L'ultima (doppia) gaffe di Biden. Chiama Zelensky "Putin" e Kamala Harris "Trump"
Due strafalcioni rischiano di rovinargli l'attesissima conferenza stampa (che alla fine non va affatto male). Nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che lo supplicano di ritirarsi, ma lui pare intenzionato a non fare passi indietro
Joe Biden dice di non volere mollare, nonostante due nuovi lapsus che hanno rischiato di rovinargli l'attesissima conferenza stampa alla fine del vertice Nato a Washington, la prima dopo il disastroso confronto tv con Donald Trump, lo sfidante repubblicano per la corsa alla Casa Bianca. Al confronto con i giornalisti, l'81enne commander in chief ha ribadito di essere il candidato "più qualificato" e "l'unico" in grado di battere Trump. Appena prima di entrare nella sala affollata di giornalisti, per la maggior parte americani, Biden ha avuto l'ennesimo lapsus, presentando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come "il presidente Putin". Biden si è subito corretto ("Ho detto Putin? Intendevo colui che batterà Putin!"), ma ovviamente lo strafalcione ha fatto il giro dei giornali e dei social media.
Pochi minuti dopo, un nuovo errore: Biden, parlando della sua vice, Kamala Harris, l'ha chiamata "vice presidente Trump". E lo stesso Trump, ovviamente, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione per sfotterlo, rilanciando la gaffe sul suo social media, Truth. "Bravo Joe! Ottimo lavoro!", ha commentato sarcastico.
Nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che supplicano Biden di ritirarsi - oltre alla big di Capitol Hill Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, glielo hanno chiesto diciassette deputati e un senatore - ma il presidente non sembra volere fare passi indietro. "Sono il più qualificato per battere Trump. L'ho battuto una volta, lo farò ancora", ha detto in una conferenza stampa nella quale, strafalcioni a parte, si è mostrato molto più lucido, energico e chiaro rispetto al dibattito sulla Cnn. Questa volta Biden h dato risposte esaustive alle domande, a volte anche troppo lunghe, tuttavia il suo incespicare sulle parole, la confusione su numeri e date fa pensare. "Mi sono sottoposto a tre significativi e intensi esami neurologici. Il più recente in febbraio e tutti hanno detto che sono in forma", ha assicurato.