Negli Stati Uniti
Trump è sopravvissuto a un attentato
Ucciso l’attentatore, un uomo di 20 anni. L’ex presidente è stato ferito a un orecchio, è in buone condizioni. Le reazioni negli Stati Uniti e nel mondo
È già parte della storia la foto di Donald J Trump piegato a terra coi rivoli di sangue sulla guancia, protetto dai servizi segreti. E tra i supporter è già poster elettorale quella in cui Trump, volto insanguinato, alza il pugno, ignorando le pressioni dei bodyguard che vogliono trascinarlo via, e guarda la folla come a dire “sono vivo, resisto”. Come Theodore Roosevelt che continuò il suo comizio dopo che gli spararono in pancia. Da MAGA a “forza, combattiamo!”. Il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti, mentre era a fare un comizio nella cittadina di Butler, in Pennsylvania, è stato vittima di un tentato omicidio. Un tentato assassinio politico? L’FBI sta conducendo le indagini.
Un ragazzo, Thomas Matthew Crooks, avrebbe imbracciato un fucile semiautomatico dal tetto di un edificio vicino al palco, sparando alle 18:15 alcuni colpi (probabilmente 8) verso l’ex-presidente. Tra la folla è morta subito una persona, altre due son state portate in ospedale. Trump sta bene, e ha scritto sui social che “un proiettile gli ha trafitto la parte superiore dell’orecchio”. Ha passato la notte in New Jersey in uno dei suoi golf club dopo una visita medica.
Crooks è stato ucciso subito, e sui social sono girate le immagini del suo corpo steso sul tetto dell’edificio. Il ventenne Crooks, residente nella vicina Bethel Park, sarebbe stato registrato come elettore repubblicano nel suo stato di residenza, la Pennsylvania, ma avrebbe di recente donato 15 dollari a un gruppo vicino ai democratici. Quelle di novembre sarebbero state le prime presidenziali in cui avrebbe potuto votare. Il padre ha detto che prima di condividere informazioni sul figlio avrebbe parlato con la polizia per aiutare nell’investigazione. Fino ad ora è escluso che ci fossero altri attentatori coinvolti. Davanti a Trump, per il comizio nella cittadina a 30 miglia da Pittsburgh, c’erano circa 13mila persone, e al momento degli spari stava parlando di immigrazione. “Sapevo subito che c’era qualcosa che non andava”, ha scritto Trump sui social. “Perché ho sentito un sibilo, poi gli spari e poi un proiettile che mi strappava la pelle. C’era molto sangue, quindi ho capito cosa stava succedendo”. Trump dopo esser stato colpito si è buttato a terra, poi gli uomini sei servizi segreti lo hanno circondato per proteggerlo.
Le reazioni di solidarietà e di condanna del gesto sono arrivate subito, dalla Casa Bianca, da leader internazionali e oppositori politici. Biden ha detto in Tv che: “Non c’è posto in America per questo tipo di violenza”. A quanto pare avrebbe poi parlato direttamente con Trump, al telefono. Biden avrebbe anche messo in pausa per qualche giorno gli spot elettorali contro l’avversario, per rispetto. L’Ex presidente Barack Obama ha chiesto agli americani di “usare questo momento per rimpegnarsi ad avere rispetto e civiltà nella nostra politica”. Da Keir Stramer a Benjamin Netanyahu sono arrivati gli auguri a Trump e una condanna verso la violenza nella politica. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che: “Una violenza di questo genere non ha giustificazione, e non dovrebbe avere luogo da nessuna parte del mondo. La violenza non dovrebbe mai prevalere”.
Alcune voci trumpiane danno la colpa alla sinistra. L’attore James Woods, da tempo supporter di Trump, ha voluto condividere che: “Tutti i pazzi sinistrosi che facevano le battutine sull’uccidere Trump, oggi hanno le mani sporche di sangue”. Un politico presente sulla scena ha detto: “Non tollereremo questi attacchi da parte della sinistra”. E il senatore dell’Ohio J D Vance, che spera di esser scelto come vicepresidente da Trump, ha detto che la retorica condivisa da Biden – “l’autoritarismo fascista di Trump deve essere fermato a ogni costo” – ha portato direttamente al tentato assassinio. Un deputato del GoP, Mike Collins, ha fatto capire che dietro l’attentato c’era una cospirazione orchestrata da Biden. Un altro deputato, Mike Lee, ha detto che Biden dovrebbe subito ordinare ai procuratori di chiudere tutti i processi in cui è coinvolto Trump, “per abbassare la temperatura politica”. E c’è chi invece tra i progressisti tira fuori il supporto senza se e senza ma di Trump al possesso di armi da fuoco. La potente NRA, la National Rifle Association, ha decretato il candidato del GoP come il “miglior amico dell’industria delle armi”. “Come cazzo è possibile”, ha detto un deputato a Politico, “che i servizi segreti abbiano permesso la presenza di un uomo armato così vicino a un ex presidente?”.
A Capitol Hill secondo molti membri del partito repubblicano questo terribile evento faciliterà notevolmente il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Il deputato Derrick Van Orden, intervistato dopo l’attentato, ha detto: “Il presidente Trump è sopravvissuto all’attacco, e ha appena vinto le elezioni”.