Joe Biden (foto Ap, via LaPresse)

il discorso del presidente

L'appello di Biden all'America: "Ora abbassiamo i toni"

Marco Bardazzi

La Casa Bianca ha scelto il formato più solenne per dare peso al messaggio del presidente: un discorso video dallo Studio Ovale, con Biden seduto dietro la storica scrivania Resolute. È la formula che viene utilizzata nei momenti più gravi della vita del paese

Joe Biden ha lanciato la notte scorsa all’America un appello alla calma e un richiamo all’unità, parlando a un paese lacerato, scosso dal sangue sul volto di Donald Trump e da quello rimasto sulle tribune del suo comizio in Pennsylvania. “Essere in disaccordo è inevitabile – ha detto il presidente – e fa parte della natura umana. Ma la politica non deve mai essere letteralmente un campo di battaglia. O, Dio ci scampi, un campo di sterminio”.

La Casa Bianca ha scelto il formato più solenne per dare peso al messaggio del presidente: un discorso video dallo Studio Ovale, con Biden seduto dietro la storica scrivania Resolute che accompagna da decenni l’attività dei presidenti americani. È la formula che viene utilizzata nei momenti più gravi della vita del paese e rappresenta da sola un segnale di quanto sia pericolosa la situazione, perché richiama momenti come le dichiarazioni di guerra, o l’annuncio da parte di John F. Kennedy nel 1962 dell’esistenza dei missili nucleari a Cuba.

“Il dibattito politico in questo paese è diventato incendiario – ha detto Biden – è tempo di raffreddarlo, di abbassare la temperatura. In America le argomentazioni diverse si risolvono alle urne, non con i proiettili. Il potere di cambiare l’America deve restare sempre nelle mani della sua gente, non in quelle di un assassino letale”. Il presidente ha parlato per poco più di sei minuti e per una volta l’attenzione non è stata sulle sue capacità dialettiche e sulle sue gaffe (non ne ha fatte). L’attentato a Trump sembra aver messo in secondo piano, al momento, il dibattito sulla candidatura di Biden, per lasciare spazio a riflessioni sulla tenuta della democrazia. E anche a un esame di coscienza: il presidente ha guardato in faccia gli americani, ricordando che le divisioni politiche stanno “rompendo relazioni e matrimoni, amicizie e famiglie” e ha proclamato che è ora di fermarsi.

Oggi si apre a Milwaukee la convention dei repubblicani che incoronerà Trump come candidato ufficiale alla Casa Bianca. Biden ha detto di sapere che in quell’occasione verranno dette cose pesanti su di lui e sulla sua amministrazione e ha riconosciuto che questo fa parte della normale dialettica politica. Ma ha esortato ad abbassare in generale i toni per evitare che diano vita a un’escalation di violenza nelle strade. Come esempi, il presidente ha citato un elenco di vicende che vanno da un attacco a un membro del Congresso al piano per rapire la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, all’assalto del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill fino all’aggressione in casa al marito di Nancy Pelosi, unendo tutto quanto al mancato assassinio di Trump a Butler, in Pennsylvania. Una ricostruzione che farà storcere il naso al mondo Maga (Make America Great Again), perché mette sullo stesso piano quelli che il mondo trumpiano definisce i “patrioti” del 6 gennaio con il mancato killer di Trump.

Biden ha riconosciuto che il paese è nel pieno di una campagna elettorale decisiva, “che lo cambierà per i decenni a venire”, ma proprio per questo ha insistito sulla necessità di abbassare i toni e cercare una forma di unità contro la violenza. Un richiamo che ha ricordato il tema principale della campagna del 2020 di Biden, quando si proponeva come l’unico capace di riunire il paese dopo quattro anni di scontri virulenti intorno alla presidenza Trump.

Il presidente ha ribadito che le indagini andranno a fondo su ciò che è avvenuto a Butler e sulle motivazioni che hanno spinto il ventenne Thomas Matthew Crooks, esortando gli americani a non lasciarsi trascinare nelle teorie della cospirazione e a non cadere nei tentativi anche di “agenti stranieri” di alimentare “le fiamme della divisione negli Stati Uniti”.

“La violenza non è mai la risposta, dobbiamo riunirci come un’unica nazione”, ha insistito il presidente, che ribadirà in giornata lo stesso messaggio in un’intervista a Lester Holt della Nbc che era stata programmata per dare a Biden un’altra opportunità di rassicurare i democratici sulla sua candidatura. L’intervista è stata confermata anche se avverrà alla Casa Bianca e non più in Texas, dove il presidente era atteso per una trasferta elettorale che è stata cancellata.

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