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Cosa dobbiamo temere davvero del trumpismo

Claudio Cerasa

Secondo gli economisti di Goldman Sachs, se Donald Trump tornasse a ricoprire la carica di presidente degli Stati Uniti, potrebbero esserci “profonde implicazioni” per l’economia dell’area dell’euro

Gli analisti internazionali stanno prendendo particolarmente sul serio la possibilità che Donald Trump torni a essere la guida della democrazia più importante del mondo. E in vista di questo scenario non scontato ma non improbabile c'è chi cerca di capire chi pagherebbe maggiormente le conseguenze di una seconda presidenza trumpiana.

 


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Goldman Sachs, una delle banche d'affari più famose del mondo, martedì scorso ha diffuso un report ambizioso, così intitolato: “Le conseguenze economiche di Mr Trump”. Secondo gli economisti, se Donald Trump tornasse a ricoprire la carica di presidente degli Stati Uniti, potrebbero esserci “profonde implicazioni” per l’economia dell’area dell’euro. E secondo le stime di base di Goldman Sachs, un arrivo di Trump in America avrebbe un notevole impatto sul pil, facendolo calare di circa un punto percentuale. Questo perché Trump, come è noto, si è impegnato a imporre una tariffa generalizzata del 10 per cento su tutte le importazioni dagli Stati Uniti, incluse quelle dall’Europa. E non ci vuole molto a capire che i paesi che vivono di esportazioni, come l'Italia, che lo scorso anno ha raggiunto la cifra record di 626 miliardi di fatturato ricavato dall'esportazione, sarebbero tra i paesi più penalizzati in caso di arrivo di Trump. L'equazione è semplice: più trumpismo in Europa, più guai per l'Italia.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.