentre tutti i pensieri segretamente saranno concentrati su Donald Trump. Il mondo non può fare a meno di interrogarsi sulla leadership americana presente e futura, cercando di capire non solo che destino avrà la Nato, ma dove stanno andando gli Stati Uniti e dove va l’occidente insieme a loro.
 C’era il presidente Harry Truman a fare gli onori di casa a Washington quando fu firmato il Patto atlantico nel 1949.

Tra i dodici paesi fondatori c’era la Francia, che oggi poteva presentarsi negli Stati Uniti con un governo anti-Nato e invece arriva sull’onda di uno scampato pericolo elettorale. C’era il Regno Unito, che debutta sulla scena internazionale con un governo nuovo di zecca, promettendo maggiore attenzione all’Europa e sostegno aperto alla Nato e all’Ucraina. C’era l’Italia, che oggi è tra i paesi Nato che possono vantare la maggiore stabilità, anche se si presenta a Washington come membro del gruppetto degli otto paesi che ancora non hanno raggiunto l’obiettivo comune di dedicare il 2 per cento del pil alla difesa.

L’interrogativo di tutti, passati gli appuntamenti elettorali europei e internazionali, adesso è uno solo: dove va l’America? A quattro mesi dal voto, tutto sembra indicare che andrà dove la porterà Trump, che sta conducendo ormai in modo netto nei sondaggi. Ma la Francia ha appena ricordato a tutti che i colpi di scena possono sempre arrivare e che al momento del voto gli elettori possono fare scelte inattese.

I colpi di scena americani, però, a questo punto possono essere solo due e dipendono entrambi da una sola persona: Joe Biden. Il primo è quello del comeback kid, della grande rimonta in stile clintoniano, della storia dal sapore un po’ hollywoodiano del presidente dato per spacciato che invece tiene duro, respinge le richieste di farsi da parte e alla fine ottiene il successo alle urne. Possibile, ma guardando lo scenario attuale assai improbabile.

La campagna elettorale di Biden appare inesorabilmente compromessa, le immagini dei 90 minuti disastrosi di dibattito con Trump non usciranno dalla mente degli americani, l’intervista televisiva alla Abc non ha placato le ansie del Partito democratico, che anzi sta aumentando la pressione per convincerlo a farsi da parte.

Il secondo scenario dipende sempre da Biden perché è quello della sua rinuncia a correre, del passo indietro “per il bene del paese” e dell’avvio da parte dei democratici di una corsa contro il tempo per scegliere un nuovo candidato e provare a salvare la campagna elettorale. Il toto-nomi in questo caso lo abbiamo già fatto più volte, ma al momento la scelta più probabile resta quella di Kamala Harris, affiancata da un candidato vice solido, moderato, probabilmente di uno stato-chiave da vincere a novembre: un ritratto che sembra disegnato per Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania. Un ticket presidenziale che avrebbe anche il vantaggio di essere composto da due ex procuratori generali, una donna e un uomo dediti in passato a far rispettare la legge, da contrapporre al pregiudicato in attesa di sentenza di condanna e pluri-indagato Trump.

Per ora sono solo ipotesi, tutto dipende da Biden e da quanta pressione decideranno di esercitare i leader del partito, a partire da Chuck Schumer e Hakeem Jeffries, che guidano le delegazioni democratica di Senato e Camera, e dove deciderà di collocarsi Barack Obama, che finora ha difeso la scelta del presidente di continuare, ma potrebbe convincersi che non c’è più speranza di vederlo vincere a novembre. Tutti gli occhi sono su Biden in questi giorni in cui l’occidente che fa parte della Nato si riunisce a Washington e si interroga sulla leadership americana.

 

Questo è un estratto di "Sotto il cielo d'America", la newsletter di Marco Bardazzi che racconta come gli Stati Uniti si preparano all'appuntamento elettorale. Per riceverla gratis ogni martedì ci si iscrive qui

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