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l'inchiesta

Le accuse dell'Ue a Musk: la spunta blu di X è ingannevole e crea disinformazione

David Carretta

La Commissione ha avviato indagini su diverse società e ora X rischia una grossa multa in Europa. Quali sono le regole del Digital services act violate e i prossimi passi dell’inchiesta

Bruxelles. Elon Musk rischia una multa da diverse centinaia di milioni di euro, dopo che la Commissione europea ha accusato formalmente X di una serie di pratiche ingannevoli – compreso il sistema della spunta blu – che contribuiscono alla disinformazione in violazione del Digital services act (Dsa). Il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, non ha nascosto che il suo bersaglio è il modello messo in piedi da Musk dopo l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari. “In passato le spunte blu indicavano fonti di informazioni affidabili. Ora con X, la nostra conclusione preliminare è che inganna gli utenti”, ha detto Breton. “X ora ha il diritto di difendersi, ma se la nostra opinione sarà confermata imporremo multe e chiederemo cambiamenti significativi”. 

Il Digital services act (Dsa), assieme al Digital markets act (Dma), fa parte delle nuove regole introdotte dall’Ue sulle grandi piattaforme. La Commissione ha avviato indagini su diverse società, tra cui AliExpress, Meta (Facebook e Instagram) e TikTok per insufficiente protezione dei consumatori e algoritmi che creano dipendenza. L’inchiesta su X era stata lanciata a dicembre. Secondo i risultati preliminari, la spunta blu non corrisponde alla prassi del settore sugli account verificati e inganna gli utenti. “Poiché chiunque può abbonarsi per ottenere tale status ‘verificato’, ciò incide negativamente sulla capacità degli utenti di prendere decisioni libere e informate in merito all’autenticità degli account e ai contenuti con cui interagiscono”, dice la Commissione. La spunta blu era stata introdotta da Twitter per verificare l’autenticità dei conti di responsabili politici, personaggi pubblici e giornalisti e limitare la disinformazione. Con X, Musk ha modificato il sistema consentendo agli utenti di acquistare la spunta blu, favorendo truffe e disinformazione. “Vi sono prove di attori malevoli motivati che abusano dell’account verificato per ingannare gli utenti”, dice la Commissione.

Alla piattaforma di Musk sono contestate altre due violazioni del Dsa sulla trasparenza in materia di pubblicità e l’accesso per i ricercatori ai suoi dati pubblici. Ora X ha la possibilità di esaminare i documenti dell’inchiesta e rispondere alle conclusioni preliminari. La piattaforma di Musk non ha immediatamente commentato le accuse della Commissione. Se concluderà che c’è una “non conformità” al Dsa, la Commissione può imporre una multa fino al 6 per cento del fatturato annuo (l’ultimo bilancio pubblico di Twitter indicava 5,1 miliardi di dollari di ricavi nel 2021) e misure correttive. Altre accuse formali potrebbero essere presentate nei prossimi mesi a X. L’indagine sui dark pattern (le tecniche ingannevoli utilizzate per manipolare il comportamento degli utenti), i contenuti illegali e la disinformazione prosegue.

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