Ue vs. Orbán
Michel sconfessa Orbán: "L'Ue ha ribadito il suo impegno a sostenere l'Ucraina"
Con una lettera il presidente del Consiglio europeo ha messo le cose in chiaro: "La presidenza di turno del Consiglio non ha alcun ruolo nel rappresentare l'Unione in seno scena internazionale"
Strasburgo. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha compiuto un passo senza precedenti, prendendo carta e penna per sconfessare Viktor Orbán e la sua "missione di pace" in Ucraina perché va contro le posizioni dell'Ue e la stessa pace in Ucraina. In una lettera di due pagine - che il Foglio ha potuto consultare - Michel prende nota del resoconto fornito da Viktor Orbán dopo i suoi incontri con Vladimir Putin, Xi Jinping, Recep Tayyip Erdogan e Donald Trump, prima di “mettere le cose in chiaro". In una lettera inviata il 12 luglio il primio ministro ungherese aveva proposto di riaprire il dialogo diplomatico con la Russia e di lanciare un'iniziativa per il cessate il fuoco e negoziati di pace, anche in ragione dell'onere finanziario per l'Ue di sostenere l'Ucraina dopo un'eventuale elezioni di Donald Trump alla Casa Bianca. La prima e più grave accusa rivolta dal presidente del Consiglio europeo a Orbán è di minare la posizione dell'Ue sull'Ucraina, quella che è stata "concordata per consenso dal Consiglio europeo, ed è stata confermata l'ultima volta a giugno. Noi, l’Ue, abbiamo ribadito il nostro fermo impegno a sostenere l’Ucraina e il suo popolo per tutto il tempo necessario e con l’intensità necessaria", scrive Michel.
La seconda contestazione di Michel a Orban riguarda la lealtà istituzionale e l'abuso della presidenza di turno dell'Ungheria. "La presidenza di turno del Consiglio non ha alcun ruolo nel rappresentare l'Unione in seno scena internazionale e non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio europeo per impegnarsi a nome dell'Ue", scrive Michel. Lui stesso lo aveva ricordato a Orban prima del suo viaggio a Mosca, senza essere ascoltato. Terzo "non posso accettare la tua affermazione secondo cui abbiamo condotto una 'politica favorevole alla guerra'. E' proprio l'opposto", sottolinea il presidente del Consiglio Europeo: "La Russia è l’aggressore e l’Ucraina è la vittima che esercita il suo legittimo diritto all’autodifesa". Quarto: "Senza l’Ucraina non si può discutere sull’Ucraina", spiega Michel: "L’Unione europea ha costantemente cercato di costruire un ampio sostegno internazionale per una pace globale, giusta e duratura basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, in linea con i principi chiave e gli obiettivi della Formula di Pace dell’Ucraina" e "non ha risparmiato gli sforzi per raggiungere tutti i partner in questo senso, compresa la Cina". Infine, Michel ricorda a Orban un punto fondamentale della posizione dell'Ue: "La via più diretta per raggiungere la pace è che la Russia ritiri tutte le sue forze dall’Ucraina rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina e la Carta delle Nazioni Unite". Nella lettera, tuttavia, Michel non minaccia alcuna conseguenza nei confronti del premier ungherese.