In Pennsylvania
L'attentato a Trump visto da due giornalisti del Washington Post a Butler
Che cosa è successo sul palco, l'intervento per coprirlo, le sue parole, l'evacuazione e i commenti dei sostenitori
Gli spari erano colpi acuti, leggeri e vuoti all'aria aperta.
Donald Trump, l'ex presidente che entro la settimana accetterà la nomina repubblicana per la corsa alle presidenziali di novembre, era da circa 10 minuti sul palco a parlare a una folla di decine di migliaia di persone. Una lunga fila di auto aveva aspettato per ore per passare attraverso metal detector e ispezioni di borse, come a qualsiasi evento di Trump, fino a quando lo spiazzo è diventato un mare di cappellini rossi.
Trump era quasi un'ora in ritardo, e i suoi sostenitori aspettavano con impazienza sotto il sole e la musica martellante. In mezzo alla folla, di fronte al palco, una piattaforma di telecamere puntate sul palco, con i giornalisti rannicchiati sotto per cercare l'ombra.
Alla fine Trump è uscito, come al solito, al canto di "U-s-a" e si è meravigliato: "Questa è una grande folla. Questa è una grande, grande, bella folla." Un berretto Maga rosso brillante sugli occhi, la camicia bianca a collo aperto per il caldo, le braccia sul leggio.
Si è lanciato nel suo discorso, ma si è subito annoiato e ha invitato a parlare sul palco il candidato repubblicano al Senato, Dave McCormick – ma McCormick non era pronto.
"Non ti dispiace se non ripeto quello che c'è sul teleprompter, vero?", ha ironizzato Trump: "Perché questi teleprompter sono così dannatamente noiosoi" Ha chiesto di mostrare "quel grafico che amo così tanto", gli attraversamenti del confine durante la sua presidenza e quella di Joe Biden, e si è stupito della prontezza della regia, con i grafici sugli schermi giganti su entrambi i lati: "Wow, migliorate col tempo."
Indicando uno degli schermi, si è messo a raccontare l'aumento dell'immigrazione dal 2021. "Guardate cosa è successo al nostro paese!".
I colpi sono arrivati a coppie, cinque o sei in totale. Trump si è coperto l'orecchio, come se avesse sentito un insetto. Poi ha curvato le spalle e si è abbassato.
"Giùà giù giù!", hanno gridato gli agenti del Secret service (le guardie del corpo) precipitandosi sul palco e circondandolo La folla urlava. Un altro scoppio. Altre urla. Le persone nelle gradinate dietro Trump incerte su dove andare. Tutti accovacciati o caduti per terra. Una densa nuvola di fumo a destra del palco, che si disperse rapidamente.
Un altro colpo solitario.
Gli agenti del Secret service sono andati subito sul palco, poi sono arrivati uomini vestiti di nero con giubbotti antiproiettile e caschi e con fucili d'assalto. La folla gridava nel caos.
"Tutto a posto?, ha detto uno degli ufficiali, udibile dal microfono del podio.
"Il tiratore è a terra", risponde un altro.
"Siamo pronti per muoverci."
"Tutto a posto?".
"Siamo a posto!".
"Fammi mettere le scarpe", dice Trump, mentre gli agenti lo sollevavano.
"Ci penso io, sir".
"Aspetta, ha la testa insanguinata".
"Lascia che mi metta le scarpe", dice di nuovo, mentre gli agenti lo circondavano.
La folla, vedendolo in piedi, comincia a inneggiare per sostenerlo.
"Aspetta," dice Trump, e tira su un pugno. "Fight", dice. "Fight".
Poi il popolo urla e canta di nuovo: "U-s-a!".
"Dobbiamo muoverci", dice un agente. Appoggiandosi per farsi sorreggere, Trump tiene il pugno sollevato mentre zoppica dal palco, giù per le scale e nel suo suv nero. Una scarpa nera è rimasta sul palco rosso.
E' iniziata l'evacuazione dalla "scena del crimine". I sostenitori di Trump sono usciti, telefonando e girando video, scioccati ma ordinati.
Alcune delle loro conversazioni sono state riprese dai media, i sostenitori si sono rivolti ai giornalisti dicendo:
"Non siamo al sicuro. La colpa è vostra".
"Volevate la violenza politica, ora ce l'avete. Spero che ne siate contenti".
"Lo sparo ha fatto il giro del mondo".
"I media liberal sono responsabili!".
Altri hanno cercato le telecamere per offrire testimonianze, ma erano confusi e talvolta contraddittori.
La folla si è spinta verso il parcheggio, alcuni si sono fermati per un hot dog dell'ultimo minuto o una granita. Un uomo con un bastone rannicchiato dietro i bagni si è messo a vomitare. Una lunga fila di stand con cappelli Maga, t-shirt, portachiavi, visiere e capelli arancioni finti.
Un uomo con un megafono con sulla maglia la scritta "JAN 6 SURVIVOR" fatta in casa ha invitato la gente a marciare su Main Street, "pacificamente e patriotticamente", facendo eco al discorso di Trump il 6 gennaio del 2021, quando fu assalito il Campidolgio. Molti lo hanno ignorato. Un giovane lo ha accusato di essere un agente federale sotto copertura e gli ha detto di stare zitto.
Sul prato una distesa di bottiglie d'acqua di plastica vuote. Una bandiera americana gigante issata da due gru in alto sopra le gradinate bianche vuote.
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